TT373 (Theban Tomb 373) è la sigla che identifica una delle Tombe dei Nobili[N 2][1] ubicate nell'area della cosiddetta Necropoli Tebana, sulla sponda occidentale[N 3] del Nilo dinanzi alla città di Luxor[N 4][2], in Egitto. Destinata a sepolture di nobili e funzionari connessi alle case regnanti, specie del Nuovo Regno, l'area venne sfruttata, come necropoli, fin dall'Antico Regno e, successivamente, sino al periodo Saitico (con la XXVI dinastia) e Tolemaico.
TT373 era la tomba di:
Unica notizia biografica ricavabile, il nome del padre Iny[4].
Planimetricamente la TT373 si sviluppa con una sala trasversale da cui si accede a una sala colonnata di forma rettangolare. Un corridoio, sulle cui pareti (1 in planimetria) è rappresentato il defunto in adorazione con inni sacri e barche del dio Ra, immette nella sala trasversale. Sulle pareti: su tre registri sovrapposti (2) il defunto (?) in adorazione di simboli di divinità; scene della processione funeraria con portatori di offerte alla mummia e il defunto in adorazione dei quattro Figli di Horo. Sul lato corto a sud (3) in alto il defunto prostrato in adorazione della barca di Amon-Ra-Ra-Horakhti-Atum; nei tre registri inferiori: il defunto (?) dinanzi a Osiride, il defunto che reca abiti per Osiride e, in due scene Nefertem (?), non meglio indicato, e il defunto in adorazione di uno scrigno. Poco oltre (4) il defunto con una tavola per offerte; due file di divinità (?) in alto con testi sottostanti (5) e, su altra parete (6), in tre registri, brani del Libro delle Porte, il dio Osiride e lunghi testi, il defunto in adorazione di divinità e il defunto vestito come prete dinanzi ad altre divinità. Sul lato corto a nord (7) in tre registri, il defunto dinanzi a divinità non meglio identificabili; poco oltre (8), su tre registri la barca di Sokar, il defunto e il defunto accompagnato da Anubi. Sulla stessa parete, in una nicchia (9), due statue (non noti i personaggi rappresentati) e testi dedicatori; poco oltre (10), su due registri, il defunto dinanzi a Osiride e a una dea e il defunto assiso con uno scettro circondato da aiutanti. In un secondo corridoio (11) sono riportati brani di testi dedicatori; questo immette in una sala con quattro pilastri:
Sulle pareti: elenchi di festività (12-13); sulle pareti che fiancheggiano l'accesso a una camera più interna che funge da cappella (14-15), su cinque registri, preti che officiano riti sulla mummia, con testi sacri; nella cappella (16) la dea dell'Occidente (Mertseger) e alcune altre divinità femminili; tracce di testi e il defunto seduto[5].
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