La Không Quân Nhân Dân Việt Nam (lett. "Forza aerea popolare del Vietnam") è l'aeronautica militare del Vietnam, componente aerea del Quân Đội Nhân Dân Việt Nam, ovvero l'Esercito Popolare del Vietnam. Il 31 maggio 1977, la Forza aerea popolare del Vietnam (Không quân Nhân dân Việt Nam) fu separata dalla Forza di difesa aerea (Quân chủng Phòng không).[1]
È l'erede diretta, dopo la riunionificazione di Vietnam del Nord e Vietnam del Sud nel 1975, dell'Aeronautica militare nordvietnamita che aveva dimostrato il suo valore contrastando per anni con sorprendente successo le incursioni aeree degli Stati Uniti durante la guerra del Vietnam.
Il primo aereo da combattimento vietnamita fu un T-28 Trojan il cui pilota disertò dall'aeronautica laotiana. Fu utilizzato dal 1964 come caccia notturno e riuscì ad abbattere un C-123 americano[1].
La NVAF ricevette il suo primo jet nel 1964: era un MiG-17[1].
Durante la guerra del Vietnam la NVAF usò i MiG-17F, PF (J-5), MiG-19 (J-6), MiG-21F-13, PF, PFM e MF[1]. Impegnati a contrastare per anni le incursioni aeree americane, i piloti da caccia nordvietnamiti si dimostrarono valenti e combattivi, ottenendo numerosi successi. Furono rivendicati 266 abbattimenti di velivoli americani.
Vietnam riunificato
Il 31 maggio 1977 l' "Aeronautica Popolare del Vietnam" (Không quân Nhân dân Việt Nam) fu separata dalla "Forza di difesa aerea" (Quân chủng Phòng không).[1]
Negli anni tra il 1953 e il 1991, circa 700 aerei da guerra, elicotteri, 120 e 158 complessi missilistici sono stati forniti al Vietnam del Nord da parte dell'URSS e della Repubblica Popolare Cinese (in primo luogo il MiG-19). Ancora oggi tre quarti delle armi vietnamite sono state fabbricate nella Russia post-Guerra Fredda[2].
Oggi la VPAF è in via di ammodernamento. Usa ancora MiG-21 e Su-22[3][4] ma sta cominciando ad usare anche Su-27-SK e nel 2004 furono acquistati quattro velivoli varianti del Su-30 MK2V.
Sezione aggiornata annualmente in base al World Air Force di Flightglobal del corrente anno. Tale dossier non contempla UAV, aerei da trasporto VIP ed eventuali incidenti accorsi durante l'anno della sua pubblicazione. Modifiche giornaliere o mensili che potrebbero portare a discordanze nel tipo di modelli in servizio e nel loro numero rispetto a WAF, vengono apportate in base a siti specializzati, periodici mensili e bimestrali. Tali modifiche vengono apportate onde rendere quanto più aggiornata la tabella.
24 Su-30MK consegnati in tre distinte tranche nel 2003 (4 velivoli), nel 2009 (8 velivoli) e nel 2010 (12 velivoli).[6] Ulteriori 12 Su-30MK2 sono stati ordinati nel 2013 e consegnati tra il 2014 ed il 2016.[6] Un Su-30MK2 è andato perso a giugno 2014.[7]
Sui 34 tra Su-22M3K, Su-22M4K e Su-22UM3K in servizio al marzo 2021, è stato integrato il pod da guerra elettronica ADS Talisman della bielorussa Defense Initiatives.[8]
12 L-39NG ordinati il 15 febbraio 2021, con inizio consegne previsto per il 2023-2024.[9][10][13][11] Primi sei esemplari consegnati a fine agosto 2024.[12]
Secondo fonti russe, il Vietnam avrebbe ordinato 12 Yak-130 a fine 2019, per un accordo del valore di 350 milioni di dollari.[5][15][16][17][11] Un esemplare è stato perso in un incidente il 6 novembre 2024.[14]
Il 10 giugno 2021 il Dipartimento di Stato americano ha autorizzato il Vietnam all'acquisto di 3 addestratori T-6C Texan II con consegne a partire dal 2023.[20][21][22][5] 12 T-6C ordinati ad agosto 2022, con i primi 5 aerei consegnati il 20 novembre 2024.[18][19]
^abcdef S.V. Ivanov, Boyevoye primenenye MiG-17 i MiG-19 vo Vietnamye (Боевое применение МиГ-17 и МиГ-19 во Вьетнаме), in Voyna v vozdukhye, n. 16, 2000.
^ Sergei Blagov, Russian missiles to guard skies over Vietnam, in Asia Times Online, Moscow, 5 settembre 2003. URL consultato il 10 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2012).