Situata a circa 50 km a sud-est di Torino e altrettanti a nord-est di Cuneo, Alba sorge, per gran parte, sulla riva destra del fiumeTànaro, su una vasta conca pianeggiante, a circa 170 m s.l.m., circondata dalle colline, ricche di vigneti, delle Langhe e del Roero.
Ha un clima tipicamente padano, con una siccità estiva un po' più pronunciata rispetto alle terre a nord del Po.
La storia di Alba iniziò moltissimi anni fa, nel periodo del Neolitico, quando era abitata da una popolazione stanziale. Passò poi sotto la dominazione romana, ma alla caduta dell'Impero romano d'Occidente il comune divenne debole e fu ripetutamente saccheggiato. Dopo il periodo romano furono edificate le mura medievali. Nel corso del XII secolo divenne comune e aderì alla Lega Lombarda, per poi allearsi con Carlo I d'Angiò. Durante il XVI secolo, invece, Alba fu teatro di violenti scontri tra francesi e spagnoli, che causarono molte vittime. In seguito alle guerre, e alla conquista del comune di Carlo Emanuele I di Savoia, giunse la peste, che portò un notevole calo demografico. Il Settecento fu invece un secolo di fioritura, in particolare dai punti di vista letterario e artistico. Al termine del secolo la città conobbe la Rivoluzione francese, che causò distruzione. La città venne ricostruita nell'Ottocento da Carlo Felice di Savoia, che insieme all'architetto Giorgio Busca fece costruire diversi edifici. Nel Novecento Alba fu costretta ad aderire al fascismo: nella città furono imprigionati 26 ebrei, che poi fuggirono. Durante la seconda guerra mondiale fu la prima repubblica partigiana in Italia, ottenendo per questo una medaglia d'oro al valor militare.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone della Città di Alba sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 12 settembre 2003.[7]
«D'argento, alla croce di rosso, accantonata dalle lettere maiuscole romane A, L, B, A, di nero. Lo scudo è sormontato dalla corona comitale; sotto lo scudo due fronde di alloro e di quercia, di verde, fruttate d'oro, decussate in punta, legate dal nastro tricolorato dai colori nazionali.»
«Centro delle Langhe ha vissuto l'epopea della lotta partigiana contro l'oppressore nazifascista simboleggiando l'eroismo ed il martirio di tutta la Regione. Rettasi a libertà per un mese, era poi attaccata da preponderanti forze e, con unanime decisione di popolo, preferiva alla resa offerta dal nemico il combattimento a fianco dei suoi figli militanti nelle forze partigiane. Cosciente del sacrificio, fiera nella resistenza durante lunghi mesi di lotta, superbamente confermava il retaggio delle centenarie tradizioni di valore guerriero. Alba, 8 settembre 1943 - 25 aprile 1945» — 12 ottobre 1949[8]
Il Palazzo Comunale sorge in Piazza Risorgimento, fulcro storico della città; è costruito su preesistenti edifici romani.[senza fonte] All'interno, sulle pareti dello scalone principale, alcuni affreschi, provenienti dalla chiesa di San Domenico, tra cui spiccano una Pietà, risalente a fine '300, e un'Adorazione dei Magi. Nel salone del consiglio vi sono dipinti importanti: una tavola raffigurante la Vergine con il Bambino, di Macrino d'Alba, risalente al 1501; una pala con Madonna e Bambino tra san Giuseppe e sant'Anna,il Concerto, attribuito a Mattia Preti.
Palazzo degli uffici giudiziari
Situato nel grande piazzale Medford, vicino al Palazzo delle Mostre e dei Congressi, è in pietra di Langa, opera degli architetti Gabetti e Isola.
Via Cavour
È una delle principali arterie del centro storico cittadino; conserva un impianto tipicamente medievale. A sinistra, sulla piccola piazza San Francesco, l'ex Palazzo del Tribunale, sede dell'Istituto Magistrale, nel luogo su cui venne eretta la chiesa di San Francesco. Lungo via Cavour vi sono la Casaforte Riva e la Loggia dei Mercanti, che consta di tre grandi archi esterni, poggianti poco al di sotto del piano stradale, e di altre arcate minori, che si intravedono nello scantinato.
Via Vittorio Emanuele
Da sempre via principale di Alba; chiamata, dagli albesi, anche Via Maestra; incomincia da piazza Risorgimento e attraversa tutto il centro storico. È espressione di stili architettonici diversi, dal medioevale al liberty. Al nº 11 si trova Casa Fontana, caratterizzata da un fregiorinascimentale in formelle di cotto, che si articola tra il primo e il secondo piano della facciata: si possono osservare suonatori, dame e cavalieri, che danzano tra ghirlande di fiori. Degni di nota anche il Palazzo Serralunga e il Palazzo dei Conti Belli, al nº 18.
Le Torri
Alba era nota come città delle cento torri,[10] tutte costruite nel XIV e XV secolo; ne rimangono poche (le meglio conservate sono quelle tra piazza Risorgimento e via Cavour); fra quelle rimaste, molte sono state abbassate al livello dei tetti o incorporate negli edifici.
In via Calissano si trova una di queste torri, ora abbassata quasi al livello dei tetti adiacenti: Torre di Casa Chiarlone, con una base che appoggia a livello stradale, adornata con una porta lignea risalente al XVIII secolo.
Nonostante l'aspetto imponente, Palazzo Marro, che si affaccia su Piazza San Giovanni, viene considerata una delle cento torri.
Caffè Calissano
Il Caffè Calissano è uno storico locale collocato nei portici di Piazza del Duomo.[11] Fondato nella seconda metà dell'Ottocento da Luigi Calissano, proprietario di una distilleria, ebbe clienti come Cesare Pavese, Beppe Fenoglio, Pinot Gallizio e i campioni di pallapugno, lo sport cittadino.[11] Nel 1986, l'architetto Maurizio Saracco restaurò il Caffè e fece accorpare le aree di un locale adiacente, ove è presente un affresco seicentesco.[11]
Architetture religiose
Chiesa di San Giovanni Battista
In questa chiesa sono conservate diverse opere d'arte, tra cui una Madonna con il Bambino, risalente al 1377, di Barnaba da Modena;, un'Adorazione, di Macrino d'Alba, del 1508; una tavola, proveniente dalla bottega del Macrino, raffigurante la Vergine con il Bambino tra sant'Agostino e santa Lucia.[senza fonte]
Sulla piazzetta vicina a Via Calissano vi è la Chiesa di San Domenico, del '200 o '300,[12] i cui restauri sono stati ripresi verso la fine degli anni '70, grazie all'interessamento della "Famija Albèisa", che l'ha riportata agli antichi splendori. La chiesa - sebbene sia ancora consacrata e vi venga, sporadicamente, celebrata messa - è spesso sede di mostre e concerti.
Chiesa di Santa Caterina
Adiacente alla chiesa di San Domenico; la sua edificazione, in stile barocco, è del '700; la facciata è divisa, nella parte superiore, in 3 sezioni, con lesene, archi, fregi e simboli vari. Il portale è in arenaria con architrave e volute.
Chiesa di Santa Maria Maddalena
È in via Vittorio Emanuele, quasi di fronte a quella dei Santi Cosma e Damiano. Fu, per buona parte del '700, utile al Monastero delle domenicane; fu meta di pellegrinaggi di fedeli, che vi si recavano per visitare le spoglie della beata Margherita di Savoia. Il portale ha 18 pannelli scolpiti in noce; nel presbiterio si trova l'altare maggiore, con cornice ovale, all'interno della quale vi è il dipinto della Maddalena; infine il coro con la volta affrescata con scorci di prospettive architettoniche barocche.
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano
È in via Vittorio Emanuele, vicina a quella di Santa Maria Maddalena. Fu edificata su resti di mura romane; di origine molto antica, viene per la prima volta menzionata in documenti del '200. Nel 1760 venne completamente ricostruita, dalle fondamenta, in stile barocco, su progetto di Carlo Emanuele Rangone di Montelupo. Durante gli scavi venne alla luce, alla profondità di circa tre metri un pavimento a mosaico bianco e nero, un medaglione in bronzo con l'effigie dell'imperatore Marco Aurelio.[senza fonte]
Chiese del XX secolo
Tempio di San Paolo, sull'omonima piazza, edificato nel 1925, su progetto dell'architetto Giuseppe Gallo; arricchito, negli anni successivi, da un portale in bronzo fuso, opera dello scultore Narciso Cassino.
Chiesa di Cristo Re, costruita nel 1956, per opera dell'architetto Dellapiana, a pianta rettangolare, con unica navata e 2 corridoi laterali.
Santuario di Nostra Signora della Moretta,[13] costruito nel 1905, grazie ai padri giuseppini di Asti, su un sito in cui, in precedenza, era stato edificato un piccolo pilone votivo.
Altri luoghi e monumenti di interesse
Chiesa di San Giuseppe, in via Vernazza
Ospedale di San Lazzaro, costruito per la cura dei lebbrosi e dei malati infettivi.
Ospedaletto Infantile Caleria Vacquer-Paderi
Nel 1895 Luigi Vaquer–Paderi istituisce, nell'ambito dell'Ospedale San Lazzaro di Alba, l'Ospedaletto Infantile Caleria Vacquer-Paderi, ove curare, dalle malattie infettive, bambini di ogni nazione, in memoria della moglie, figlia dei nobili Adolfo de Roberti, Consigliere di Stato dell'Imperatore di Russia, e Olga Noinskji di San Pietroburgo. La donazione Vaquer-Paderi e de Roberti-Noinskji, oltre all'ospedaletto infantile, comprendeva alcuni gabinetti scientifici dell'Ospedale civile; risultò innovativa, per l'epoca, e riguardò la città di Alba in quanto il Vaquer-Paderi, della Brigata Granatieri di Sardegna,[14] mentre comandava la piazza militare di Alba, perse la giovanissima moglie, cui dedicò anche una scuola infantile in Villanovafranca (CA); insieme a lei fu seppellito nelle tombe speciali del cimitero di Alba. Nell'Archivio storico dell'Ospedale Civile San Lazzaro di Alba, oltre a molto materiale sulla donazione, esistono i resoconti dei bambini ammalati, ricoverati presso l'Ospedaletto negli anni dal 1910 al '15.[15]
Società
Evoluzione demografica
Durante gli anni '60 e '70 (Boom economico) la popolazione cittadina è raddoppiata (da 16 000 a 32 000), mentre in 150 anni (dal 1861 al 2011) è triplicata. Abitanti censiti[16]
Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2017 i cittadini stranieri residenti ad Alba sono 3 801. Le comunità più numerose sono:[17]
Nel 2009 Alba si è classificata al 1º posto per qualità della vita tra i comuni italiani con una popolazione superiore ai 10 000 abitanti.[senza fonte]
Cultura
Università e istruzione
Ad Alba hanno sede 44 scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, statali, paritarie e non paritarie.[18] La città è altresì sede del corso di laurea triennale in Viticoltura ed Enologia dell'Università degli Studi di Torino.
Ad Alba è presente una delle 11 Scuole Enologiche italiane, fondata nel 1881: l'Istituto Tecnico Agrario "Umberto I". Nel complesso della Scuola enologica vi è la sede del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia[19] dell'Università degli Studi di Torino; i laboratori chimici, enologici e microbiologici sia dell'Istituto sia universitari.
In Piazza San Paolo ha sede, da ottobre 2019, la Libera Accademia d'Arte Novalia (precedentemente sita a Savigliano), che propone un percorso di formazione triennale nelle arti visive, con particolare attenzione alla pittura e all'illustrazione.
Biblioteche
Biblioteca civica Giovanni Ferrero, fondata nel 1960
Museo civico archeologico e di scienze naturali "Federico Eusebio"
Il Museo Federico Eusebio[22] è il più importante museo cittadino. Include due sezioni, dedicate all'esposizione del patrimonio archeologico del territorio e alla documentazione della sua storia naturale.[23]
Creato su iniziativa di Federico Eusebio - nato ad Alba, da una famiglia originaria di Magliano Alfieri, nel 1897[24] - e istituito nel municipio della città di Alba. Il primo ritrovamento importante a trovare accoglienza, in quel che poi divenne il museo, fu un monumento sepolcrale, dedicato a Didio Vicario, che si aggiunse a un gruppo di oggetti di notevole valore archeologico. Negli anni successivi si aggiunsero due collezioni private - la Raccolta Fontana e la Collezione Sotteri - e la serie di reperti preistorici, donati dal Traverso. Nel 1947 venne inaugurata una nuova sede, in un locale del Liceo Ginnasio. Nel 1976 si trasferirono i reperti nella sede definitiva, situata nell'ala ottocentesca di un ex convento del cortile della Maddalena. Sempre nel '76 - anno in cui il museo incominciò a funzionare con criteri moderni - venne aperta al pubblico una sezione dedicata alla storia naturale.[23][24]
Fra gli oltre mille ritrovamenti archeologici, presenti nel museo, vi sono una grande tomba dell'Età del rame, ritrovata in Corso Europa (III millennio a.C.); un cippo funerario marmoreo, di epoca romana; oltre un migliaio oggetti di uso quotidiano, risalenti all'Età Neolitica (lucerne, balsamari, vasellame, monete, eccetera).[23]
La sezione di scienze naturali del museo è suddivisa in piccole sotto-sezioni, dedicate alla documentazione di geologia, zoologia, botanica. Una sezione antropologica (raramente aperta al pubblico),[25] include reperti umani, ritrovati negli scavi archeologici avvenuti nel territorio.[23]
Fu inaugurato nel novembre 1855, su progetto dell'architetto Giorgio Busca. Il Teatro, allora chiamato “Perucca” — attivo con spettacoli di prosa, concerti, opere liriche — fu poi dichiarato “pericoloso” e chiuso definitivamente nel 1933. Solo verso la fine degli anni '60 la struttura viene riconosciuta come “edificio di valore storico” e si ripensa a un suo utilizzo. Nel 1997 sono terminati i lavori di restauro, cosicché il Teatro viene re-inaugurato il 1º ottobre, con un concerto del cantautore astigiano Paolo Conte. I lavori aggiungono alla sala storica, strutturata a "ferro di cavallo", una nuova sala, con struttura "a ventaglio", dalla capienza di 618 posti. Le due sale si affacciano sullo stesso palcoscenico, in modo che il Teatro G. Busca, in occasione di eventi speciali, può contare sull'apertura di entrambe le sale, portando così la sua capienza totale a 916 posti.
Cucina
Numerosi sono i piatti in cui è presente il tartufo bianco di Alba: per esempio i tajarin (le tagliatelle piemontesi) e la fonduta.
I disné dra Langa, i pranzi importanti; i disné 'd Carvé, o pranzi di Carnevale, la dra leva o dei coscritti, dra spusa o della sposa, dr'uva o della vendemmia, d'er massé er cr-crin o dell'uccisione del maiale, d'j servitò o dei servitori, e infine d'er particolar o del proprietario agricolo, sono la certezza di una tradizione culinaria.
Eventi
Feste Fiorite; dal 2005 si svolgono, ogni anno, nell'ultimo fine settimana di maggio, nella Piazza del Duomo di Alba. Oltre al Mercatino Aleramico, che propone prodotti enogastronomici del territorio, si tengono concerti, spettacoli di danza e di teatro.
Alba Music Festival, Italy&USA, Alba Music Festival; dal 2004 si svolge, in 2 settimane, tra maggio e giugno e in 3 settimane tra fine luglio e inizio agosto. Oltre 50 concerti con solisti, orchestre, recital, musicisti, seminari, work-shop e altro.[27]
Fiera del Tartufo Bianco; si svolge, ogni anno, in ottobre; è organizzata dall'Ente Fiera di Alba. Nata come manifestazione collaterale alla Festa della Vendemmia, nel 1928 la Fiera del Tartufo d'Alba ha assunto, nel tempo, la fisionomia di grande evento, di portata nazionale. Ogni anno gli organizzatori della Fiera donano il migliore esemplare di tartufo a un personaggio famoso, invitato sul posto. Tra gli ospiti della Fiera Joe DiMaggio, Alfred Hitchcock, Marilyn Monroe, Fārūq I d'Egitto, Ugo Tognazzi, Alain Delon, Gérard Depardieu, Gianfranco Fini. Nel 2007 la manifestazione ha ottenuto il titolo di Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba. Collateralmente alla Fiera si svolgono, in vari punti della città, numerosi eventi culturali e spettacolari.[28]
Il Palio degli Asini e Giostra delle Cento Torri, la prima domenica di ottobre.
La fiera d'ottobre è una rassegna di tutto quello che Alba offre.
la manifestazione primaverile "Vinum".
International Jazz Day - Alba, dal 2013, il 30 aprile con la direzione artistica del musicista albese Filippo Cosentino viene allestito un programma di concerti per i festeggiamenti della giornata mondiale del jazz[29].
Palio di Alba, il crociato
Palio di Alba, l'artigiano
Ad Alba si tengono mostre ed esposizioni, al Palazzo Mostre e Congressi.
Palazzo Mostre e Congressi di Alba, "Le Favole del Tartufo", 2009, mostra a cura di G. Berti e R. Molinari, allestimento dell'ArtStudioLetizia.
Geografia antropica
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Economia
Agricoltura
Notevole rilevanza ha il settore vitivinicolo: nella zona di Alba sono presenti ben 290 aziende che coltivano una superficie di 700 ettari di terreno producendo, in media ogni anno, 61200 hl di vino.[30]
Alba è inoltre famosa in tutto il mondo per i suoi tartufi bianchi e vi si svolge l'annuale Fiera del Tartufo.
Industria
Tra le principali industrie presenti nel territorio albese vi sono:
Ferrero, una delle più importanti aziende dolciarie al mondo;
Miroglio, leader nel settore tessile e proprietaria di diversi marchi d’abbigliamento;
Mondo, specializzata in pavimentazioni sportive, civili e in giocattoli.
Ad Alba ha inoltre sede la banca di credito cooperativo più grande d'Italia per numero di soci[31] — la Banca d'Alba — e la catena di distribuzione alimentare internazionale Eataly. Vi è stata inoltre fondata la UniEuro, catena di negozi specializzati in prodotti di informatica, telefonia ed elettrodomestici.
Artigianato
Importante è la lavorazione locale del ferro battuto, finalizzata soprattutto alla produzione di cancelli e porte.[32]
Servizi
Ad Alba è presente la sede di Egea, azienda multiservizi del territorio.
Infrastrutture e trasporti
Strade, autostrade
Alba è transitata dalla SS 231 e dalla SR 29 per Cortemilia-Savona e Torino. Numerose strade provinciali collegano la città con i tanti paesi dell'area urbana.
Nel 2011 ha nuovamente ospitato il Giro d'Italia. È stata città di partenza della 2ª tappa.
Nel 2014 ha ospitato la tappa a cronometro, del giro d'Italia, Barbaresco-Barolo, vinta dal colombiano Rigoberto Uran Uran.
Nel 2020 ha ospitato nuovamente il Giro d'Italia: è stata la città di partenza della 20ª tappa.
Calcio
La principale squadra di calcio della città è l’Alba Calcio che milita in Serie D. La storica Associazione Sportiva Albese Calcio milita in Eccellenza, mentre la terza squadra di calcio della città è l’Area Calcio Alba Roero (milita nel Girone F piemontese di Prima Categoria).
Altra importante squadra di Alba era la A.S.D. Femminile Alba; nel 2011 ha vinto le Olimpiadi delle Città Gemelle, nel 2013 ha conquistato il proprio posto in serie B. La società si è sciolta nel luglio 2015; attualmente l'unica squadra femminile di Alba è la A.S.D Futura Langhe di Alba, creata il 14 luglio 2015.
La squadra di pallapugno di Alba è tra le migliori d'Italia. Detiene il primato di campionati italiani vinti, che sono 18, dei quali 5 consecutivi tra il 1947 e il 1951. Lo sferisterio Alessandro Mermet è la struttura dove si disputano le partite di questo sport.
^Giovan Battista Pellegrini, Toponomastica italiana. 10.000 nomi di città, paesi, frazioni, regioni, contrade, monti spiegati nella loro origine e storia, Milano, Hoepli, 1990.
^Comune di Alba, su comune.alba.cn.it. URL consultato il 20 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2017).
^ Corrado Olocco, [...] Quando la Juve si allenava al Coppino, Edizioni Albesi, 2010.
Bibliografia
Giuseppe Mazzatinti, Note per la storia della città di Alba, Tipografia e libreria Sansoldi, Alba 1887.
A. Buccolo - E. Necade - V. Riolfo, Alba. Un secolo, L'Artistica Editrice, Savigliano 1985.
Lucia Gangale, La vita della città. Tredici racconti albesi, L'Artistica Editrice, Savigliano, 2009
F. Luino, L. Turconi, C. Petrea, G. Nigrelli (2012): Uncorrected land-use planning highlighted by flooding: the Alba case study (Piedmont, Italy). Nat. Hazards Earth Syst. Sci., 12, 2329-2346, doi:10.5194/nhess-12-2329-2012.
M. Venturino Gambari, Studi per una storia d'Alba. Navigatori e contadini. Alba e la valle del Tanaro nella preistoria, Famija Albeisa, Alba 1995.
E. Villata, Macrino d'Alba, catalogo della mostra alla Fondazione Ferrero, Editrice Artistica Piemontese, Savigliano 2000.
G. Romano, Macrino d'Alba, protagonista del Rinascimento piemontese, Editrice Artistica Piemontese, Savigliano 2001.
Cleto Schiavilla, Lo sconosciuto Napoleone. Un insorgente dimenticato. Dalle Langhe alla Terra d'Otranto, prefazione di Mauro Della Ferrera, Araba Fenice, Boves, 2014, ISBN 978-88-6617-236-9.
G. Parusso, Alba. Il Novecento. Appunti per una cronaca, Araba Fenice, Boves 2005.
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Voce principale: Piacenza Calcio 1919. Piacenza SportivaStagione 1948-1949Sport calcio Squadra Piacenza Allenatore Antonio Benassi (1ª-8ª) Enzo Melandri (9ª-15ª) Giuseppe Marchi (16ª-42ª) Presidente Vincenzo Bordignon, poi Giuseppe Tacchinardi, poi Paolo Nucci Serie C18º posto nel girone A. Maggiori presenzeCampionato: Coltella (41) Miglior marcatoreCampionato: Bonistalli (11) 1947-1948 1949-1950 Si invita a seguire il modello di voce Questa voce raccoglie le informazioni riguard...
1856 battle between Zulu factions Battle of NdondakusukaPart of Zulu Civil WarCetshwayo, the battle's victorDate2 December 1856LocationTugela River, KwaZulu-Natal, South AfricaResult Decisive Cetshwayo/uSuthu victoryBelligerents Cetshwayo faction (uSuthu) Mbuyazi faction (iziGqoza)Commanders and leaders Cetshwayo MbuyaziJohn Robert DunnStrength c. 20,000 c. 7,000Casualties and losses unknown over 20,000 (including non-combatants) The Battle of Ndondakusuka, often known as the Seco...
Irish rugby union player Rugby playerDarren SweetnamDate of birth (1993-05-05) 5 May 1993 (age 31)Place of birthDunmanway, Cork, IrelandHeight1.85 m (6 ft 1 in)Weight93 kg (14.6 st; 205 lb)SchoolBandon Grammar SchoolUniversityUniversity College CorkRugby union careerPosition(s) Wing, FullbackAmateur team(s)Years Team Apps (Points) Bandon () Dolphin () Cork Constitution ()Senior careerYears Team Apps (Points)2015–2021 Munster 92 (110)2021 La Rochelle 6 (10)...