È stata sposata con Matteo Rebesani, dal quale si è separata nel 2017[senza fonte]. Ha due figlie: Caterina nata nel 2005 e Marta nata nel 2010. È stata assistente di Walter Veltroni, ai tempi in cui quest'ultimo era sindaco di Roma.
Carriera politica
Gli inizi e prime esperienze politiche
Negli anni precedenti all'entrata in politica è stata membro del Board dello European Youth Forum (Forum europeo della gioventù), Vicepresidente dello European Community Organisation of Socialist Youth (Organizzazione della gioventù socialista della comunità europea, Ecosy), membro della Segreteria del Forum della Gioventù della FAO. Negli anni '90 ha seguito, da volontaria ARCI, le campagne nazionali ed europee contro il razzismo e la xenofobia ("Nero e non solo!" e "All different, all equal" del Consiglio d'Europa).
Iscritta nel 1988 alla Federazione Giovanile Comunista Italiana, organizzazione giovanile del Partito Comunista Italiano, nel 1996 si iscrive alla Sinistra giovanile, per il quale è Responsabile nazionale Università, e poi Esteri. Nel 2001 entra nel Consiglio Nazionale dei Democratici di Sinistra, successivamente nella Direzione Nazionale e nel Comitato Politico. Nel 2003 ha cominciato a lavorare al Dipartimento Esteri dei DS, prima come Responsabile del rapporto con i movimenti e partiti internazionali, poi come Coordinatrice del Dipartimento, da ultimo come Responsabile nazionale Esteri e Relazioni Internazionali nella segreteria del Segretario nazionale Piero Fassino. Ha seguito, in particolare, i dossier relativi all'Iraq, all'Afghanistan e il processo di pace in Medio Oriente.
Il 4 novembre 2007 il Segretario nazionale del Partito Democratico, Walter Veltroni, la nomina Responsabile nazionale Riforme e Istituzioni nella Segreteria.
Deputata alla Camera
Alle elezioni politiche del 2008 viene eletta deputata alla Camera nella lista del PD, nella circoscrizione Veneto 1. Nella XVI legislatura è Segretaria della IV Commissione Difesa, membro della Delegazione parlamentare presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa e membro della Delegazione parlamentare presso l'Assemblea parlamentare dell'Unione dell'Europa Occidentale.[5]
Dal 24 febbraio 2009 il nuovo Segretario del Partito Democratico Dario Franceschini la nomina Responsabile nazionale Affari Comunitari e Internazionali nella sua nuova Segreteria. È una dei protagonisti della corrente, interna al PD, Area Democratica di Dario Franceschini.[6]
Alle elezioni politiche del 2013 viene rieletta alla Camera nella circoscrizione Emilia Romagna (18ª in lista) per il PD, senza passare per le Primarie per la scelta dei parlamentari, venendo inserita nel listino bloccato approvato dalla Segreteria di Pier Luigi Bersani[8]. Nella XVI legislatura è componente della IV Commissione (Difesa), in sostituzione del Viceministro agli affari esteri Lapo Pistelli, membro della III Commissione (Affari esteri e comunitari) e membro della Delegazione parlamentare presso l'Assemblea parlamentare della NATO.
Il 1º agosto 2014 è eletta Presidente della Delegazione parlamentare presso l'Assemblea parlamentare della NATO, prima donna nella storia a ricoprire questo incarico. La nomina di Federica Mogherini, insieme con quella di Sandro Gozi (PD) a Presidente della delegazione presso il Consiglio d'Europa e di Renato Balduzzi (SC) a Presidente della Commissioni sulle questioni regionali, è avvenuta senza il voto del PdL, il quale per bocca del capogruppo al Senato, Renato Schifani, ha minacciato la caduta del Governo Letta se i Presidenti eletti senza il consenso di tutta la maggioranza non si fossero dimessi.
Dall'inizio della XVII Legislatura ha totalizzato il 98,20% delle presenze in Parlamento.[9]
È stata vicepresidente della Fondazione Italia USA[10], partecipando per conto della Fondazione alle riunioni presso il quartier generale della NATO a Bruxelles.[11]
Il 9 dicembre 2013 diviene componente della Segreteria Nazionale del Partito Democratico, capeggiata dal nuovo segretario nazionale Matteo Renzi, con il ruolo di responsabile per l'Europa.
Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale
Venuta alla ribalta della stampa europea per esternazioni di apertura e distensione nei confronti di Mosca nelle prime battute della crisi politica tra Russia e Ucraina, in un secondo tempo il ministro degli Esteri italiana in visita a Sarajevo ha affermato che avrebbe appoggiato qualsiasi iniziativa volta a estendere le sanzioni contro la Russia. Solo in questa occasione il ministro ha auspicato un pacchetto di sanzioni che andassero a colpire economicamente i cittadini e le aziende russe in netta opposizione con le affermazioni pro South Stream che l'avevano resa invisa ai media del gruppo dei nuovi paesi membri dell'Unione europea.
Durante la crisi politica e militare tra le forze Israeliane e i militanti palestinesi di Hamas, si è battuta in prima linea, recandosi spesso in visita al Cairo, affinché fosse raggiunto il prima possibile un accordo che ponesse fine ai bombardamenti nella Striscia di Gaza. Nell'agosto dello stesso anno assieme alla collega Pinotti, ha presentato davanti alla Commissioni esteri e difesa di Camere e Senato, la richiesta di inviare armi a sostegno della popolazione dei curdi alle prese con l'avanzata dei jihadisti dell'ISIS, escludendo però qualsiasi tipo di intervento da parte delle forze armate Italiane. Successivamente il Consiglio degli affari esteri dell'Unione europea ha dato il via libera all'Italia e tutti gli stati che hanno deciso di sostenere il popolo dei curdi iracheni nella resistenza contro le milizie dell'Isis tramite il rifornimento di armi.
Durante la conferenza internazionale contro l'ISIS svoltasi a Parigi nel settembre del 2014 il ministro ha ribadito che l'Italia svolgerà un suo ruolo nella lotta contro il terrorismo confermando la volontà del governo italiano di mandare aerei carichi di armi e di aiuti umanitari destinati alle popolazioni sotto assedio.
Per combattere l'emergenza sanitaria causata dal virus Ebola che ha colpito alcuni Paesi dell'Africa Occidentale, il ministro ha deciso di stanziare la somma di un milione e mezzo di euro e di mandare nelle zone dell'emergenza delle squadre di medici italiani.[12]
Alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
Il 30 agosto prima del Consiglio europeo, nella riunione dei capi di governo socialisti incassa il pieno appoggio di tutto il Partito Socialista Europeo. Nello stesso giorno il presidente Herman Van Rompuy annuncia che il Consiglio europeo ha deciso di nominare il ministro italiano come nuova Alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.[16][17] Il mandato, della durata di cinque anni, è decorso dal 1º novembre 2014. Inoltre in qualità di Vicepresidente guiderà il gruppo di lavoro, Project Team, riguardante gli affari esteri e la politica di sicurezza denominato "Europe in the World".
Come capo di gabinetto il Ministro Mogherini ha scelto Stefano Manservisi, già capo di gabinetto di Romano Prodi durante la presidenza della Commissione Europea.
Nella prima conferenza stampa di presentazione ha voluto dichiarare che si impegnerà subito perché si riapra un dialogo tra Russia e Ucraina e che si risolva definitivamente la crisi tra i due paesi innescata con i fatti accaduti in Crimea nel febbraio del 2014. Annuncia inoltre il rinnovo delle sanzioni a carico di Mosca, accusata da Bruxelles e dalla NATO di sobillare la resistenza armata dei movimenti filorussi in Ucraina; già mesi prima l'Unione Europea e gli Stati Uniti avevano approvato una serie di misure finalizzate a danneggiare l'economia russa.[18]
Si è recata nel suo primo viaggio ufficiale in Medio Oriente e durante la visita a Gaza si è detta assolutamente favorevole alla creazione di uno stato palestinese indipendente, condannando duramente la guerra consumatasi nell'estate del 2014.[19]
Dopo la commissione europea
Nell'aprile 2020 ha comunicato la sua intenzione di candidarsi per l'incarico di rettrice del Collegio d'Europa[20]. Il quotidianofranceseLibération ha criticato questa decisione, perché Mogherini non avrebbe avuto le qualifiche accademiche necessarie per l'incarico. Secondo il quotidiano, ci sarebbe stato un conflitto di interessi in merito, poiché il Collegio d'Europa è finanziato al 50% dalla Commissione europea[21]. Federica Mogherini è diventata rettrice il 1º settembre 2020, prima donna ad assumere questa carica alla testa del Collegio d'Europa.
Membro della Delegazione parlamentare presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (dal 24 settembre 2008 al 14 marzo 2013)
XVII legislatura (2013-2014)
Presidente della Delegazione parlamentare presso l'Assemblea parlamentare della NATO dal 1º agosto 2013 al 1º aprile 2014 (sostituita dal deputato Andrea Manciulli)
Membro della Delegazione parlamentare presso l'Assemblea parlamentare della NATO dal 5 luglio 2013 al 1º aprile 2014