Il 1º gennaio 1904 viene fondato il Football Club Bellinzona. I colori sociali sono inizialmente bianco, rosso e azzurro, la divisa prevede camicia a strisce rosso-azzurre e calzoncini bianchi. Come primo presidente, nella sede sociale della Birreria Haas, viene eletto Felice Patocchi. Nel 1905 la squadra cessa l'attività, tuttavia l'anno seguente, dalla fusione di Football Club Ticino e Football Club Elvezia, nasce il Football Club Juventus, precedentemente chiamato Football Club Scuola di Commercio. Nel 1908 lo Juventus viene scisso in due e prende vita il Football Club Young Boys.
L'anno seguente viene rifondato, presso il ristorante Unione, il Football Club Bellinzona. Il 7 gennaio 1913 il Bellinzona entra a far parte dell'Associazione Svizzera di Football e disputa le finali di Serie B, in cui viene sconfitto per 1-3 dal Lugano. Nel 1917 viene inaugurato il campo della Colombaia. Il 9 settembre 1919 viene costituita la Federazione ticinese di calcio. Il Bellinzona vince il Campionato svizzero di Gruppo serie B (divenuta poi Prima Lega).
Il 13 agosto 1926, dalla fusione tra Bellinzona e Football Club Daro nasce l'Associazione Calcio Bellinzona. Due anni più tardi, nel 1928, diventa nuovamente campione del proprio gruppo di Serie B ma non viene promosso a causa dei regolamenti ASF; l'attaccante Bruno Berini diviene il primo calciatore bellinzonese a vestire la maglia della Nazionale svizzera.
Nel 20 agosto 1934 l'ACB conquista il diritto (terminando il campionato a pari punti con il Kruzlingen) di giocare in Lega Nazionale, ma il comitato di calcio lo nega. Ne nasce una lite giudiziaria con l'ASF che si risolverà solo nel 1938, quando il Tribunale federale darà ragione al Bellinzona permettendo una richiesta di risarcimento danni.
La promozione e la vittoria in campionato
Nel 1943 vince il campionato di Prima Lega ma esce sconfitto nelle finali, mentre l'anno successivo guadagna la promozione in Lega Nazionale A. Il 27 maggio 1947 viene inaugurato lo stadio comunale di Bellinzona e il 17 luglio seguente Otto Scerri viene nominato presidente della società.
Durante la stagione successiva i granata si mantengono stabilmente nella parte alta della classifica ed il 13 giugno 1948, dopo aver battuto per 4-1 il La Chaux-de-Fonds, grazie ad una doppietta di Sormani e alle reti di Weber ed Aricci, la squadra guidata dall'ungherese Eugen Payer si laurea campione di Svizzera. La formazione del Bellinzona campione svizzero del 1948 era la seguente: Lacqua (Permunian); Bianchini, Boggia (Soldini); Erba, Busenhard, Caccia; Weber, Aricci, Sormani, Sartori, Ruch.
Dopo una quindicina di stagioni in massima serie, nel 1960 l'ACB retrocede in Lega Nazionale B. Nel 1962 perde 4-1 ai tempi supplementari la finale di Coppa Svizzera contro il Losanna. Seguono una serie di promozioni e retrocessioni, con il ritorno di Otto Scerri alla presidenza societaria e una finale di coppa raggiunta nuovamente nel 1968-1969, nella quale il Bellinzona viene sconfitto per 2-0 dal San Gallo. Dopo la retrocessione del 1971, il club torna in massima divisione nel 1976 con la vittoria per 1-0 al Letzigrund nello spareggio contro il Lucerna. Tuttavia retrocede subito in LNB e solo nel 1979-1980, dopo un campionato senza sconfitte, ottiene una nuova promozione in LNA.
Tornato in seconda divisione nel 1984, due stagioni dopo i granata ottengono la promozione in Lega Nazionale A, grazie alla vittoria contro il Lugano (3-2), davanti a 13 000 persone. L'11 ottobre in Bellinzona-Losanna sono presenti 17 000 persone, un record cantonale per una gara di LNA. Debutta Mario Sergio, con Paulo Cesar a firmare le quattro reti della gara per il 4-2 finale. Nel corso della stagione si toccano vertici di affluenza di pubblico mai registrati in Ticino.
Il 1º marzo 1987 Kubilay Türkyılmaz debutta in maglia granata, e sette mesi dopo vestirà anche la maglia della Nazionale. Al termine del campionato 1989-1990 i granata vengono retrocessi in seconda serie e, nel 1995, a seguito della mancata concessione della licenza per motivi finanziari, il Bellinzona viene retrocesso in Prima Lega. L'anno seguente, si salva dalla retrocessione in Seconda Lega e solo nel 1999 si guadagna il ritorno in seconda serie, vincendo lo spareggio contro il Vevey con un 9-0 all'andata e un 5-0 al ritorno.
Il ritorno in Super League e il fallimento
Il 30 maggio 2007, i granata disputano lo spareggio per la promozione in Super League, da dove mancano da più di quindici anni, contro l'Aarau, partita che si chiude con la vittoria degli ospiti per 2-1. La partita di ritorno vede il Bellinzona ottenere un inutile vantaggio, con gli argoviesi che si impongono per 3-1 mantenendo il loro posto in Super League.
La stagione successiva, la squadra granata affronta il Basilea nella finale di Coppa Svizzera, subendo una sconfitta per 4-1. Poiché il Basilea vincerà il titolo nazionale, il risultato vale al Bellinzona uno storico accesso ai preliminari di Coppa UEFA. In finale i granata sono giunti dopo aver eliminato ai calci di rigore il Neuchâtel Xamax (neopromossa in Super League). In quell'occasione, davanti a 6 000 spettatori, il capitano Manuel Rivera e Giuseppe Miccoli hanno commemorato la persona di Marzio Morocutti, già capitano dell'ACB, a cinque anni dalla sua scomparsa in un incidente autostradale.
Il 20 maggio dello stesso anno, allo stadio Espenmoos di San Gallo, il Bellinzona dopo aver già vinto 3-2 l'andata al comunale, supera per 2-0 i padroni di casa del San Gallo e conquista la promozione in Super League. Il 28 agosto, dopo aver sconfitto precedentemente (1-0 e 3-1) gli armeni dell'Ararat, centra la qualificazione al primo turno della Coppa UEFA eliminando la compagine ucraina del Dnipro (2-1 casalingo che ribalta la sconfitta per 3-2 all'andata). Il 2 ottobre i granata vengono estromessi dalla coppa dai turchi del Galatasaray.
Nel 2010 l'ACB termina il campionato al penultimo posto e si trova ad affrontare lo spareggio promozione-relegazione in un derby contro il Lugano, qualificatosi al secondo posto della Challenge League. La partita d'andata, al Comunale, si svolge il 22 maggio e i granata s'impongono 2-1. Due giorni dopo pareggiano 0-0 a Cornaredo e mantengono la permanenza in massima categoria per il terzo anno di fila.
La stagione seguente termina nuovamente il campionato al penultimo posto e il Bellinzona affronta questa volta il Servette per la permanenza in Super League. Dopo la sconfitta per 1-0 nella gara di andata in Ticino, il Servette si impone 3-1 al ritorno, costringendo i granata alla retrocessione in Challenge League.
Nella stagione 2011-2012 la squadra termina il campionato di Challenge League al terzo posto dopo un combattuto testa a testa con il FC Aarau che arriva secondo, sinonimo di spareggio per la promozione in Super League.
Per la stagione 2012-2013 la squadra si presenta al via con l'intenzione di conquistare la promozione in Super League ma nel mese di dicembre del 2012 emerge che la società ha accumulato debiti per svariati milioni di franchi. Il 29 maggio del 2013 il tribunale dei fallimenti concede una proroga a Giulini per evitare il fallimento della società che però non riesce a salvare.
Infatti, il 16 settembre 2013 viene ufficialmente dichiarata fallita la società che dovrà così ripartire da zero.
La ripartenza
Per la stagione 2014-2015, la società riparte dalla Seconda Lega ottenendo subito la promozione al termine del campionato e venendo così promossa in Seconda Lega interregionale; contemporaneamente i granata si aggiudicano anche la Coppa Ticino. La stagione seguente l'ACB vince nuovamente il campionato ed è promosso in 1ª Lega per il campionato 2016-2017. Al termine di una stagione altalenante la squadra conclude il campionato al 2º posto qualificandonsi comunque alle finali promozione. L'avversario designato per i granata è lo Stade Lausanne-Ouchy, giunto anch'egli secondo in un altro girone: all'andata al Comunale i sopracenerini si impongono per 5 a 4 crollando però al ritorno in terra vodese dove vengono sconfitti nettamente per 3 a 0 fallendo così la qualificazione al successivo e decisivo turno in chiave promozione. L'obiettivo promozione si concretizza nella stagione 2017-2018, ove il Bellinzona vince il proprio girone e batte il Black Stars Basilea e successivamente il Red Star Zurigo nella finale promozione (la sconfitta per 3-4 dell'andata viene infatti ribaltata dal 5-1 del ritorno).
Vince il campionato di Promotion nel 2021-2022, tornando così in Challenge League.
Cronistoria
Cronistoria dell'Associazione Calcio Bellinzona
1904 - Fondazione del Football Club Bellinzona.
1904-1926 - Attività in ambito regionale.
1926 - Cambia denominazione in Associazione Calcio Bellinzona.
2014 - Fallimento della società anonima. Viene rifondata l'Associazione Calcio Bellinzona, che ne rileva il titolo sportivo e la tradizione storica, ripartendo dalla Seconda Lega.
2014-2015 - 1º in Seconda Lega Ticino. Promosso in Seconda Lega interregionale.
La squadra disputa le sue partite casalinghe allo stadio comunale, capace di ospitare circa 6 000 spettatori (600 seduti e 5 400 in piedi) e dotato di un terreno di gioco sono in erba naturale da 105 m per 68 m, circondato da una pista di atletica leggera.
L'impianto (inserito nel quadro di un quartiere polisportivo situato a ridosso del centro cittadino) risulta obsolescente, inadeguato ai canoni del calcio professionistico elvetico e difficilmente ammodernabile: a partire dai tardi anni 2000 è pertanto in discussione l'opportunità di edificare un nuovo stadio prettamente calcistico, conforme alle direttive federali nazionali ed europee.
Il gruppo principale del tifo organizzato a Bellinzona è quello dei B'Zona Boys 2005. Oltre ai Boys, soprattutto per quanto riguarda le partite casalinghe, vi è da segnalare la presenza della Vecchia Guardia, già Granata Boys 1986[4].
^Ex calciatore ed allenatore jugoslavo, nato a Spalato (Split) il 2 ottobre 1922 e morto a Spalato il 2 settembre 2004 (vedi en.Wikipedia:Ozren Nedoklan).
^Ex calciatore svizzero nato a Vevey il 21 febbraio 1904 e morto il 1º maggio 1988 (vedi en.Wikipedia:Louis Maurer).
^fan-forum.ch. URL consultato il 13 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2015).