In estate i temporali rappresentano un pericolo importante.
La "Grotte du Chat", letteralmente Grotta del Gatto, costituita da un fiume "sotterraneo" lungo 720 metri, è particolarmente fotogenica.
Gole del fiume Varo a Daluis (Gorges de Daluis)
Ponte Mariée sulle Gole di Daluis.
Valle dell'alto Varo presso Daluis - Ponte della RD316 verso Vignazza (la Vignasse)
Le Gole di Daluis e l'alto Varo
Le Gole di Daluis e l'alto Varo
Roccia ostentante la forma d'una figura femminile, sovrastante le Gole di Daluis, detta «Guardiana delle Gole» (Gardienne des Gorges)
Il sito appare sotto il nome di Castrum de Adalueiso, poi di Adalosio nel XIII secolo, ed ancora di Adaluys o Addaluys, Adaluy in provenzale.
Il paese appartiene al casato di Daluis della famiglia di Castellane-Villeneuve, e sarà in seguito una dipendenza dei Templari e, dopo la loro condanna, agli Ordine di San Giovanni di Gerusalemme o Ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme, ed il villaggio apparterrà poi alla nobile famiglia dei Villeneuve-Beauregard.
Nel 1348, il 18 febbraio, firma dell'atto d'abitazione di Daluis segnato con il signore di Barrême.
Odiernamente, essendo l'abitato piuttosto esiguo e poco abitato, e trattandosi di un piccolo villaggio, a non molta distanza da Guillaumes, Daluis deve la sua fama essenzialmente al particolare ambiente circostante, essendo inserito nelle omonime imponenti Gole di Daluis (Gorges de Daluis), di roccia rossa, scavate dal fiume Varo.
Essendo fallite le prime schermaglie, i soldati tedeschi riprendono le attività belliche l'indomani attraverso le creste montuose o dorsali dei monti. I partigiani in rotta abbandonano le loro posizioni presso Daluis, per risalire verso Guillaumes e poi verso Entraunes.
Simboli
«Stemma di rosso, al castello munito di tre torri, d'oro.»