Celle di Bulgheria

Celle di Bulgheria
comune
Celle di Bulgheria – Stemma
Celle di Bulgheria – Veduta
Celle di Bulgheria – Veduta
Scorcio del centro storico
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Provincia Salerno
Amministrazione
SindacoGino Marotta (lista civica Andiamo in comune) dal 23-9-2020
Territorio
Coordinate40°06′N 15°24′E
Altitudine234 m s.l.m.
Superficie31,62 km²
Abitanti1 696[1] (31-3-2024)
Densità53,64 ab./km²
FrazioniPoderia
Comuni confinantiCamerota, Centola, Roccagloriosa, Montano Antilia, Laurito
Altre informazioni
Cod. postale84040
Prefisso0974
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT065038
Cod. catastaleC444
TargaSA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 337 GG[3]
Nome abitanticellesi
PatronoMadonna della Neve
Giorno festivo5 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Celle di Bulgheria
Celle di Bulgheria
Celle di Bulgheria – Mappa
Celle di Bulgheria – Mappa
Posizione del comune di Celle di Bulgheria all'interno della provincia di Salerno
Sito istituzionale

Celle di Bulgheria è un comune italiano di 1.696 abitanti della provincia di Salerno in Campania.

Geografia fisica

Situato nella parte meridionale del Cilento, è posto a 234 m s.l.m. tra il Monte Bulgheria (da cui prende il nome) e il fiume Mingardo.

Storia

Celle di Bulgheria è un piccolo comune la cui storia è caratterizzata da due eventi rilevanti: lo stanziamento dei proto-bulgari e quello dei monaci. I proto-bulgari abitarono questa terra, giungendo fino alle falde del Monte Bulgheria e fondando dei villaggi. I monaci arrivarono dalla Bulgaria e dalla Grecia e fondarono cenobi e celle attorno ai quali sorsero i primi centri abitati.

Probabilmente, in uno dei villaggi alle falde del Monte Bulgheria nacque la sede di una laura (luoghi di preghiera) con celle; il nucleo che si creò attorno a questi siti prese il nome di "celle". Alla fine se ne ricavò il nome di Celle di Bulgheria.

Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Torreorsaja, appartenente al Distretto di Vallo del Regno delle Due Sicilie.

Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia ha fatto parte del mandamento di Torre Orsaja, appartenente al Circondario di Vallo della Lucania.

Monumenti e luoghi d'interesse

A Celle di Bulgheria sono da visitare il caratteristico centro storico con i numerosi portali in pietra, il Palazzo De Luca, la chiesa della Madonna della Neve con un altare del 1700 molto caratteristico, realizzato in marmo di vivi colori (bianco, rosso, arancione, turchino e verde scuro). Dietro l'abside con semicupola e pareti poligonali, tutte decorate di stucchi e fregi di stile neoclassico.

A Poderia, frazione di Celle di Bulgheria, è molto forte la devozione a Santa Sofia, alla quale è dedicato il santuario votivo sito sulle pendici del Monte Bulgheria.

Da non perdere le escursioni sul Monte Bulgheria, che è un massiccio calcareo la cui cima più alta raggiunge i 1225 metri. Qui si trova la grotta che la popolazione conosce come "Grotta della Madonna", denominata così per due motivi: il primo perché si narra in una leggenda che vi abitasse la Vergine, il secondo perché uno scultore realizzò l'immagine della Madonna ricavata da una stalagmite.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[4]

Infrastrutture e trasporti

Strade

  • Strada Provinciale 17/b Bivio S.Cataldo-Celle di Bulgheria-Poderia-Ponte Mingardo.
  • Strada Provinciale 58 Innesto SP 17-Stazione Celle di Bulgheria.
  • Strada Provinciale 198 Innesto SS 18-S.Andrea-Palombara-Innesto SP 17.
  • Strada Provinciale 209 Innesto SP 17 (Poderia)-Innesto SP 58 (Celle di Bulgheria).
  • Strada Provinciale 430/c Futani-Massicelle-Poderia.
  • Strada Provinciale 430/d Roccagloriosa-Svincolo di Policastro Bussentino.

Ferrovie

Celle di Bulgheria è dotata di una stazione ferroviaria denominata Celle di Bulgheria-Roccagloriosa, posta sulla linea Battipaglia-Reggio Calabria.

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1895 1901 Andrea Guida Sindaco
1901 1905 Antonio Guida Sindaco
1905 1907 Orazio Caputo Sindaco
1907 1911 Corradino Ferrara Sindaco
1911 1913 Corradino Ferrara Sindaco
1913 1914 Corradino Ferrara Sindaco
1914 1916 Corradino Ferrara Sindaco
1916 1920 Giacomo De Luca Sindaco
1920 1922 Antonio Guida Sindaco
1922 1925 Antonio Guida Sindaco
1925 1936 Giuseppe Caputo Partito Nazionale Fascista Podestà (fascismo)
1936 1943 Tommaso Balbi Partito Nazionale Fascista Podestà (fascismo)
1943 1944 Camillo Caputo Sindaco
1944 1946 Sabato Antonio De Luca Sindaco
1946 1952 Domenico Caputo Partito Democratico Cristiano Sindaco
1952 1961 Domenico Speranza Sindaco
1961 1970 Nicola Caputo Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco
1970 1975 Franco Caputo Democrazia Cristiana Sindaco
1975 1980 Franco Caputo Democrazia Cristiana Sindaco
1980 1988 Giuseppe De Luca Democrazia Cristiana Sindaco
1988 1990 Gerardo Guida Democrazia Cristiana Sindaco
1990 1995 Gino Marotta Partito Comunista Italiano Sindaco
1995 1999 Gino Marotta Partito Democratico della Sinistra Sindaco
1999 2004 Gino Marotta Democratici di Sinistra Sindaco
2004 2009 Cristoforo Cobucci Lista civica Sindaco
2009 2014 Cristoforo Cobucci Lista civica Sindaco
2014 2015 Roberto Amantea commissario prefettizio Sindaco
2015 2020 Gino Marotta Lista civica Sindaco
2020 in carica Gino Marotta Lista civica Andiamo in comune Sindaco

Gemellaggi

Altre informazioni amministrative

Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino regionale Sinistra Sele.

Il comune fa parte della Comunità montana Bussento - Lambro e Mingardo.

Note

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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