Il centro fu fondato intorno al 450 a.C. da Lucio Siccio Dentato[senza fonte], che quattro anni prima era stato eletto tribuno della plebe, inviato a combattere i Sabini che predavano le campagne romane. Stando al racconto di Tito Livio nello stesso anno Siccio sarebbe stato ucciso a tradimento su iniziativa dei decemviri che ne temevano le arringhe che teneva per il ripristino dei diritti della plebe.
La prima attestazione documentaria di Sicignano risale a un atto di donazione del 1086 con il quale il contenormanno Asclettino di Sicignano, signore di Polla[4] († 1086), donava alla badia di Cava dei Tirreni il monastero di San Pietro e la chiesa di Santa Caterina, posta nel Castrum Pollae[5][6].
Il comune è stato oggetto di una puntata della serie "Viaggio nel sud" di Virgilio Sabel[7].
Simboli
Lo stemma del comune è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 29 ottobre 1936.[8] Su sfondo azzurro è raffigurata una montagna rocciosa sormontata da un sole d'oro.[9]
Il gonfalone municipale, concesso con D.P.R. del 22 giugno 2012, è un drappo di giallo.[10]
Monumenti e luoghi d'interesse
Castello Giusso
Castello di San Nicandro
Ex seminario diocesano (1750)
Chiesa di San Matteo e Santa Margherita
Chiesa di Santa Maria dei Serroni
Fontana monumentale
Lavatoio pubblico
Monumento ai caduti
Convento dei frati cappuccini
Chiesa della Santissima Annunziata (a Castelluccio Cosentino)
Castelluccio Cosentino: piccolo centro medievale arroccato a 500 m s.l.m. su un picco isolato vicino alla catena degli Alburni, dal quale si gode di un'ampia vista sulle valli di Sicignano e del Tanagro.
Galdo degli Alburni: comune autonomo sino al 1928, si trova ai piedi dei monti Alburni (349 m s.l.m.) a ridosso dell'abitato di Sicignano, sotto il burrone del suo castello.
Scorzo: centro abitato moderno, sorge a 400 m s.l.m. alla confluenza della strada provinciale per Sicignano nella strada statale 19.
Terranova: minore tra le frazioni di Sicignano, sorge a 2 km dal capoluogo, a 600 m s.l.m., unito alla vicina strada provinciale da un ponte con massicciata in porfido.
Zuppino: frazione moderna sviluppatasi alla fine del XX secolo, sorge nei pressi della strada statale 19, tra la stazione ferroviaria di Sicignano e lo svincolo autostradale.
^ - Da una nota storica si legge dal libro di Francesco de Petri 1631 sulla famiglia d' Alagni: nel 1280 Matteo d'Alagni di Amalfi detto Maino, fu Signore dei Castelli di Sicignano, di S. Nicandro e di S. Gregorio, il cui sepolcro con statua in abiti militari, si trova nel Duomo di Amalfi. Nel 1288 il castello appartenne al figlio Baldoino primo genito, sig. di S.Nicandro- Stradedelcilento.comArchiviato il 17 maggio 2008 in Internet Archive.
^Sitvallodidiano.it. URL consultato il 13 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
^Dati Istat, su demo.istat.it. URL consultato il 19 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2011).
^Diocesi di Teggiano - Policastro, su webdiocesi.chiesacattolica.it. URL consultato il 19 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2010).