Giocatore dotato di gran corsa, poteva ricoprire diversi ruoli tra la difesa ed il centrocampo. Prediligeva giocare sulla fascia sinistra pur essendo un destro naturale. Le sue specialità erano la corsa e la resistenza, oltre alla duttilità tattica, mettendosi sempre al servizio della squadra.[3] Era bravo negli inserimenti.[4]
Carriera
Giocatore
Club
Gli esordi e gli anni in Svizzera
Lulić ha iniziato la sua carriera da calciatore professionista in Svizzera, nella squadra del Coira, con la quale debutta in Prima Lega nella stagione 2003-2004.
Nell'estate del 2006 si trasferisce al Bellinzona, dove debutta nell'annata 2006-2007 nel campionato di Challenge League. La stagione successiva risulta essere la più prolifica della sua seppur breve carriera: difatti, al termine del torneo 2007-2008, il terzino bosniaco totalizza 33 partite e 10 gol realizzati, contribuendo alla promozione del club bellinzonese in Super League e partecipando alla finale di Coppa Svizzera.
Nell'estate del 2008 viene acquistato dal Grasshoppers,[5] con il quale gioca per due stagioni prima di passare il 17 maggio 2010 allo Young Boys, formazione con la quale debutta anche in Champions League prima ed Europa League dopo.
Lazio
Nel giugno 2011 viene acquistato dalla Lazio, che il 9 settembre lo fa esordire in A (nel pareggio, per 2-2, contro il Milan).[6] Il 23 ottobre segna la prima rete, nel 2-0 contro il Bologna.[7] Già dalla prima annata, mette in mostra le sue doti di duttilità e corsa.[8]
Nella finale di Coppa Italia della stagione 2012-13 entra ufficialmente nella storia della Lazio. Infatti risulta essere decisivo il suo gol nel derby che regala alla squadra la vittoria nella competizione e l'accesso in Europa League.[9] Scende in campo anche nella Supercoppa italiana, che i biancocelesti perdono 4-0 contro la Juventus.[10]
Con Stefano Pioli e Simone Inzaghi in panchina viene utilizzato anche in ruoli più offensivi, come una mezzala.[11] Il 16 ottobre 2016, ancora contro il Bologna, taglia il traguardo delle 200 presenze con la formazione romana.[12] Nel dicembre 2016, al termine del derby, si rende responsabile di dichiarazioni a frase offensiva nei confronti del tedesco Antonio Rüdiger, che gli costeranno una squalifica per 20 giorni e una multa di 10 000 euro.[13] Il 17 maggio 2017 perde la sua seconda finale di Coppa Italia poiché la sua squadra viene superata, per 2-0, dalla Juventus.[14]
All'inizio della stagione 2017-2018, per via della cessione di Lucas Biglia, viene scelto come nuovo capitano. Il 13 agosto 2017 vince il suo secondo titolo in maglia biancoceleste (primo da capitano) poiché la Lazio si impone, per 2-3, sulla Juventus nella partita valida per l'assegnazione della Supercoppa italiana.[15] Il 19 febbraio 2018 disputa la sua duecentesima partita in Serie A in occasione della vittoria interna, per 2-0, contro il Verona. Chiude la stagione con 50 presenze e 5 reti messe a segno oltre alla vittoria della Supercoppa.
Il 26 dicembre 2018 gioca contro il Bologna la sua trecentesima partita[16] con la maglia della Lazio segnando anche il goal che chiuderà la partita.[17] Il 15 maggio 2019 vince il suo secondo titolo da capitano biancoceleste, la Coppa Italia, grazie al 2-0 sull'Atalanta con le reti di Milinković-Savić e Correa.
Il 23 febbraio 2021 fa il suo debutto stagionale in Champions League, subentrando a Musacchio nel corso del primo tempo nella partita valida per gli ottavi di finale tra Lazio e Bayern Monaco, conclusasi 1-4 per gli ospiti.[19] Il 30 giugno dello stesso anno lascia la Lazio dopo dieci anni, 371 presenze, 34 gol e quattro trofei in bacheca.[20]
Dopo un anno d'inattività, il 31 maggio 2022 ufficializza il ritiro dal calcio giocato.[21]
Nazionale
Debutta con la Nazionale bosniaca il 1º giugno 2008 in occasione dell'amichevole contro l'Azerbaigian, Senad subentra al minuto 56 al compagno di squadra Jusuf Dajić e la partita viene vinta 1-0 grazie al gol di Stevo Nikolić al minuto 72.[22] Il 7 giugno 2013 segna il suo primo gol con la maglia della Nazionale, mette a segno il gol che apre le marcature nella partita, valida per la qualificazione al Campionato mondiale di calcio 2014, contro la Lettonia, la partita viene vinta 5-0.[23]
Nel 2014 viene selezionato dal CTSafet Sušić per partecipare alla prima spedizione, nella storia della Nazionale bosniaca, in un Mondiale di calcio. Fa il suo esordio assoluto in un Mondiale il 16 giugno 2014, in occasione della sconfitta per 2-1 contro l'Argentina. Il 22 giugno successivo l'avventura della Nazionale bosniaca nel Mondiale finisce con una partita d'anticipo, poiché viene battuta nuovamente per 1-0 dalla Nigeria. Il 29 dicembre 2017, annuncia il suo ritiro dalla nazionale.[24][25] Tuttavia è tornato sui suoi passi nel gennaio 2020.[26]
Nel settembre del 2022 consegue il patentino UEFA A a Coverciano che abilita ad allenare formazioni giovanili e squadre fino alla Lega Pro e consente di essere allenatore in seconda in Serie A e B.[28]
^Ok, l'Argentina passa Poi Dzeko o Obi Mikel?, in La Gazzetta dello Sport, 12 giugno 2014, p. 37.
^Ufficiale: Grasshoppers, preso Lulic, su tuttomercatoweb.com, 27 maggio 2008. URL consultato il 6 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2013).