Ciciliano

Ciciliano
comune
Ciciliano – Stemma
Ciciliano – Bandiera
Ciciliano – Veduta
Ciciliano – Veduta
Vista su Ciciliano dal giardino del convento di Santa Liberata
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Amministrazione
SindacoMassimiliano Calore (lista civica) dall'11-6-2017. Secondo mandato dal 12-6-2022
Territorio
Coordinate41°57′42″N 12°56′29″E
Altitudine619 m s.l.m.
Superficie18,85 km²
Abitanti1 250[1] (1-1-2024)
Densità66,31 ab./km²
FrazioniPasso della Fortuna
Comuni confinantiCapranica Prenestina, Castel Madama, Cerreto Laziale, Pisoniano, Sambuci, San Gregorio da Sassola
Altre informazioni
Cod. postale00020
Prefisso0774
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT058030
Cod. catastaleC677
TargaRM
Cl. sismicazona 2B (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 427 GG[3]
Nome abitanticicilianesi o ciciianelli
Patronosanta Liberata
Giorno festivo18 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ciciliano
Ciciliano
Ciciliano – Mappa
Ciciliano – Mappa
Posizione del comune di Ciciliano nella città metropolitana di Roma Capitale
Sito istituzionale

Ciciliano è un comune italiano di 1 250[1] abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.

Geografia fisica

Territorio

Ai confini con il comune di san Gregorio da Sassola si trova la vetta della Spina Santa (m. 1059 slm) dei monti Prenestini.

Clima

Classificazione climatica: zona E, 2427 GR/G

Storia

Età antica

Ciciliano, su un colle (619 m s.l.m.) in posizione strategica tra i Monti Prenestini e i Monti Ruffi, domina le Valli dell'Empiglione e del Giovenzano, affluenti dell'Aniene, che convergono ai suoi piedi al Passo di San Pietro prossimo al Passo della Fortuna (m 471), crocevia degli itinerari delle transumanze delle antiche popolazioni appenniniche e per i collegamenti con Roma attraverso Palestrina, tramite il percorso montano della via Prenestina antica, o tramite la strada romana che portava a Tivoli.

Da rinvenimenti nel territorio risulta già nel Paleolitico la presenza sui monti di cacciatori alla ricerca di prede, specialmente cervi.[4]

Al periodo del Neolitico è attribuibile una piccola ascia di pietra levigata a testimonianza di una più diffusa frequentazione. Fu nell'età eneolitica e nell'età del bronzo che la zona fu stabilmente frequentata nel corso delle transumanze, sia per la ricchezza di sorgenti e corsi d'acqua che per la facilità degli spostamenti attraverso le valli. Al Passo della Fortuna i pastori trovavano un ideale luogo di sosta dove potevano riposare e dissetare il bestiame prima di affrontare l'ultimo tratto del loro itinerario verso la pianura.

A partire dal VI-V sec. a.C. Ciciliano fu uno degli oppidum degli Equi [5] da cui controllavano il territorio ad est di Tivoli. Una loro comunità locale citata da Plinio il Vecchio, i Suffenates, si insediò sul Passo della Fortuna dando origine al pagus di Trebula Suffenas.[6]

Nel territorio di Ciciliano si trovano nella località Quarantelle un probabile santuario rurale degli Equi del V secolo a.C. e mure poligonali sul lato meridionale del colle Santa Liberata e sul colle Cocciaregliu (it: Cocciarello).[7]

Dopo la definitiva conquista romana del territorio equo (IV sec. a.C.), alla cittadina di Trebula Suffenas fu concessa la civitas sine sufragio e nel I secolo a.C. fu elevata a municipio divenendo il centro amministrativo di un vasto territorio (ager Trebulanus) che si estendeva nella Valle Empolitana, nella Valle del Giovenzano e nella media Valle dell’Aniene.[8]

Trebula Suffenas, celebrata per la sua felice posizione dal poeta Marziale quale fresco soggiorno estivo da preferire a Tivoli e per la bontà dei suoi formaggi, ebbe notevole sviluppo nel corso della prima età imperiale anche grazie al favore della originaria famiglia dei Plauzi Silvani ascesa a Roma al rango senatorio e legata da amicizia e parentela con la famiglia imperiale.

Marco Plauzio Silvano fu console assieme ad Augusto nel 2 a.C.. Sua madre, Urgulania, di regale discendenza etrusca, era amica e confidente di Livia, moglie di Augusto. La figlia di Marco Plauzio Silvano, Plauzia Urgulanilla, fu la prima moglie del futuro imperatore Claudio. La documentazione epigrafica finora emersa attesta che più di un membro della gens Plauzia fu patronus del municipio, che era retto da duoviri ed iscritto alla tribù Aniensis, ed anche la precoce presenza di un numeroso e attivo collegio degli Augustales a riprova della stretta vicinanza con la famiglia imperiale.

Le numerose testimonianze sinora emerse di questo importante passato fanno oggi del territorio di Ciciliano la più ampia e rilevante area archeologica del Lazio orientale dopo Tivoli e Palestrina.

Età medioevale

Quando nel V secolo iniziarono le invasioni barbariche, Trebula Suffenas fu progressivamente abbandonata. Probabilmente alcuni abitanti si rifugiarono sul vicino colle detto Caecilianum, perché possesso dei Caecili.[9]

Negli ultimi secoli dell’Alto Medioevo, per impulso degli abati di Subiaco e dei vescovi di Tivoli nel territorio circostante dove erano presenti i resti di numerose ville romane, si insediarono diverse comunità agricole, tra cui il villaggio di San Valerio e Civitas Noe sui ruderi di Trebula Suffenas, raccolte intorno a sette chiese rurali[10] delle quali oggi resta la chiesetta di San Pietro e i ruderi delle chiesette di Santa Cecilia[11], San Magno, San Giovanni e San Valerio[12] nelle località omonime.

A partire dal X secolo i contrasti tra Subiaco e Tivoli per il controllo del territorio portarono ad opera degli abati sublacensi alla nascita di rocche sulle alture circostanti[13], Rocca Giovenzano (o Bubarano), Rocca d’Elci[14], Castrum Morellae[15] e all’incastellamento di Ciciliano attorno alla rocca e alla chiesa di Sant'Erasmo.

Dopo tre secoli di predominio dell’abbazia benedettina, nel 1357 il Castrum Cecigliani entrò a far parte dei possedimenti della famiglia Colonna che lo governò per circa duecento anni.

Età moderna

Nel corso della prima metà del XVI secolo la famiglia Colonna subì varie confische papali, tra cui quelle ad opera di Alessandro VI (Rodrigo Borgia), che fece risiedere a Ciciliano il fanciullo Giovanni Borgia, detto "l'Infante Romano", presunto figlio illegittimo di Lucrezia Borgia (1500-1503).

Il papa Paolo III Farnese (1541-1549) fece, dopo un assedio, smantellare le mura di Ciciliano. Il papa Paolo IV Carafa (1555-1559) incluse Ciciliano nel Ducato di Paliano dato al nipote Giovanni Carafa.[16]

Nel 1563 Marco Antonio Colonna, dopo essere ritornato in possesso di Ciciliano, lo vendette assieme ai castelli di San Vito e Pisoniano a Domenico Massimo, il quale ottenne dal pontefice il riconoscimento del nuovo feudo e il titolo di Conte di Ciciliano.[17]

Al periodo colonnese risalgono l’ampliamento della rocca (oggi castello Theodoli) ad impianto quadrato con torri angolari, l'edificio con archetti gotici e finestre bifore sormontate dallo stemma papale di Martino V (Oddone Colonna, 1417-1431) sede sino alla seconda metà del '700 della chiesa parrocchiale di Santa Maria, il ciclo di affreschi della chiesa di Santa Liberata eseguiti da maestri della cerchia di Antoniazzo Romano[18] ed il primo impianto della chiesa e dell'ospedale di Santa Maria Maddalena al Passo della Fortuna,[19] riedificato nel '600.

Nel 1572 il feudo, con titolo di contea, fu acquistato per la rilevante somma di 26 000 scudi romani dal nobile forlivese Gerolamo Theodoli, vescovo di Cadice, che dal re di Spagna riceveva una pensione di 4 000 scudi l'anno e che aveva già eretto un imponente palazzo, detto "del Calice", a Roma in Via del Corso e realizzato la cappella di famiglia in Santa Maria del Popolo.

Il pronipote quattordicenne di Gerolamo Theodoli, Theodolo Theodoli, diventò nel 1579 suo erede e secondo Conte di Ciciliano, e concesse lo stesso anno un proprio statuto a Ciciliano[20]. Nel 1591 il papa confermò il titolo di Conte di Ciciliano a Theodolo Theodoli arricchendo il feudo dei titoli di Marchese di San Vito e Signore di Pisciano (attuale Pisoniano).

Nei primi anni del '600 il figlio primogenito di Theodolo, Alfonso, fu elevato al rango di Marchesi di Baldacchino che parificava i Theodoli ai principi romani e contemplava tra i diversi privilegi quello di poter ospitare il pontefice, simboleggiato dall'innalzamento di un baldacchino nelle proprie dimore.[21] Ai Theodoli, che esercitarono i diritti feudali sulla Contea di Ciciliano sino al 1816, si deve la definizione urbanistica del centro storico: Porta di Sotto, Arco Valerio, il grande granaio con botteghe sottostanti che delimita un lato dell’antica Piazza del borgo al cui centro campeggia la chiesa della Madonna della Palla (1759, pregevole opera del marchese architetto Gerolamo Theodoli),[22] e la trasformazione, con vari interventi nel corso dei secoli, della originaria rocca medievale nell'attuale castello Theodoli tuttora proprietà della famiglia.

Significative tracce della civiltà contadina, sopravvissuta a Ciciliano sino agli anni '40 del XX secolo, sono la particolare e diffusa presenza nel territorio di attèe, casali per il ricovero del bestiame e la rimessa di attrezzi e foraggio, oggi in gran parte abbandonati, alcuni ristrutturati, e di icone, edicole sacre campestri delle quali è rimasta quella settecentesca della Madonna di Loreto, recentemente restaurata a cura dell’associazione Comitato Articolo 9.[23]

Età contemporanea

Nel 1799 Ciciliano subì un saccheggio ed un incendio ad opera di truppe franco-tiburtine come ritorsione per l’uccisione di otto loro soldati avvenuta in paese. Gli abitanti si salvarono rifugiandosi nei paesi vicini e sui monti circostanti. Un esodo parziale si verificò anche nel maggio 1944 durante l’occupazione del paese da parte di reparti tedeschi in ritirata dal fronte di Cassino.

Dagli anni Sessanta del XX secolo si è visto un abbandono graduale delle attività agricole ed una emigrazione verso la vicina metropoli di Roma. Dagli anni Settanta del XX secolo si assiste ad uno spopolamento del centro storico ed uno sviluppo urbanistico più a valle.

Simboli

La prima definizione dello stemma si trova in una trascrizione dello Statuto comunale del 1579: “Alla prima pagina vi è l’immagine di una Madonna con bambino in braccio seduta in mezzo a due fiori e l’arma di Theodoli ossia un’aureola su campo rosso sormontata da corazza e cimiero militare fiancheggiata da un fregio che termina con un fiocco per lato”.[24]

Lo stemma e il gonfalone di Ciciliano sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 17 aprile 1990.[25] Nello stemma comunale è raffigurata, su fondo oro, la Madonna con il Bambino in braccio, affiancata da due rami di rose fioriti di rosso, e posta sulla campagna di verde, caricata della scritta in latino COMMUNITAS CASTRI CICILIANI (Italiano: "la comunità del castello di Ciciliano"). Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Prima del decreto del Presidente della Repubblica veniva utilizzato anche uno stemma raffigurante l’assunzione della Vergine Maria.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Chiesa della Madonna della Palla

Sul muro di un vecchio edificio al centro della “Piazza” di Ciciliano (oggi corso Umberto I) secondo un racconto tradizionale il 13 luglio 1659 venne rinvenuto, e considerato evento miracoloso, un antico affresco della Madonna con Bambino per custodire il quale la comunità decise di edificare una piccola chiesa denominata quindi Santa Maria "de Platea" (della Piazza) che la dizione popolare mutò poi in Madonna "della Palla", nome definitivamente assunto dal nuovo elegante tempio, che sostituì la precedente chiesetta ormai fatiscente, progettato, finanziato e realizzato nel 1759 dal marchese Gerolamo Theodoli, feudatario di Ciciliano, che se ne riservò il patronato perpetuo, per sé e i suoi eredi.

Rinomato architetto, Il colto marchese, che fu anche Principe dell'Accademia di San Luca, a Roma era stato artefice, tra molte altre opere, dell'Oratorio della Divina Provvidenza (1728, odierno Residence di Ripetta), del Teatro Argentina (1732), delle chiese di San Nicola in Arcione (1729) e dei Santi Marcellino e Pietro in via Merulana (1752), del campanile della chiesa di Santa Maria in Montesanto a Piazza del Popolo (1758). A Vicovaro aveva progettato la chiesa di San Pietro (1755) e per migliorare il collegamento con i suoi feudi aveva edificato il Ponte degli Arci in sostituzione di quello romano fatiscente, nel feudo di San Vito le chiese di San Biagio, San Vito e S. Maria dell'Arce.

La facciata della Madonna della Palla, che riproduce, con estrema semplificazione, quella della chiesa romana dei Santi Pietro e Marcellino, è ornata da due coppie di lesene in muratura lisce con basamento in pietra, il timpano angolare è impostato su una cornice aggettante, il portale, sormontato dallo stemma Theodoli, e il soprastante finestrone hanno una semplice cornice a fascia piatta, il buco della serratura inquadra perfettamente l’antico affresco. L'impianto di sobria eleganza è ad aula unica, con un unico altare perpetuo per espressa volontà del Theodoli, senza coro e con gli spazi laterali ridotti a due nicchioni, l'ordine è dorico, le modanature lineari, gli snodi angolari. L'interno è caratterizzato da un diffuso chiarore generato dagli alti finestroni e dalla stesura di due tonalità di bianco: fredda (bianco di stucco) per le membrature e i rilievi, calda (bianco travertino) per i fondi, che contribuiva a mettere in risalto, come unica nota di colore, il piccolo affresco sulla parete d'altare, inserito in una cornice di stucco dorato con raggera e in una di marmo venato rosa circondata da elementi decorativi in stucco bianco di gusto barocco. Oggi questo effetto è in parte attenuato dalla presenza di arredi moderni, funzionali al culto e, lungo le pareti, di numerosi attrezzi processionali, alcuni del XVIII secolo, di pregevole fattura artigianale, tuttora in uso nelle diverse ricorrenze religiose del paese.

Chiesa di Santa Liberata

Sorge sulla sommità del colle omonimo, chiamato nel medioevo Vigilianum o Bicilianum forse perché da questo luogo era possibile vigilare qualsiasi movimento lungo la valle Empolitana, dove si snodava la strada romana che collegava Tivoli a Trebula Suffenas, e la valle del Giovenzano che consentiva un collegamento con la via Valeria e l'Abruzzo. Nella sua forma attuale la chiesa deriva dalla giunzione di due corpi di fabbrica edificati in tempi diversi. Nella seconda metà del XV secolo fu eretta un’edicola con volta a botte che costituisce ora il presbiterio e che venne decorata con un interessante ciclo di affreschi, attribuiti alla bottega di Antoniazzo Romano, forse su committenza dei feudatari dell’epoca, i Colonna[18]. Sulle pareti sono raffigurate la Madonna con il Bambino, le Sante Vittoria, Anatolia, Agata, Liberata e i Santi Benedetto, Sebastiano, Gregorio, Pietro, Magno. Tra il 1653 e il 1662 (quest’ultima data si legge su una pianella del tetto) venne aggiunto il corpo rettangolare che costituisce la navata, coperta con tetto a capriate. Alla fine dell’Ottocento il Comune concesse ai Padri Maroniti, ai quali era stata affidata, di inglobare la chiesa in nuove costruzioni di loro proprietà. Oltre al ciclo di affreschi, altra opera di notevole pregio è il paliotto d'altare in scagliola, realizzato nel XVIII secolo da una bottega romana. Il fondo del paliotto è nero lavagna, al centro reca un tondo su cui è raffigurata a monocromo la scena del Martirio di san Lorenzo; dai lati partono volute e rami policromi con fiori e foglie tra cui sono posti due uccelli esotici.

Chiesa ed Ospedale di Santa Maria Maddalena

Non è nota la data di costruzione della chiesa attuale di cui si hanno notizie documentate dalle visite pastorali dei vescovi di Tivoli solo a partire dal 1581, tuttavia è ipotizzabile che essa sorga sul luogo della chiesa detta di Santa Maria de Limandrilli, citata negli atti di un processo per eresia svoltosi a Rieti nel 1334[26].

Chiesa e ospedale di Santa Maria Maddalena

In effetti dietro il complesso chiesa-ospedale, sempre in area di proprietà comunale, sono tuttora presenti due recinti murari che potrebbero essere stati in antico dei mandrili, recinti per il bestiame. Per quanto riguarda l'ospedale, Giuseppe Marocco[19] afferma che «fu eretto per ricovero de’ poveri passeggeri nell’anno 1400.» Da un documento datato 21 ottobre 1604, conservato nell’Archivio vescovile di Tivoli, apprendiamo che '«Francesco Baldi di Ciciliano si obbliga innanzi al Vicario Generale di fabbricare l’Ospedale nel luogo stesso dell’Ospedale antico, fuori e vicino Ciciliano d’appresso la via pubblica romana.'»

Dal complesso, chiesa, ospedale e prato antistante con pozzo, iniziava il "Sentiero dei Pellegrini", la via più breve per salire a piedi all'antico santuario della Mentorella sul Monte Guadagnolo (m 1218), cima dei Prenestini.

Gli affreschi nella chiesa (del XVII secolo) furono realizzati probabilmente in concomitanza con la costruzione del nuovo ospedale. Sulle pareti adiacenti all’arcone d’accesso al coro a destra in basso S. Lucia, in alto l'Angelo annunciante; a sinistra in basso S. Apollonia, in alto la Vergine Annunciata (datati giugno 1613, senza nome dell’autore). Nella volta del coro la colomba dello Spirito Santo e gli Evangelisti. Nel coro, sulla parete d'altare, Cristo crocefisso sul Calvario con la Madonna, san Giovanni evangelista e la Maddalena abbracciata alla croce; a destra la scena del Noli me tangere; a sinistra Maria Maddalena nel deserto[27].

Facciata della Chiesa Beata Maria Vergine Assunta in Cielo a Ciciliano

Chiesa della Beata Maria Vergine Assunta in Cielo

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa della Beata Maria Vergine Assunta (Ciciliano).

La chiesa, edificata tra il 1793 e il 1818 (anno di consacrazione), sorge a chiudere il lato corto dell'antica “Piazza” del Borgo (ora corso Umberto I).

Realizzatore dell’edificio fu il fabbrimurario (architetto) Domenico Spaini, romano. Sopra la porta, coronata da un timpano semicircolare, entro una cornice un’iscrizione rammenta alcune vicende della chiesa. L’interno è a pianta basilicale, senza transetto, a tre navate divise da pilastri archivoltati, di tardo gusto barocco.

Altare e pala nella Chiesa Beata Maria Vergine Assunta in Cielo

Nella chiesa di notevole pregio storico-artistico sono il fonte battesimale e un'acquasantiera, entrambi del XVI secolo. Del XVII secolo è il paliotto d’altare incorniciato di serpentino con fondo alabastro.

La pala d’altare, Assunzione della Vergine, con donatore, è un grande dipinto ad olio su tela della fine del ‘500, pregevole opera di Giovanni Battista Ricci detto il Novara, celebre pittore a lungo attivo a Roma.

Sulla parete sinistra, di autori ignoti, sono del ‘600 le tele Transito di san Giuseppe e Madonna del Rosario tra san Domenico e santa Caterina, del ‘700 Madonna con anime purganti tra san Magno e santa Liberata patroni di Ciciliano.

Gli affreschi della volta e dell’abside furono inizialmente realizzati nel 1867 dal mediocre pittore Ceruti ma furono completamente ridipinti nel 1951, in occasione del restauro della chiesa per celebrare l'Anno Santo 1950, dal pittore e maestro restauratore Igino Cupelloni che eseguì anche le tele di Sant’Antonio abate, San Giovanni Battista e del Sacro Cuore nella navata destra.

Architetture militari

Castello Theodoli

Il castello ha come nucleo originario la Rocca eretta fra il 1050 e il 1115 dall’abbazia benedettina di Subiaco a protezione dei suoi confini territoriali verso Tivoli[20]. In questa fase era un luogo fortificato con funzione di difesa e rifugio temporaneo. Accanto alla rocca, ancora oggi stretta tra l’unica torre circolare del castello e la prima porta del paese (“la portella”), era la chiesa di S. Erasmo, sconsacrata nel 1609, riutilizzata come granaio e successivamente come scuderia (“lo stallone”). La trasformazione da fortificazione a castello è avvenuta in fasi successive. Un primo ampliamento, nel XV secolo, è opera dei Colonna, che realizzarono un impianto quadrato con torri angolari[28]. Ai Theodoli, che acquistarono il feudo di Ciciliano nel 1572, si deve la trasformazione in residenza (“il palazzo”) con il ribaltamento del primitivo ingresso al quale si accedeva dall’interno del borgo fortificato (“il castelluccio”) e la realizzazione dello scalone a ferro di cavallo che consente il collegamento con la Piazza di Corte, delimitata sul lato opposto dall’imponente granaio, la costruzione della scala cordonata che dal cortile tramite un loggiato sale al giardino pensile di S. Erasmo, con cisterna e alberi di tasso, al piccolo oratorio (ricavato nel ‘600 nel piano superiore del loggiato), alle sale del piano nobile e al giardino pensile superiore con secolari alberi di bosso dove è ancora funzionante un pozzo che attinge da una grande cisterna interrata. Sul cortile, dove è collocata un'ara romana, affacciano l’ampia cucina, un antico forno alla base della torre maestra e un torcularium per pigiare le uve inserito nella caditoia dell’antica porta. Dall’androne di ingresso si accede alle segrete dove sono ancora visibili i graffiti fatti dai detenuti. All’inizio del XX secolo risalgono gli ultimi restauri e il ripristino della merlatura guelfa.

Siti archeologici

Area archeologica di Trebula Suffenas

Lo stesso argomento in dettaglio: Trebula Suffenas.

I resti del centro storico dell’antica cittadina romana di Trebula Suffenas, in località Ospedale Santa Maria Maddalena-San Giovanni, a sud-ovest del Passo della Fortuna, si estendono, attraversati dalla moderna Via di Rocca d'Elci, nel parco di Villa Manni e nell’adiacente proprietà Terenzi dove, a cura dell'associazione Comitato Articolo 9 in collaborazione con la Soprintendenza territoriale, sono in corso interventi propedeutici a future indagini archeologiche. Notevoli rinvenimenti archeologici si devono finora agli scavi effettuati nel 1948 dalla Soprintendenza alle Antichità del Lazio, sotto la direzione di Domenico Faccenna, all’interno della proprietà Manni[29] in seguito ai quali furono riportati alla luce un piccolo foro pavimentato a lastre di tufo e travertino, un grande e raffinato complesso termale di età antonina (150-130 a. C.), varie domus databili fra il II secolo a.C. e l'epoca tarda, affacciate su strade basolate, statue, colonne, vasi, monete, macine per il grano e numerosissime iscrizioni.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[30]

Etnie e minoranze straniere

Al 1 gennaio 2023 a Ciciliano risultano residenti 99 cittadini stranieri con 18 nazionalità diverse. La nazionalità più rappresentata è quella rumena, con 60 cittadini residenti. La maggiore presenza straniera si è registrata nel 2011 con 161 stranieri residenti[31].

Infrastrutture e trasporti

Strade

Il comune è interessato dalla strada provinciale 33/a Empolitana I.

Amministrazione

Sindaci

Data Sindaco Schieramento Note
2017-oggi Calore Massimiliano Lista Civica: Idee in Comune Eletto l'11-6-2017 con 352 voti

Rieletto il 12-6-2022 con 551 voti

2014-2017 Timperi Claudio Lista Civica: Ciciliano Insieme Eletto il 25-5-2014 con 420 voti

Con D.P.R. del 9 febbraio 2017, pubblicato sulla G.U. n.49 del 28-02-2017,

il consiglio comunale è stato sciolto per le dimissioni rassegnate dalla maggioranza

dei consiglieri ed il comune è stato commissariato.

2009-2014 D'Alessio Rita Lista Civica: Ambiente sviluppo solidarietà Eletta il 7-6-2009 con 488 voti
2004-2009 Mattoni Amleto Lista Civica Eletto il 12-6-2004 con 479 voti
1999-2004 Mattoni Amleto Lista Civica Eletto il 13-6-1999 con 315 voti
1995-1999 Parlagreco Tommaso Lista Civica Eletto il 23-4-1995 con 459 voti

Altre informazioni amministrative

Tra il 1816 e il 1870 amministrativamente, all'interno della Comarca di Roma, suddivisione amministrativa dello Stato Pontificio, faceva parte del Distretto di Tivoli.

Dal 2001 fa parte dell'Unione dei comuni Valle del Giovenzano.

Fa parte della IX Comunità montana del Lazio dei Monti Sabini, Tiburtini, Cornicolani e Prenestini

Sport

Ha avuto sede nel comune la società di calcio A.S.D. Ciciliano, che ha disputato campionati dilettantistici regionali.[32]

Note

  1. ^ a b [1] - Popolazione residente al 1 gennaio 2024 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Franco Sciarretta, Trebula Suffenas. La città dei Plautii Silvani (presso l'odierna Ciciliano), 2013.
  5. ^ Pietro Ceruleo, I castellieri della media Valle dell'Aniene, in Atti e Memorie della Società Tiburtina di Storia e d’Arte, Tivoli, 1980.
  6. ^ Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, Liber III, 106 - 108.
  7. ^ Zaccaria Mari, Il territorio degli Equi aniensi. Nuove acquisizioni., in Luca Attenni (a cura di), Studi sulle mura poligonali. Alatri - atti del quinto seminario 30-31 ottobre 2010, Valtrend, 2015, pp. 49-60.
  8. ^ Gian Luca Gregori, Il problema dei confini orientali di Trebula Suffenas alla luce di una nuova epigrafe da Marano Equo, in Quaderni di Archeologia Etrusco-Italica, Archeologia laziale, vol. XII, 1995.
  9. ^ Ciciliano - Il periodo medioevale, su Tibursuperbum. URL consultato il 17 luglio 2022.
  10. ^ Giovanni Minorenti, Ciciliano e il suo popolo, Tivoli, Tiburis Artistica, 2014 [2006].
  11. ^ Zaccaria Mari e Fabiana Marino, Recenti acquisizioni nell’area Trebulana, in Tibur e Trebula Suffenas, Quaderni di Archeologia e di Cultura Classica, n. 3, Tivoli, Tiburis Artistica, 2014.
  12. ^ Marco Buonocore (a cura di), Appunti di topografia romana nei codici lanciani della Biblioteca Apostolica Vaticana, vol. V, Roma, Edizioni Quasar, 2002.
  13. ^ Lucia Travaini, Rocche, castelli, viabilità tra Subiaco e Tivoli intorno ai confini territoriali dell'abbazia sublacense (secoli X-XII), in Atti e memorie della Società Tiburtina di Storia e d’Arte, Tivoli, 1979.
  14. ^ Giorgia Maria Annoscia, Ricerche topografiche in area sublacense: la Rocca d’Elci (Ciciliano, Roma), in G. Ghini e Z. Mari (a cura di), Lazio e Sabina 8, Roma, Edizioni Quasar, 2012.
  15. ^ Franco Sciarretta, La definizione topografica del Castrum Morellae, in Atti e Memorie della Società Tiburtina di Storia e d'Arte, Tivoli, 1997.
  16. ^ Giulio Silvestrelli, Città, castelli e terre della regione romana, vol. I, Roma, Arti grafiche, 1940.
  17. ^ Giovanni Minorenti, Ciciliano e il suo popolo, Tivoli, Tiburis Artistica, 2014.
  18. ^ a b Lucrezia Rubini e Franco Sciarretta, Gli affreschi della chiesa di Santa Liberata a Ciciliano, in Atti e Memorie della Società Tiburtina di Storia e d’Arte, Tivoli, 1997.
  19. ^ a b Giuseppe Marocco, Monumenti dello Stato Pontificio, tomo VIII, Roma, 1835.
  20. ^ a b Giovanni Minorenti, Ciciliano e il suo popolo, con lo Statuto del 23 dicembre 1579, Tivoli, Tiburis Artistica, 2006.
  21. ^ Francesco Solinas, Politica familiare e storia artistica del primo Seicento. Il caso dei Marchesi Theodoli, in Storia dell’arte, n.s. 16/17, Roma, CAM Editrice, 2007.
  22. ^ Marco Spesso, La cultura architettonica a Roma nel secolo XVII: Gerolamo Theodoli (1677-1766), Roma, Bulzoni Editore, 1991.
  23. ^ Marta Salviani e Daniele Sciarretta, Edifici sacri e profani del paesaggio rurale, IX Comunità Montana del Lazio, Castel Madama, Consorzio Grafico E Print, 2009.
  24. ^ Raccolta Statuti, n. 195, Archivio di Stato di Roma.
  25. ^ Ciciliano, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 28 maggio 2023.
  26. ^ Renzo Mosti, L'eresia dei fraticelli nel territorio di Tivoli, in Atti e Memorie della Società Tiburtina di Storia e d’Arte, n. 38, Tivoli, 1965.
  27. ^ Manuela Buttafoco e Mariastella Margozzi, Ciciliano, in Patrimonio artistico monumentale dei Monti Sabini, Tiburtini, Cornicolani e Prenestini, IX Comunità Montana del Lazio, Tivoli, 1995.
  28. ^ Giacomo C. Bascapé e Carlo Perogalli, Castelli del Lazio, Milano, Bramante, 1968.
  29. ^ Domenico Faccenna, Ciciliano. Resti di una villa romana in località “Ospedale San Giovanni”, Notizie degli Scavi di Antichità, Roma, 1948.
  30. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  31. ^ Dati ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 6 maggio 2024.
  32. ^ Sito tuttocampo

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Peta Kabupaten Muna Barat di Sulawesi Tenggara Berikut adalah daftar kecamatan dan kelurahan di Kabupaten Muna Barat, Provinsi Sulawesi Tenggara, Indonesia. Kabupaten Muna Barat terdiri dari 11 kecamatan, 5 kelurahan dan 81 desa dengan luas wilayah 1.022,89 km² dan jumlah penduduk sebesar 78.630 jiwa (2017) dengan sebaran penduduk 77 jiwa/km².[1][2] Daftar kecamatan dan kelurahan di Kabupaten Muna Barat, adalah sebagai berikut: Kode Kemendagri Kecamatan Jumlah Kelurahan Juml...

 

 

Serbian politician Vladan VukosavljevićВладан ВукосављевићMinister of Culture and InformationIn office11 August 2016 – 28 October 2020Prime MinisterAleksandar VučićIvica Dačić (Acting)Ana BrnabićPreceded byIvan TasovacSucceeded byMaja Gojković Personal detailsBorn (1966-04-02) 2 April 1966 (age 58)Belgrade, SR Serbia, SFR YugoslaviaPolitical partyIndependentAlma materUniversity of Belgrade Vladan Vukosavljević (Serbian Cyrillic: Владан Вуко�...

 

 

Disambiguazione – Pertini rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Pertini (disambigua). Sandro PertiniRitratto ufficiale, 1978 7º Presidente della Repubblica ItalianaDurata mandato9 luglio 1978 –29 giugno 1985 Capo del governoGiulio AndreottiFrancesco CossigaArnaldo ForlaniGiovanni SpadoliniAmintore FanfaniBettino Craxi PredecessoreGiovanni Leone SuccessoreFrancesco Cossiga Presidente della Camera dei deputatiDurata mandato5 giugno 1968 R...

Sculpture by Martin Dawe Continuing the ConversationContinuing the Conversation (2019)ArtistMartin DaweCompletion dateApril 5, 2018MediumBronze, graniteSubjectRosa ParksLocationGeorgia Tech, Atlanta, Georgia, United States Continuing the Conversation is a public sculpture honoring Rosa Parks in Atlanta, Georgia, United States. Located on the main campus of the Georgia Institute of Technology (Georgia Tech), the artwork was created by Martin Dawe and unveiled in 2018. History The idea for a mo...

 

 

Синелобый амазон Научная классификация Домен:ЭукариотыЦарство:ЖивотныеПодцарство:ЭуметазоиБез ранга:Двусторонне-симметричныеБез ранга:ВторичноротыеТип:ХордовыеПодтип:ПозвоночныеИнфратип:ЧелюстноротыеНадкласс:ЧетвероногиеКлада:АмниотыКлада:ЗавропсидыКласс:Пт�...

 

 

Cathedral City in the West Midlands, England This article is about the city in England. For other uses, see Coventry (disambiguation). City and metropolitan borough in EnglandCoventryCity and metropolitan boroughUpper: Coventry city centre skylineMiddle: Coventry Cathedral; Whittle ArchLower: Coventry Council House; Coventry Transport MuseumBottom: Spon Street; The Precinct FlagCoat of armsShown within the West Midlands countyCoventryLocation within EnglandShow map of EnglandCoventryLocation ...

Melissacomune Melissa – VedutaIl centro abitato di Torre Melissa. LocalizzazioneStato Italia Regione Calabria Provincia Crotone AmministrazioneSindacoRaffaele Falbo (lista civica Melissa bene comune) dal 26-5-2019 TerritorioCoordinate39°18′N 17°01′E / 39.3°N 17.016667°E39.3; 17.016667 (Melissa)Coordinate: 39°18′N 17°01′E / 39.3°N 17.016667°E39.3; 17.016667 (Melissa) Altitudine256 m s.l.m. Superficie51,6...

 

 

Torneo di Wimbledon 1968Doppio misto Sport Tennis Vincitori Margaret Court Ken Fletcher Finalisti Alex Metreveli Ol'ga Morozova Punteggio 6–1, 14–12 Tornei Singolare uomini donne   ragazzi ragazze Doppio uomini donne misto 1967 1969 Voce principale: Torneo di Wimbledon 1968. È stata la prima edizione di Wimbledon aperta anche ai professionisti, iniziando così l'era Open. Margaret Court e Ken Fletcher hanno battuto in finale Alex Metreveli e Ol'ga Morozova col punteggio di 6–1, 1...

 

 

President of Egypt since 2014 His ExcellencyAbdel Fattah el-Sisiعَبْد اَلْفَتَّاح اَلْسِیسِيOfficial portrait, 20176th President of EgyptIncumbentAssumed office 8 June 2014Prime MinisterIbrahim MahlabSherif IsmailMostafa MadboulyPreceded byMohamed MorsiAdly Mansour (interim)Deputy Prime Minister of EgyptIn office16 July 2013 – 26 March 2014Prime MinisterHazem al-BeblawiIbrahim Mahlab17th Chairperson of the African UnionIn office10 February 2019 �...

Эта статья — о дискретных подгруппах произвольных локально компактных групп. О дискретных подгруппах R n {\displaystyle \mathbb {R} ^{n}} см. Решётка (геометрия). Решётка в локально компактной группе — такая её дискретная подгруппа, факторпространство по которой имеет конеч...

 

 

2016年美國總統選舉 ← 2012 2016年11月8日 2020 → 538個選舉人團席位獲勝需270票民意調查投票率55.7%[1][2] ▲ 0.8 %   获提名人 唐納·川普 希拉莉·克林頓 政党 共和黨 民主党 家鄉州 紐約州 紐約州 竞选搭档 迈克·彭斯 蒂姆·凱恩 选举人票 304[3][4][註 1] 227[5] 胜出州/省 30 + 緬-2 20 + DC 民選得票 62,984,828[6] 65,853,514[6]...

 

 

Gold Coast journalist, lawyer and politician (1866–1930) J. E. Casely HayfordMBEBornJoseph Ephraim Casely Hayford(1866-09-29)29 September 1866Cape Coast, Gold CoastDied11 August 1930(1930-08-11) (aged 63)OccupationsJournalistlawyereducatorpoliticianNotable workEthiopia Unbound (1911)SpousesBeatrice Madeline Pinnock Adelaide Casely-HayfordChildrenArchie Casely-Hayford; Gladys May Casely-HayfordRelativesErnest James Hayford (brother); Joe Casely-Hayford (grandson); Margaret Casely-Hayfor...

Artikel ini membutuhkan rujukan tambahan agar kualitasnya dapat dipastikan. Mohon bantu kami mengembangkan artikel ini dengan cara menambahkan rujukan ke sumber tepercaya. Pernyataan tak bersumber bisa saja dipertentangkan dan dihapus.Cari sumber: Ferdinan Edy Sombolinggi – berita · surat kabar · buku · cendekiawan · JSTOR (Juli 2023) Artikel ini sebatang kara, artinya tidak ada artikel lain yang memiliki pranala balik ke halaman ini.Bantulah menambah ...

 

 

British–New Zealander politician SirPaul BeresfordMember of Parliament for Mole ValleyIn office1 May 1997 – 30 May 2024Preceded byKenneth BakerSucceeded byConstituency abolishedParliamentary Under-Secretary Department of EnvironmentIn office20 May 1994 – 2 May 1997Member of Parliament for Croydon CentralIn office9 April 1992 – 8 April 1997Preceded byJohn MooreSucceeded byGeraint DaviesLeader of Wandsworth CouncilIn office1983–1992Preceded byChristopher Cho...

 

 

American animated television series Lady Lovely LocksLogo of the series.Also known asLady Lovely Locks and the PixietailsCreated byAndy HeywardWritten byJack OleskerDirected byBernard DeyrièsStarringTony St. VincentCountry of originUnited StatesOriginal languageEnglishNo. of seasons1No. of episodes10[1]ProductionExecutive producerAndy HeywardProducersAndy HeywardTetsuo KatayamaRunning time30 minutesProduction companiesDIC Animation CityThose Characters From ClevelandMattelOriginal re...

  هذه المقالة عن نظام سياسي يحتكم إليه مجموعة من الافراد ضمن حدود مُحدّدة. لمعانٍ أخرى، طالع الدولة (توضيح). دولة   تعديل مصدري - تعديل   الدولة هي مجموعة من الأفراد يُمارسون نشاطهم على إقليم جغرافي محدد ويخضعون لنظام سياسي معين مُتفق عليه فيما بينهم يتولى شؤون الدو...

 

 

Boyeux-Saint-JérômeBoyeux-Saint-Jérôme Lokasi di Region Auvergne-Rhône-Alpes Boyeux-Saint-Jérôme Koordinat: 46°01′50″N 5°27′26″E / 46.0306°N 5.4572°E / 46.0306; 5.4572NegaraPrancisRegionAuvergne-Rhône-AlpesDepartemenAinArondisemenNantuaKantonPoncinAntarkomuneBugey-Vallée de l'AinPemerintahan • Wali kota (2008–2014) Marie-Christine ChapelLuas • Land116,94 km2 (654 sq mi) • Populasi2306 •...

 

 

Pour les autres membres de cette famille, voir Famille de Cambacérès et pour les homonymes, voir Cambacérès (homonymie). Vous lisez un « article de qualité » labellisé en 2020. Jean-Jacques-Régis de Cambacérès Jean-Jacques-Régis de Cambacérès par François Delpech, vers 1830. Fonctions Duc de Parme 24 avril 1808 – 11 avril 1814(5 ans, 11 mois et 18 jours) Prédécesseur Ferdinand Ier (souverain de Parme, de Plaisance et de Guastalla) Successeur Marie-...

Disambiguazione – Patrol Boat rimanda qui. Se stai cercando la serie televisiva, vedi Patrol Boat (serie televisiva). I più recenti pattugliatori multiruolo varati per la Guardia di Finanza, il Monte Sperone e, alle spalle, il Monte Cimone. Il pattugliatore è un'unità navale specializzata, come il nome lascia intendere, in compiti di pattugliamento, ovvero adibita o concepita per compiti di sorveglianza marittima specificamente della zona economica esclusiva[1]. Generalm...

 

 

Rule of thumb in chemistry Francis W. Aston received the 1922 Nobel Prize in Chemistry for his enunciation of the whole-number rule. In chemistry, the whole number rule states that the masses of the isotopes are whole number multiples of the mass of the hydrogen atom.[1] The rule is a modified version of Prout's hypothesis proposed in 1815, to the effect that atomic weights are multiples of the weight of the hydrogen atom.[2] It is also known as the Aston whole number rule[...