Prima stagione di Serie B dopo gli anni della Serie C e della IVª serie. La Reggiana di Luigi Del Grosso e del triunvirato alla presidenza, è costretta a privarsi di Aldo Catalani che viene ceduto al Simmenthal Monza, ma dal Vittorio Veneto arriva il forte e veloce centravanti Dimitri Pinti, che con Mario Pistacchi costituirà un ottimo tandem di attacco (definito dai tifosi reggiani la P2) che frutterà 25 reti in stagione.
Arriva dal mercato estivo l'esperto portiere Nello Orlandi dalla Lazio, mentre dal Fanfulla di Lodi giunge il terzino Mauro Gatti che giocherà in seguito nell'Inter e nel Napoli, poi arriva a Reggio lo scarsocrinuto mediano Mario Boccalatte dalla Biellese e la giovane ala destra Mario Tribuzio prelevato dalla Jesina.
Dopo le prime prove non esaltanti della nuova mezzala Natale Casisa arrivato dalla Reggina, viene ingaggiato dalla Salernitana la mezzala Mario Deotto. La Reggiana, dopo un inizio incerto, lotta nei quartieri alti e il Mirabello (ampliato in tubolari con la costruzione del nuovo settore dei distinti e della gradinata sud) è strapieno nei derby con il Parma ed il Modena entrambi vinti per (1-0). Al Tardini il 19 marzo del 1959 la Reggiana vince (2-1) contro i ducali grazie alle reti di Dimitri Pinti e Virginio Costa e sogna la Serie A. Alla fine però i granata si devono accontentare del quarto posto, in Serie A salgono in due: l'Atalanta ed il Palermo.[1]
Ezio Fanticini e Andrea Ligabue, La storia della Reggiana, Reggio Emilia, Il Resto del Carlino, edizione Reggio, 1993, pp. 49-50.
Carlo Fontanelli e Alfredo Ferraraccio, 1919-2003 - La favola granata - La storia dell'A.C. Reggiana, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l. - stampa: Tipografia Palagini, San Miniato (PI), pp. 148-150.
Mauro Del Bue, Una storia Reggiana, le partite, i personaggi, le vicende negli anni del triunvirato, 1945-1969 (2º volume), Montecchio Emilia (RE), Aliberti Editore, 2006, pp. 209-226.