Andrea Manciulli (Piombino, 27 novembre 1969) è un politico italiano.
Laureato in Storia moderna all'Università di Pisa, si è avvicinato alla politica in Francia dove si è specializzato in storia sociale e dell'alimentazione all'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi[1]. Oltre alla storia sociale si è specializzato nella storia militare, studiando in particolare il passaggio dalla guerra medievale alla guerra moderna con l'avvento delle armi da fuoco. Dal 2015 al 2018 è stato consigliere delegato della Fondazione Italia USA[2].
Dopo essersi avvicinato alla politica in Francia, nel 1995 si iscrive al Partito Democratico della Sinistra mentre nel 1997 diventa segretario della federazione Val di Cornia-Elba del PDS.
È segretario regionale dei Democratici di Sinistra dal 2006 al 2007, mentre dall'anno successivo ricopre la stessa carica fino al 2013 per il Partito Democratico della Toscana[1]. Considerato vicino politicamente all'ex presidente del consiglio Massimo D'Alema, una volta all'interno del PD ha sostenuto Pier Luigi Bersani alle primarie di "Italia. Bene Comune" del 2012[3] e Gianni Cuperlo a quelle per la segreteria 2013[4]. Successivamente ha sostenuto Matteo Renzi per le primarie del 2017[5].
Il 5 giugno 2013 è stato scelto come Responsabile nazionale per la Difesa e l'Europa del Partito Democratico nella nuova Segreteria nazionale dal Segretario Guglielmo Epifani[6].
Già consigliere provinciale a Livorno, nel 2000 viene eletto consigliere regionale della Toscana per la prima volta; resterà in carica, rieletto in lista con i Democratici di Sinistra prima e con il Partito Democratico poi, fino alle dimissioni del 2013[7].
Eletto, nella lista del PD in Toscana, alla Camera dei deputati alle elezioni del 24 e 25 febbraio 2013, dal 4 novembre dello stesso fino al 25 febbraio 2014 è stato un componente della Commissione permanente IV Difesa[8]; dal 7 maggio 2013 è Vicepresidente della Commissione III Affari Esteri.
Dal novembre 2015 è componente del Comitato permanente sull'attuazione dell'Agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile. In precedenza è stato componente del Comitato permanente sulla politica estera e relazioni esterne dell'Unione Europea.
Il 14 maggio 2014 è stato eletto Presidente della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare della NATO, di cui faceva già parte dall'anno precedente[9], succedendo a Federica Mogherini diventata a sua volta Ministro degli esteri del Governo Renzi.
All'interno dell'attività per l’Assemblea Parlamentare della NATO, nel 2015 è stato nominato relatore del rapporto sul terrorismo di matrice jihadista intitolato "Daesh: La sfida alla sicurezza regionale e internazionale"[10].
Nel 2015 è stato relatore presso la Camera dei deputati del Decreto-legge recante “Misure urgenti per il contrasto del terrorismo” (Dl 18 febbraio 2015, n. 7, convertito in Legge 17 aprile 2015, n. 43).
A gennaio 2016 ha presentato, unitamente all’onorevole Stefano Dambruoso, la proposta di legge "Misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell'estremismo jihadista" (A.C.3558). Nel 2016 e 2017 è relatore della Legge-quadro sulle missioni internazionali.
È stato fondatore, assieme ai deputati Stefano Dambruoso e Deborah Bergamini, dell’intergruppo parlamentare Uniti Contro il Terrorismo.
Non ricandidato alle elezioni politiche del 2018, ha fondato l'associazione Europa Atlantica di cui è presidente.[11] È stato inoltre nominato presidente della Fondazione Fincantieri, e vicepresidente di Fincantieri con delega ai rapporti con la NATO.[12]
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