Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Juventus Cisitalia nelle competizioni ufficiali della stagione 1944.
Stagione
A causa della difficile situazione in cui versava il Paese, spaccato in due dagli eventi del secondo conflitto mondiale, la Federazione decise per la sospensione dell'attività calcistica a livello nazionale, rimpiazzata quindi da vari tornei a carattere regionale e non sempre riconosciuti ufficialmente.
Sempre a causa degli eventi bellici, per far sì che i calciatori venissero esentati dal servizio militare, anche la Juventus, come altri club, ricorse all'espediente di associarsi a un'azienda. Per quest'unica stagione la squadra prese quindi il nome di Juventus Cisitalia — talvolta semplicemente appellata come Cisitalia dagli organi d'informazione —, dall'omonima casa automobilistica il cui titolare, Piero Dusio, era anche l'allora patron del club: i giocatori bianconeri vennero così fatti passare per operai necessari al fabbisogno nazionale.[1][2]
Curiosamente la FIAT, storicamente legata alla Juventus e all'epoca concorrente della Cisitalia, nello stesso periodo si abbinò similarmente ai concittadini del Torino, squadra che assunse pertanto la denominazione di Torino FIAT;[1][2] decenni dopo Gianni Agnelli ricorderà quel periodo, in cui la sua famiglia si era momentaneamente distaccata dal club bianconero, con il fatto che «io stavo nell'esercito, in guerra, davvero avevo altri pensieri e problemi, altro da fare, da patire, da superare».[3]
La Juventus Cisitalia, ritrovatasi geograficamente sotto l'egida della neonata Repubblica Sociale Italiana, prese così parte al cosiddetto campionato di guerra disputatosi nei territori dell'Alta Italia: dopo aver chiuso al secondo posto della classifica nel gruppo eliminatorio ligure-piemontese, alle spalle del Torino FIAT, i bianconeri terminarono alla medesima posizione anche il successivo girone di semifinale lombardo-piemontese, sempre dietro ai granata, risultato che però stavolta non bastò agli juventini per proseguire l'avventura nel torneo.
«Il Torino è diventato Torino-Fiat, la Juve è diventata Juventus-Cisitalia: un modo per far passare i calciatori dalla divisa da gioco alla tuta da operaio e sottrarli ad obblighi militari»
^L'arbitro inizialmente designato, Silvano di Torino, fu «atteso invano sino all'ultimo minuto» e sostituito da Lamberti del Cuneo; cfr. Luigi Cavallero, Juventus-Cuneo 2-0, in La Stampa, 28 febbraio 1944, p. 2. URL consultato il 27 febbraio 2021.
^Al 40' il direttore di gara fischiò erroneamente in anticipo l'intervallo: richiamati indietro i giocatori, furono disputati gli ultimi minuti del primo tempo, nei quali la Juventus siglò la seconda e la terza rete; cfr. Juventus-Cuneo 6-1, in La Stampa, 1º maggio 1944, p. 2. URL consultato il 30 aprile 2021.
^In seguito al colpo di testa di Cadario su azione di calcio d'angolo, secondo La Stampa il tocco finale fu di «[...] Loik, dopo che la palla già pareva entrata in rete una prima volta»; cfr. Vittorio Pozzo, La Juventus batte il Torino: 3-1, in La Stampa, 22 maggio 1944, p. 2. URL consultato il 21 maggio 2021.
^Gara sospesa per circa 8 minuti intorno al 75' in seguito alla concessione del calcio di rigore per i granata: Rava, in tenuta borghese in quanto squalificato, «[...] ha attraversato di corsa il campo, ha calciato lontano la palla già posta sul dischetto del rigore e, uno per uno, ha spinto fuori i giocatori bianconeri per effettuare il ritiro della squadra dal campo». Dopo qualche minuto, tuttavia, la squadra rientrò in campo su sollecito di Depetrini e del dirigente Gola; cfr. Vittorio Pozzo, Torino e Juventus alla pari: 3-3, in La Stampa, 19 giugno 1944, p. 2. URL consultato il 18 giugno 2021.
^Molte fonti attribuiscono anche l'ultima rete bianconera a Bo, autore di una tripletta; cfr., ad esempio, Juventus Cisitalia-Varese 6-1, su myjuve.it. URL consultato il 25 giugno 2021.