Il 1º luglio 2023 la società ingaggia come nuovo allenatore Marco Baroni, che aveva militato con i veneti per 3 anni da calciatore, con cui sigla un contratto annuale con opzione per il secondo anno.[2] Nella sessione estiva del calciomercato si segnalano numerosi arrivi, tra i quali Bonazzoli dalla Salernitana, Saponara dalla Fiorentina, Mboula dal Maiorca, Folorunsho dal Napoli e Amione dalla Sampdoria. Salutano Tameze e Verdi, che vanno al Torino, Depaoli, in direzione Sampdoria, Veloso, che non rinnova e va al Pisa, Lasagna e Ceccherini, che si trasferiscono entrambi al Fatih Karagümrük. Vengono invece mantenuti alcuni giocatori fondamentali della rimonta-salvezza dell'anno precedente come Ngonge, Duda e Hien.
Baroni debutta eliminando l'Ascoli ai trentaduesimi di Coppa Italia (3-1),[3] dimostrando di aver impostato una squadra organizzata. Altrettanto buono l'inizio del campionato, con il successo esterno sull'Empoli (1-0) e interno sulla Roma (2-1), in quella che risulta la gara con il maggior numero di minuti di recupero in massima serie (19'30"):[4] era dal 2013 che gli scaligeri non vincevano alla prima giornata (non considerando il 3-0 a tavolino del 2020 proprio contro i giallorossi) e per la terza volta nella storia del club si registrano due vittorie nelle prime due giornate. Dopo la sconfitta con il Sassuolo alla 3ª giornata, i veronesi tornano a fare punti pareggiando contro il Bologna di Motta (al quale successivamente cedono l'accesso agli ottavi di Coppa Italia).[5][6] Le sconfitte di misura contro il Milan e l'Atalanta e il pareggio in casa del Torino sono seguiti da una serie di cinque sconfitte, tra cui un 2-1 in casa del Frosinone dell'ex Di Francesco. Al termine della seconda sosta per le nazionali, alcuni accorgimenti tattici risollevano la squadra, che pareggia contro Lecce, Udinese e Lazio, per poi battere il Cagliari alla 17ª giornata. Le sconfitte contro la Salernitana e contro l'Inter (in una partita segnata da polemiche arbitrali)[7] chiudono il girone d'andata, con i veronesi che stazionano in zona retrocessione.
Intanto, all'inizio del mese di dicembre, il presidente Setti è coinvolto in un'indagine su sponsorizzazioni ottenute mediante fatture false emesse da una società cartiera.[8] Il 20 dello stesso mese, nell'ambito di un'indagine riguardante il fallimento di una società che deteneva il 100% delle azioni dell'Hellas Verona, la Guardia di Finanza di Bologna, su delega della Procura bolognese, sequestra il 100% delle azioni dell'Hellas Verona detenute da Setti tramite un'altra società.[9][10]
Nella sessione invernale del calciomercato, complici le difficoltà economiche, vengono sacrificati giocatori chiave come Ngonge, Đurić, Faraoni, Hien, Terracciano e Doig, che passano rispettivamente a Napoli, Monza, Fiorentina, Atalanta, Milan e Sassuolo. Al loro posto, arrivano Noslin, Centonze, Vinagre, Dani Silva, Mitrović e Świderski.
Il girone di ritorno si apre con la vittoria interna sull'Empoli, che fa perdere la panchina ad Andreazzoli[11] e un pareggio interno con il Frosinone, inframezzati dai tonfi esterni (2-1) contro la Roma dell'esordiente De Rossi, il Napoli di Mazzarri (anch'egli a un passo dall'esonero[12]) e il Bologna di Motta (2-0).[13] In questa striscia arrivano i risultati positivi a Monza (0-0) e in casa contro Juventus (2-2) e Sassuolo (1-0 con Ballardini appena arrivato).[14] Il trionfo esterno sul Lecce (0-1) rende Folorunsho il capocannoniere della Serie A per gol da fuori area e porta la squadra lontano dalla zona pericolosa assieme al Cagliari, sorpassanondo quindi Sassuolo, Frosinone, Empoli e Lecce.[15] Al termine della suddetta partita, l'allenatore salentino D'Aversa viene espulso per condotta violenta, avendo colpito con una testata il centravanti scaligero Thomas Henry, ricevendo cinque giornate di squalifica e l'esonero.[15][16]
Per una tragica coincidenza, la sconfitta interna contro al Milan (1-3) avviene lo stesso giorno e alla fascia oraria immediatamente precedente al grave malore che stronca il direttore generale della Fiorentina Joe Barone.[17][18][19] I risultati successivi contro Cagliari e Genoa (1-1, 1-2), seguiti da una sfiorata vittoria in rimonta a Bergamo (2-2),[20] relegano gli scaligeri sopra la zona a rischio a pari punti con l'Udinese; l'infuocato Derby del Triveneto di ritorno viene vinto per un soffio dai gialloblù (1-0),[21] risultato che spinge i friulani quartultimi ad esonerare Cioffi.[22] Le sconfitte contro la Lazio dell'ex Tudor (1-0) e la rimonta interna subita dal Torino di Ivan Jurić, altro ex (1-2 a un passo dalle coppe europee), sono inframezzati dal successo interno (2-1) contro la Fiorentina in corsa per l'Europa.[23] Il trionfo sofferto nel finale (1-2) in casa della già retrocessa Salernitana consente agli Scaligeri di salvarsi alla penultima giornata assieme al Cagliari e Baroni viene automaticamente riconfermato.[24]
Divise e sponsor
Il nuovo fornitore di materiale tecnico è Joma,[25] gli sponsor ufficiali sono Sinergy e Conforama mentre il back sponsor è Vetrocar.
La divisa casalinga, chiamata "Semplicemente Casa", torna a girocollo con strisce verticali a due sfumature come quelle del 2012-2013 e del 2019-2020; quella da trasferta, nota come "Tu sei il Verona", è quasi identica alla prima ma a tinta unita con una fascia orizzontale blu e sui suoi polsi è raffigurato il profilo urbano cittadino. Nella parte inferiore di entrambe, parte una striscia dai polsini che percorre tutto il fianco del torso. La terza divisa, completamente bianca e con il collo a polo blu, riporta lo stemma societario dello scudetto ed è un omaggio a quella del 1983-84 per celebrare il debutto della società inCoppa UEFA; il presentatore di tale maglia è stato infatti l'ex-giocatore Joe Jordan ed è stata indossata per la prima volta alla quarta giornata contro al Bologna.
Il 5 dicembre è stata realizzata in 787 copie una divisa grigio scuro chiamata "BENTE60DI" per il sessantesimo anniversario dello stadio casalingo, indossata nella partita interna contro la Lazio; il numero di copie è riferito ai giocatori che hanno giocato nel club dal 1963, anno di apertura dell'impianto.[26]