István Nyers
István Nyers, detto anche Stefano o Etienne ( ˈiʃtvaːn ɲerʃ; Freyming-Merlebach, 25 maggio (o 25 marzo[1]) 1924 – Subotica, 9 marzo 2005), è stato un calciatore francese naturalizzato ungherese, di ruolo attaccante.
Biografia
Fratello maggiore di Ferenc, anch'egli calciatore, nacque in Alsazia dove il padre minatore (originario del distretto ungherese di Ózd[2]) si era trasferito[3]: nel 1946 venne privato della cittadinanza magiara per aver disertato il rientro a Budapest dopo un incontro con la selezione locale[4], salendo invece su un treno diretto a Praga.[2]
Unitosi in matrimonio nel 1944 con Anna Zvekanović, sorella del compagno di squadra Ivan[4], dopo il decesso di quest'ultima sposò la sua ex collaboratrice domestica Giulia[2]: ridotto in condizioni di povertà e colto da un ictus nel gennaio 2005[2], morì a Subotica il 9 marzo seguente.[4][2]
La sua fama nelle cronache dell'epoca fu peraltro determinata dalla passione per il lusso e il gioco d'azzardo.[5]
Caratteristiche tecniche
Ala sinistra capace di battere a rete coniugando potenza e precisione[2], eccelleva con entrambi i piedi[6]: affinato il proprio fisico cimentandosi in allenamenti di pugilato[4], copriva i 100 metri con tempi inferiori a 11".[6] Degne di nota anche rimesse laterali da lui effettuate con gittate di 40 metri[7][3], utili a cogliere di sorpresa le difese avversarie.[3] È inoltre il miglior rigorista dell'Inter in Serie A, con 29 realizzazioni dal dischetto.[8]
Era solito indossare cavigliere bianche fuori dai calzettoni[5], abitudine che lo rendeva facilmente riconoscibile sul terreno di gioco.[5]
Carriera
Gli esordi e l'approdo in Italia
Messosi in luce con Újpest e Viktoria Žižkov nei campionati magiaro e boemo[3], fu notato da Helenio Herrera durante un'amichevole della primavera 1946 (seconda e ultima apparizione in maglia ungherese[2]) nella quale segnò all'Austria calciando da fuori area[4]: passato agli ordini del Mago militando nel transalpino Stade Français[2], nell'estate 1948 venne tesserato dall'Inter su segnalazione del direttore tecnico Giulio Cappelli dopo il fallimento di una trattativa con Valentino Mazzola.[5]
Inter
1948-1952: i primi anni
Autore di una tripletta alla Sampdoria nel giorno del suo debutto[9][10], l'attaccante denunciò un notevole impatto realizzativo che gli valse peraltro il titolo di cannoniere della stagione 1948-49[11]: l'Inter terminò il campionato in seconda posizione a 5 punti dal Torino[4], col giocatore vistosi annullare un gol per fuorigioco nello scontro diretto coi granata del 30 aprile 1949.[12]
Andato a segno in entrambi i derby stagionali[13], firmò inoltre una doppietta nel rocambolesco 6-5 che il 6 novembre 1949 archiviò in favore della Beneamata l'evento-simbolo del capoluogo lombardo.[14][15] Da menzionare anche il curioso episodio che lo riguardò durante la trasferta di Firenze del 26 novembre 1950[4], in cui ricevette insulti e sberle dal compagno di squadra Benito Lorenzi per un'occasione da rete sciupata a porta sguarnita[16]: convinto dalla dirigenza a rimanere in campo malgrado l'intenzione di abbandonare il gioco[16], si riscattò marcando con un colpo di testa il punto della vittoria.[16]
Dopo le 30 reti realizzate nella stagione precedente, nella stagione 1950-1951 Nyers realizzò 31 reti che sommate alle 23 realizzate da Faas Wilkes ne fanno la coppia più prolifica nella storia dell'Inter in una singola stagione di Serie A (54 reti), e che se sommate alle 21 di Benito Lorenzi nella medesima stagione ne fanno il trio più prolifico di sempre nella storia della Serie A in una singola stagione (75 reti).
1952-1954: gli scudetti con Foni
Per apportare senso tattico ad un collettivo ricco di elementi estrosi ma lacunoso sotto il profilo dell'equilibrio[4], nell'estate 1952 il presidente Carlo Masseroni affidò all'ex terzino Alfredo Foni le redini della squadra[4]: uno schieramento imperniato sui dettami del catenaccio non inficiò le doti offensive della compagine[4], di cui Nyers figurò quale miglior marcatore con 15 segnature all'attivo.[17] Frattanto soprannominato Grand Etienne dalla tifoseria[4], il 3 maggio 1953 assurse a protagonista della sfida-scudetto contro il Palermo[18]: fautore del vantaggio interista e quindi del conseguente raddoppio[19], servì infine a Skoglund un assist per il definitivo 3-0.[19]
L'insorgere di attriti con Masseroni per una richiesta di aumento salariale non accolta dalla società ne determinò un temporaneo accantonamento dalla rosa[2][5], provvedimento revocato da Foni a stagione in corso[4]: la punta celebrò il ritorno in campo nella stracittadina datata 1º novembre 1953[2], decidendo con una tripletta la sfida coi rossoneri.[20] Il 30 maggio 1954 appose nuovamente un sigillo sul tricolore[4], refertando una duplice marcatura nel 4-2 conseguito sul campo di Trieste.[21]
Le 133 reti segnate con l'Inter (11 delle quali nei confronti cittadini[13]) lo pongono al terzo posto nella graduatoria dei marcatori in Serie A[4], preceduto in tal senso da Giuseppe Meazza e Lorenzi ma primo tra i calciatori stranieri.[4] Il 20 ottobre 2024 Lautaro Martinez eguaglia il suo record di gol segnati complessivamente in tutte le competizioni con la maglia del'Inter: con 291 partite giocate dall'argentino, contro le 182 giocate da Nyers.
Ultime esperienze
Trasferitosi alla Roma per il campionato 1954-55[4], inaugurò l'esperienza capitolina col decisivo rigore in quel di Novara nella gara disputata il 19 settembre 1954.[22]
Giocò in seguito nel catalano Terrassa[2], fornendo poi un contributo alla storica promozione del Lecco in Serie A nella primavera 1960[4]: il passaggio al Valdagno fece calare il sipario sulla sua attività agonistica.[5]
Statistiche
Presenze e reti nei club
Cronologia presenze e reti in nazionale
Palmarès
Club
- Ujpest: 1945-1946
- Inter: 1952-1953, 1953-1954
- Barcellona: 1957
Individuale
- 1948-1949 (26 gol)
Note
- ^ https://www.nemzetisport.hu/kepessport/2024/04/szazeves-lenne-nyers-istvan-a-magyar-fuball-vilagcsavargoja-1-resz
- ^ a b c d e f g h i j k Tomas Misur e Nicola Cecere, Ciao bomber Nyers, in La Gazzetta dello Sport, 10 marzo 2005.
- ^ a b c d Fabio Monti, NYERS, Istvan, su treccani.it, 2002.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Paolo Camedda, István Nyers, l'apolide del goal: la leggendaria ala dell'Inter del Dopoguerra, su goal.com, 2 marzo 2022.
- ^ a b c d e f Addio al grande Nyers, re dei gol e della notte, in la Repubblica, 11 marzo 2005, p. 62.
- ^ a b Santo Pallone, 71 - 25 marzo 1924: Stefano Nyers.
- ^ Gianni Mura, Da Angelillo a Ibra i cento anni dell'Inter, in la Repubblica, 8 marzo 2008, pp. 1-13.
- ^ Serie A, i migliori rigoristi della storia: Ibrahimovic è 21º, su sport.sky.it, 9 novembre 2020.
- ^ Luca Curino, Germano Bovolenta e Lodovico Maradei, "E non sono ancora al massimo", in La Gazzetta dello Sport, 30 agosto 1999.
- ^ "Tre a solo" di Nyers, in Nuova Stampa Sera, 20 settembre 1948, p. 4.
- ^ Vittorio Pozzo, Tra l'Inter e il Milan difese instabili: 4-4, in Nuova Stampa Sera, 7 febbraio 1949, p. 4.
- ^ Luigi Cavallero, La grande partita di San Siro: 0-0, in La Nuova Stampa, 1º maggio 1949, p. 4.
- ^ a b (EN) Roberto Brambilla, István Nyers, scourge of derby, su inter.it, 12 aprile 2017.
- ^ Germano Bovolenta, Derby dieci e lode, in La Gazzetta dello Sport, 15 gennaio 2012.
- ^ Ettore Berra, All'Inter l'ultimo giro nella rumba dei gol: 6-5, in Nuova Stampa Sera, 7 novembre 1949, p. 4.
- ^ a b c G.C., Pugni a Firenze tra Lorenzi e Nyers, in Nuova Stampa Sera, 27 novembre 1950, p. 5.
- ^ Venticinquemila spettatori alla partita Inter-Como: 3-1, in Nuova Stampa Sera, 26 gennaio 1953, p. 4.
- ^ Leo Cattini, Lorenzi sbatte in piena corsa contro un palo, in Nuova Stampa Sera, 4 maggio 1953, p. 5.
- ^ a b Santo Pallone, 123 - 3 maggio 1953: Inter-Palermo 3-0.
- ^ Vittorio Pozzo, Il Milan inizia col catenaccio e l'Inter vince nella ripresa: 3-0, in Nuova Stampa Sera, 2 novembre 1953, p. 5.
- ^ Leo Cattini, Festosa invasione, in Nuova Stampa Sera, 31 maggio 1954, p. 5.
- ^ Paolo Bertoldi, Un'autorete apre alla Roma la via del successo a Novara: 2-1, in Nuova Stampa Sera, 20 settembre 1954, p. 4.
Bibliografia
- Santo Pallone, Inter tutti i santi giorni: 365+1 motivi per tifare Inter, Kowalski Editore, 2013, pp. 128, ISBN 9788874965502.
Altri progetti
Collegamenti esterni
- (EN) István Nyers, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) István Nyers, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
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- (EN, ES, CA) István Nyers, su BDFutbol.com.
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- Dario Marchetti (a cura di), István Nyers, su Enciclopediadelcalcio.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).
- (EN) Scheda, su RSSSF.
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