Il 29 gennaio 2004, poco prima delle 9:00, un attentatore suicida palestinese si fece esplodere nel retro di un autobus Egged all'angolo tra le strade di Gaza e Arlozorov a Gerusalemme, vicino alla residenza ufficiale del Primo Ministro di Israele.[1] L'esplosione fece a pezzi l'autobus, facendo saltare in aria il tetto e rompendo tutti i finestrini. L'esplosione uccise 11 persone e ne ferì più di 50, di cui 13 gravemente.
Vittime
Le seguenti persone sono state uccise nell'attacco all'autobus 19:[2]
Avraham (Albert) Balhasan, 28 anni, di Gerusalemme;
Rose Boneh, 39 anni, di Gerusalemme;
Hava Hannah (Anya) Bonder, 38 anni, di Gerusalemme;
Sia le Brigate dei Martiri di al-Aqsa che Hamas rivendicarono l'attacco, avvenuto meno di 24 ore dopo che otto palestinesi erano stati uccisi in un raid dell'esercito israeliano alla periferia di Gaza,[1] nominando l'attentatore come Ali Yusuf Jaara, un 24enne poliziotto palestinese di Betlemme.[2]