Situata nella parte sud-occidentale del vulcano Etna, dista 36 km da Catania[9], e 200 km da Palermo.[10]
Il 16 dicembre del 2019 con un decreto firmato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, viene riconosciuto ad Adrano, per l'importanza storica, artistica, civica o demografica, il titolo di città.
Geografia fisica
Il Territorio
Adrano è fisicamente situata nella parte nord-occidentale del territorio della città metropolitana di Catania, ovvero nell'area etnea, al confine con il libero consorzio comunale di Enna. Adrano si trova sul versante sud occidentale dell'Etna, a 560 metri sul livello del mare.
Situata nella parte sudoccidentale dell'Etna, in una zona di bassa montagna che affianca la Piana di Catania a est e il fiume Simeto a ovest, dal punto di vista morfologico il suo territorio risulta essere in prevalenza collinare e pianeggiante, e solo in minima parte montano nella sua parte più interna[14]; la sua altitudine media è di 560 ms.l.m.[15], che varia da una quota minima di 150 ms.l.m. nella sua parte occidentale, a una quota massima di 3 300 ms.l.m., nella parte orientale.[14]
Clima
Adrano gode di un clima mediterraneo, ma condizionato dall'altitudine e dalla lontananza dal mare, con inverni freschi e umidi ed estati abbastanza calde e soleggiate.[16]
Adrano è un nome di origine sicana secondo Giovanni Alessio che si collegherebbe nel tema al latino āter e all'umbro ādro ‘nero’.[18][19]. La forma Adernò risente dell'accentazione greca e deriverebbe da Àdranon, Άδρανον.
Gli abitanti sono detti adraniti[7], mentre invece quando il comune era denominato Adernò, i medesimi abitanti erano detti adernesi o adornesi[7]; nel gergo dialettale non è infrequente l'uso dell'espressione ddurnìsi o ddornesi (adornesi) per riferirsi agli abitanti di Adrano.[8]
Le radici di Adrano affondano nel Neolitico, anche se le maggiori testimonianze si possono associare ai cosiddetti Siculi che provenienti dalla costa jonica verso il X secolo a.C. s'insediarono nel territorio etneo e fondarono la città rimasta anonima, nella contrada del Mendolito, di questa città ormai sepolta sopravvive oggi nel territorio di Adrano la cinta muraria, le porte e le tracce di abitazioni, una necropoli dalle caratteristiche sepolture a cupoletta (forse d'ispirazione micenea) e numerose iscrizioni sicule.
Resti di insediamenti siculi fioriti tra il X e il V secolo a.C. sono presenti a ovest del paese e presso il fiume Simeto, nell'antica Mendolito, città di fondazione sicula oggi in parte sepolta.
Nel 400 a.C. fu fondata, secondo la tradizione, da Dionigi il Vecchio di Siracusa la città greca di Adranon (in greco antico: Ἀδρανόν?, Adranón)[20] presso il tempio dedicato a Adranos, dio siculo della guerra[21] per accrescere il controllo siracusano nella zona. Adranon, infatti, rappresentava un importante punto strategico, poiché garantiva il controllo della valle del Simeto e della città di Centuripe che si ergeva su un'altura presso la sponda opposta del Simeto. Nel 344 a.C., Timoleonte di Corinto dirigendosi verso Siracusa, nei pressi di Adranon sbaragliò le truppe di Iceta, tiranno di Leontinoi. Timoleonte vincitore, secondo la leggenda, fu accolto con clamore dalla città di Adranon, di cui divenne signore.
A sud di via Catania è stata localizzata la polis greca fondata da Dionigi il Vecchio nel 400 a.C. Imponenti sono i resti del muro di cinta, della cittadella, che parte da via Catania, contrada Buglio e arriva all'enorme baratro, chiamato Rocca dagli abitanti di Adrano. Lo scavo della sovrintendenza ha riportato alla luce un'abitazione con un pregevole pavimento che è stata restaurata e accorpata al museo archeologico; a fini turistici è stata riordinata la zona di contrada Buglio, nei pressi delle mura, che dovrebbe costituire l'accesso all'area archeologica. Il resto dell'area è tuttavia utilizzato per attività agricole intensive ed è minacciato dall'espansione edilizia e dall'opera dei tombaroli.
Romani
Roma conquistò Adrano nel 263 a.C. per opera del console Valerio che entrò in città con ottomila fanti e seicento cavalieri espugnandola. La città assunse il nome latinizzato Hadrānum (o Adrānum).[7][22]
Medioevo
Vandali e Ostrogoti
Con la conquista barbarica la città segui le fasi di sviluppi dell’isola.
Bizantini
Con i Bizantini continuò la fase di sviluppo incrementata dal ripopolamento di queste aree. La conquista islamica di Centuripe e di altre terre circostanti, verso il 950, da parte dell'emiroarabo Mūsā portò Adrano - che subì pesanti saccheggi - a far parte del neo-costituito Emirato di Sicilia, mettendo così fine al dominio bizantino.
I Normanni
Ugo di Jersey guidò i cavalieri normanni nell’assedio dei territori sottomessi dai musulmani. I cristiani bizantini, che rappresentavano la maggior parte della popolazione, li accolsero come liberatori. Durante il dominio normanno, Adrano fu rifondata sulla città greco-romana. I Normanni costruirono il possente dongione a protezione della città che comprendeva abitanti di origine principalmente bizantina e normanna; erano soprattutto agricoltori e artigiani. Adrano fu inserita nella diocesi di Catania, retta dal vescovo Ansgerio.
Gli Svevi
Il dominio svevo portò a lotte di potere e intolleranze tra cui la persecuzione dei Saraceni, che furono costretti a fortificarsi sotto la guida di Mirabetto (Benaveth - Ibn ῾Abbād) e poi deportati a Lucera. Durante il dominio svevo, la città e il suo castello divennero il covo dei conti de Luci, che depredarono con violenza i beni della chiesa, finché nel 1209 non furono sconfitti e banditi da Federico II. L'imperatore, nel 1233 diede in "retturia" il casale a capitani di Messina, che divennero la classe dominante in città.
Gli Angioini
Durante le lotte tra Angioini e Svevi Adrano in un primo momento fu sotto il governo di Carlo I d'Angiò poi di Corradino di Svevia fino al 1268 quando fu decapitato a Napoli. Da allora Adrano passò alla famiglia Maletta. Il numero degli abitanti scese da mille a circa trecento.
Dal 1412 al 1515, sotto i viceré di Sicilia, dominarono Adrano i Moncada con il titolo di "conti di Adernò". Giovan Tommaso Moncada restaurò il Castello di Adrano facendolo circondare da un bastione, costruì la chiesa di S. Sebastiano. I Ventimiglia costruirono palazzi nel centro di Adrano, uno dei quali diverrà nel XVI secolo sede del Devoto Monte di Pietà e nel XIX sede del Municipio. In questo periodo si costituì il nucleo amministrativo di Adernò, composto da funzionari di ceto nobile (il capitano di giustizia, i quattro giurati, il tesoriere, il giudice civile, il giudice criminale, l'archivista, il mastro notaro, il castellano e il governatore del conte). Adrano contava allora seimila abitanti.
I viceré degli Asburgo
Dal 1516 al 1713 entrambe le corone d'Aragona e di Castiglia furono ereditate prima dall'imperatore Carlo V d'Asburgo e poi dai discendenti di suo fratello, che portavano il titolo di re di Spagna. Il Regno di Sicilia continuò a essere retto da Viceré con sede a Palermo, anche se fino alla rivolta filo-francese del 1674 Messina venne considerata co-capitale e sede della corte per sei mesi l'anno.
Dal Regno di Sicilia al Regno d'Italia
Dopo il breve regno della dinastia dei Savoia sulla Sicilia (1713-1720) e il successivo avvento degli Asburgo d'Austria che piegarono la popolazione a causa dell'eccessiva tassazione, verso la seconda metà del Settecento, con l'avvento della nuova dinastia dei Borboni, la situazione economica migliorò, la popolazione cominciò a crescere: nel 1874 Adrano contava 6 623 abitanti. Nel 1820 a seguito della rivolta di Palermo, si succedettero tumulti ad Adrano, Biancavilla e Bronte, furono costituiti comitati per sostenere il colonnello Pietro Bazan, ma il comitato di Adrano fu scovato così la città fu mira dell'esercito punitivo dei Borboni.
Il movimento antiborbonico fu in un primo momento sedato, ma riprese durante la cosiddetta Primavera dei popoli nel 1848, quando venne ricostituito il Regno di Sicilia. Rivoluzionari adraniti guidati da Pietro Cottone accorsero in sostegno alla città di Catania che si piegava ai cannoni dell'esercito borbonico, che infine occupò Catania, Biancavilla, Paternò e Adrano. La Spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi, infiammò nuovamente speranze di libertà tra i patrioti, mentre per le classi meno abbienti poco cambiò, infatti, i moti contadini che chiedevano la spartizione delle terre, furono sedati dai garibaldini prima e dall'esercito di Vittorio Emanuele dopo.
Dal 1862 al 1867, una serie di lavori per il miglioramento della città: il primo impianto di illuminazione pubblica, quotazione delle terre comunali, inaugurazione del primo liceo, lavori per il lastricamento della via Garibaldi, inaugurazione dell'ospedale, la creazione di una centrale telegrafica ed elettrica. Adrano era tra i più ricchi centri commerciali della provincia, ma le condizioni dei ceti poveri non erano migliorate e questi furono colpiti dal vaiolo nero e dal colera, che furono la causa di tumulti e ribellioni che sfociarono nel brigantaggio.
XX secolo
Durante i primi anni del Novecento si diffuse un indirizzo riformista nel mondo cattolico e socialista. Negli anni venti il sacerdote don Vincenzo Bascetta e il professor Carmelo Salanitro (antifascista morto nel 1945 nel Campo di concentramento di Mauthausen-Gusen), si batterono per favorire piccoli contadini e manovali nell'acquisto dei feudi, molto dei quali abbandonati dai ricchi proprietari terrieri.
Simboli
Nello stemma di Adrano è generalmente raffigurata un'aquila, presente nell'attuale disegno, insieme a uno scudo ovale tripartito, sostenuto da due cornucopie, nel quale vengono raffigurati l'Etna innevato e in eruzione, un rapace e un granchio. Dal 28 gennaio 2020 il comune è stato insignito del titolo di città, il quale prevederà un ridisegno al fine di inserire la corona muraria dorata, tipico di questo riconoscimento[23].
Adrano è il sesto dei 58 comuni della città metropolitana di Catania per numero di abitanti.[25] La sua popolazione - che nel 1921 raggiunse il suo massimo storico con circa 40 000 unità - risulta essersi stabilizzata intorno alle 36 000 unità nei primi decenni del XXI secolo.[26]
Al 31 dicembre 2017, ad Adrano il numero dei nati risultava essere di 338 unità (9,5‰), quello dei decessi di 323 unità (9‰), da cui si ottiene un saldo naturale positivo di 15 unità (+ 0,5‰).[26] Negativi invece risultano i valori del saldo migratorio che si registrano annualmente dal 2011, e più accentuati negli anni successivi (- 276 unità nel 2017).[26]
In una città metropolitana come quella catanese, storicamente poco interessata dal fenomeno dell'emigrazione rispetto ad altre province siciliane, Adrano è il comune con la più alta percentuale di emigrati, superiore anche a tutta la Sicilia orientale[27]: statistiche del 2012 riferiscono di 7 986 adraniti iscritti all'AIRE, con un'incidenza del 21,7%, e la cittadina etnea è il ventiduesimo tra i comuni italiani con più iscritti.[28] Particolarmente numerosa è la comunità di emigrati adraniti residente a Namur, in Belgio, stimata a oltre 2 000 unità.[27]
Etnie e minoranze straniere
La popolazione con cittadinanza straniera ad Adrano, al 1º gennaio 2018 risulta essere di 463 unità, pari all'1,3% della popolazione.[29] Il 51,8% degli stranieri regolarmente residenti nel comune proviene dalla Romania, e a seguire altre comunità consistenti sono quelle di Marocco, Tunisia, Repubblica Popolare Cinese e Polonia.[29]
Lingue e dialetti
Il subdialetto adranita (durnisi in siciliano standard, dornesi a livello locale) è generalmente ascritto al gruppo dei dialetti catanesi privi di metafonesi, ma il glottologo Giacomo De Gregorio nel suo Saggio di fonetica siciliana (1890), lo indicò come appartenente al gruppo dei dialetti della Sicilia centrale che il medesimo classificò come "caltanissettese", in cui vi rientravano le parlate delle province di Enna e di Caltanissetta.[30] Si potrebbe presumere che l'adranita sia un dialetto di transizione, in maniera non dissimile ai contigui brontese e maniacese, e al più remoto caltagironese.
La parlata di Adrano costituisce una varietà per il suo vocalismo: se la pronuncia della a è pressoché identica a quelle delle altre parlate siciliane, la pronuncia della è e della ò, sono invece brevi e diventano íę e úŏ[31]; le altre due vocali ì e ù, diventano è e ò.[32] Nel caso dei fenomeni di iato, le e e le i diventano rispettivamente ji e je, con una palatalizzazione più forte nelle prime.[33]
Religione
L'origine del nome di Adrano in riferimento a un'antica divinità sicula, suggerisce le sue origini chiaramente pagane, ma dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente e la successiva dominazione bizantina della Sicilia, cominciò a diffondersi il cristianesimo, che ebbe maggior impulso in epoca normanna.
La religione più diffusa tra la sua popolazione è il cattolicesimo: la cittadina etnea, che fa parte dell'arcidiocesi di Catania ed è sede del XIV vicariato[34], ha come patroni i santi cattolici Vincenzo di Saragozza e Nicolò Politi. Il primo culto fu introdotto in epoca aragonese, il secondo, eremita adornese del XII secolo, fu introdotto verso la fine del XVII secolo, ed è patrono anche di Alcara Li Fusi, nel Messinese.[35]
Tradizioni e folclore
Le manifestazioni popolari più importanti che si svolgono ad Adrano hanno tutte carattere religioso. La più importante di esse è la festa del patrono San Nicolò Politi, che si svolge annualmente il 2-3-4 agosto.[35] Il terzo giorno di festeggiamenti si svolge la cosiddetta Volata dell'Angelo: quasi al termine della processione del simulacro del Santo, intorno alle ore 21, un fanciullo vestito da Angelo è posto sulla statua all’altezza di dodici metri, sorretto tramite una corda legata da un lato al Palazzo Bianchi e dall’altro alla Chiesa Madre. Dopo aver recitato un'ode sacra, l fanciullo lancia un mazzo di fiori verso il fercolo e risale in alto.[36]
Non è invece prevista la processione in onore del compatrono San Vincenzo martire, a cui è riservato solo un rito religioso il 22 gennaio di ogni anno.[35]
Molto sentite dalla comunità adranita sono le celebrazioni della Settimana Santa che si svolgono annualmente: esse hanno inizio con la Domenica delle Palme e la rappresentazione della Via Crucis[37]; la processione del Cristo alla Colonna il Giovedì santo, in cui il secentesco simulacro ligneo viene portato con passi lenti - tre avanti e uno indietro - a spalla dai cittadini, e compie la visita ai Sepolcri fino a notte fonda;[38] la giornata successiva, per il Venerdì santo, si svolge al mattino la processione della Madonna Addolorata, e la sera il trasporto della Bara col Cristo Morto, detto U Lizzanti, al cui passaggio la folla in strada intona un antico canto funebre[37][39]; nella giornata di domenica si concludono i festeggiamenti con la Diavolata, sacra rappresentazione settecentesca dell'eterna lotta fra il bene e il male, che si svolge in piazza Umberto: il dramma si compone di cinque scene, nell'ultima delle quali l'Arcangelo Michele sconfigge definitivamente Lucifero. Segue l'Angelicata, che vede due angeli offrire doni al Cristo Risorto e alla Madonna.[37][40]
Altre importanti manifestazioni che si svolgono ogni anno ad Adrano, e vedono una larga partecipazione da parte della popolazione, sono le processioni religiose in onore di San Giuseppe il 19 marzo, della Madonna della Catena il 5 agosto, in concomitanza con le festività patronali di San Nicolò Politi, e quella in onore dei santi Alfio, Filadelfo e Cirino l'ultima domenica di maggio.[41]
Tra gli eventi più rilevanti che si svolgono annualmente ad Adrano si segnala il carnevale, le cui prime edizioni risalgono agli anni sessanta del XX secolo.[42] Nelle edizioni del 2002 e del 2003 è stato gemellato con il Carnevale di Rio de Janeiro.[43]
Istituzioni, enti e associazioni
Ad Adrano sorgeva un presidio ospedaliero, l'Ospedale Civile di Adrano, fondato nel 1568 dalla locale nobile Compagnia dei Bianchi, passato di proprietà del Comune dopo il 1919.[44] Era ubicato all'interno dell'ex Monastero di Sant'Agostino, confiscato all'ordine monastico agostiniano dalle autorità statali con R.D. 18 gennaio 1866, n. 2787[44][45]; il nosocomio fu dismesso nel 1998 con il trasferimento del pronto soccorso e dei suoi reparti (medicina, chirurgia, pediatria e ostetricia) all'Ospedale Maria Santissima Addolorata di Biancavilla[46]
Qualità della vita
La qualità della vita ad Adrano è caratterizzata in linea generale da livelli precari e come una delle peggiori nel contesto dell'ex provincia di Catania. Preoccupante è la diffusione nella popolazione di fenomeni quali il disagio socioeconomico, il disagio minorile, l'elevato tasso di criminalità - sia organizzata sia individuale - e dello spaccio e consumo di stupefacenti.[47]
Molto preoccupanti sono anche i livelli di disoccupazione, che al 2011 presentavano un tasso generale del 25,4%, e quella giovanile ancora più elevata con il 49,3%.[48] Elevato il suo indice di vulnerabilità sociale e materiale (104,5 nel 2011), tra i più alti a livello nazionale (46º posto tra tutti i comuni italiani nel 2011).[49]
Il Congresso nazionale di pediatria tenutosi nel 1998, denunciò la diffusione ad Adrano del fenomeno dei "genitori-bambini" (anche di più figli[50]), per il quale il comune siciliano deteneva il primato a livello nazionale.[51]
Cultura
Istruzione
Archivi e biblioteche
L'Archivio Storico Comunale di Adrano ha sede nel palazzo comunale di via Spampinato. In esso sono conservati tutti i documenti relativi all'attività dell'amministrazione locale a partire dal XVI secolo, e comprende: gli atti della Curia Giuratoria (1566-1812), del Proconservatore, della Curia Capitaniale (1630-1833), della Curia Civile (1524-1790), del periodo borbonico (1812-1860), e carte di natura amministrativa del Comune in epoca postunitaria, come deliberazioni e atti dello stato civile.[44]
Ad Adrano è presente una biblioteca comunale (Biblioteca Comunale "Comm. Rosario Russo"), fondata nel 1926. Ospitata all'interno dei locali dell'ex monastero di Santa Lucia fino al 1972, e successivamente a Palazzo Bianchi fino al 1999, è attualmente ubicata in locali posti all'interno di un edificio adiacente alla Chiesa di Santa Maria del Rosario.[44][52] Consta di un patrimonio librario di 25 000 volumi.[44] La fondazione di una prima biblioteca nel comune etneo risale però al 1870[53]; una biblioteca popolare fu fondata nel 1909 da un comitato di cittadini alla cui presidenza onoraria vi era Giuseppe Lombardo Radice.[44]
Scuole
Nel territorio di Adrano sono presenti cinque scuole dell'infanzia, nove scuole di istruzione di primaria, quattro scuole di istruzione secondaria di primo grado, e tre scuole di istruzione secondaria di secondo grado (liceo, istituto tecnico, istituto professionale).[54]
Musei
Adrano è sede di un museo. Fondato nel 1902 come museo archeologico per volontà del reverendo Salvatore Petronio Russo - appassionato cultore della storia e dell'archeologia del paese - il Museo Regionale "Saro Franco" (così intitolato dal 2014[55]), ospitato al Castello Normanno dal 1958, conserva molti oggetti provenienti dagli scavi effettuati nei dintorni della cittadina etnea, in particolare nel sito di Mendolito, nel periodo a cavallo tra il XIX e il XX secolo.[56] Nei decenni successivi, il museo venne ampliato con la creazione di un archivio storico, di una pinacoteca e di una sezione dedicata all'artigianato locale.[56]
Principali mass media adraniti sono l'emittente televisiva generalista TVA Tele Video Adrano - già Telenormanna - attiva dal 1994, e le due emittenti radiofoniche cittadine: Radio Flash, attiva dal 1978, il cui segnale è ricevibile in tutta la Sicilia, in alcune zone del Sud Italia (province di Salerno e Potenza) nonché a Malta e Gozo[57]; RSI Radio Studio Italia - legata a TVA - nata sul finire degli anni novanta, affiliata al circuito InBlu, il cui segnale copre le province di Catania e di Enna.[58] Nel 2014 veniva inaugurata l'emittente monotematica musicale Flash TV[59], legata a Radio Flash ma le cui trasmissioni sono terminate nel 2018.
La cucina tipica adranita non si discosta molto da quella siciliana, e catanese in particolare, ma si distingue per il notevole impiego dell'arancia rossa e del pistacchio nelle ricette.[60]
Geografia antropica
Urbanistica
L'abitato di Adrano ha origini molto antiche e il suo sviluppo ebbe inizio nel III secolo[61], per poi proseguire nei secoli successivi. Il suo centro storico, il cui impianto risale al XII secolo, con caratteristiche medievali e occupa una superficie di 33 ha, che corrisponde al 13% della superficie totale del centro abitato.[62] Fino all'ultimo decennio del XIX secolo, il centro storico rappresentava la quasi totalità del centro abitato, con una densità abitativa di oltre 550 abitanti per ettaro, e nei primi decenni del XX secolo furono avviate le prime espansioni urbane con la nascita di nuovi quartieri, come Stazione, Monterosso, Patellaro, la Lisia, Cappellone, San Marco, Cappuccini e Giobbe.[62]
A partire dal dopoguerra il tessuto urbano del comune etneo subì ulteriori variazioni, con la costruzione di due arterie di circonvallazione (via Catania e via della Regione), per liberare le vie del centro storico dall'intasamento dovuto all'aumento del trasporto su gomma.[63] Proseguì l'espansione dell'abitato con lo sviluppo disordinato di nuove aree residenziali, e dunque attraverso il fenomeno dell'abusivismo edilizio, che proseguì anche nel corso degli anni ottanta-novanta, nonostante l'adozione di un primo piano regolatore generale nel 1962.[63]
Suddivisioni storiche
Il territorio comunale di Adrano non prevede una suddivisione in quartieri di tipo amministrativo e ufficiale, ma di natura storica. Molti dei nomi dei quartieri del centro storico traggono la loro origine dalla presenza di un edificio religioso.
I principali quartieri del centro storico adranita, formatisi dopo la ricostruzione avvenuta dopo il sisma del 1693, sono Borgo, Catena, Gurgo, Ignonilli, Piazza, San Leo, San Pietro, Sant'Agata, Sant'Agostino, Santissimo Salvatore, Spirito Santo, mentre i quartieri a ridosso del centro storico e formatisi dopo la fine del XIX secolo sono Cappellone, Cappuccini, Giobbe, Lisia, Monterosso, Patellaro, San Marco e Stazione.
Contrade
Nel territorio di Adrano non sono presenti frazioni, ma sono presenti numerose contrade situate fuori dal centro abitato, ed esse sono: Buglio, Cannatella, Capici, Contrasto, Cugno, Dagala, Difesa Luna, D'Urso, Erbe Bianche, Figurella, Fogliuta, Forte, Franza, Fumata, Giordano, Luna, Mandropero, Margi, Mendolito, Minà, Naviccia, Parricchia, Passo Zingaro, Pecoraro, Pecorelle, Pernicotto, Poggio Chiuse, Pulica, Roccazzello, Ruvolita, San Giuseppe, Santuzza, Sciarotta, Scolaro Cisterna, Scolaro Pollicino, Solicchiata, Timpone, Ventitumoli, Vituro, Zizulli.
Altre attività sviluppate sono il commercio, l'artigianato (in particolare lavorazione legno e metalli) e l'edilizia. In crescita il turismo, favorito dalla cospicua presenza di beni monumentali, e dalle politiche comunali con l'apertura nel 2016 di un ufficio del turismo, peraltro dotato di un pullman per escursioni e visite guidate nella zona.[67] Discreta è la presenza di attività del settore alberghiero e ristoratore.
Molto importante è il settore della produzione di energia elettrica, poiché sede di alcuni impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Nel 1981 in contrada Contrasto fu inaugurata e messa in esercizio la Centrale Solare Eurelios, il primo impianto solare a concentrazione a torre al mondo[68][69] con una superficie di 7 800 metri quadrati a specchi e capace di erogare 1 megawatt di potenza, finanziata dall'Unione europea nell'ambito di un progetto di ricerca comunitario e realizzata dall'Enel.[69] La sua produzione fu immessa nella rete elettrica nazionale: centinaia di specchi riflettevano la radiazione solare su uno scambiatore in cui fluiva acqua che veniva riscaldata fino a divenire vapore ad alta pressione e temperatura.[69] Il vapore azionava una turbina solidale a un generatore elettrico, similmente al funzionamento di una centrale convenzionale.[69] Enel terminò la sperimentazione nel 1985 e pubblicò i risultati nel 1991.[69] Fu scelto il territorio adranita perché, da una ricerca europea, risultò il più assolato d'Europa.[69] La centrale fu chiusa nel 1987, la torre fu smantellata negli anni successivi.[69]
Nel 2011, nello stesso sito in cui sorgeva la centrale Eurelios, è sorta una centrale fotovoltaica Enel, costituita da 10 000 pannelli che generano corrente continua catturata dal sole per una potenza di 9 megawatt.[70]
Altro impianto presente nel territorio adranita è la centrale idroelettrica, situata anch'essa in contrada Contrasto, sotto il ponte Barca, entrata in servizio nel 1966.[71] Si tratta di un impianto idroelettrico a serbatoio (lago artificiale), gestito dalla Acoset S.p.A., che utilizza le acque provenienti dal fiume Simeto.[72] L'impianto, costruito in caverna, ha una potenza efficiente pari a 35 megawatt.[73] La centrale di Contrasto è in grado di fornire l'energia necessaria al consumo domestico di circa 27 000 famiglie, evitando emissioni di CO2 da produzione termoelettrica per 32 000 tonnellate all'anno.[71]
Le prime due sono interrate, mentre le altre due sono situate in superficie.
La stazione di Adrano Centro è stata costruita in corrispondenza della storica stazione di Adrano, mentre la stazione di Adrano Nord è ubicata alla periferia nord, in località Naviccia. In tale stazione è presente anche l'autorimessa da cui partono i collegamenti pubblici su strada, per le varie direzioni delle autolinee della FCE.
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Nella cittadina etnea per molti anni fu attiva la società di calcio Adrano Calcio, la cui origine risale al 1922. Rifondata più volte nel corso della sua storia, raggiunse il culmine con il campionato di Serie D disputato per otto stagioni consecutive raggiungendo per due volte la finale per l'accesso in Lega Pro, nel 1932 vinse la storica Coppa Arpinati[78]. Altre squadre calcistiche locali furono l'Adernò e l'Adranitana, che hanno militato nei campionati dilettantistici regionali.
Maggiore impianto sportivo di Adrano è lo stadio comunale "Dell'Etna", situato in contrada Difesa Luna.[79] Inaugurato nel 2007[80], è dotato di due tribune con una capienza complessiva di 5 000 spettatori.[81] Il terreno di gioco è in erba sintetica[82], ed è circondato da una pista di atletica.
In precedenza, le formazioni di calcio adranite disputavano le proprie partite interne al campo sportivo "Duca di Misterbianco", costruito negli anni quaranta, sito nell'omonima via del centro storico di Adrano nei pressi del giardino pubblico.
Altre strutture sportive pubbliche sono le due tensostrutture, l'una denominata "Madre Teresa di Calcutta", che sorge in via Spampinato, inaugurata nel 2014, destinata allo svolgimento delle attività di pallacanestro, pallavolo, pattinaggio artistico, calcio a 5 e sport liberi[83]; l'altra, la "Don Pino Puglisi" inaugurata nel 2015, sorge in via San Leo, che comprende due campetti da tennis.[84]
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S. Spoto, Il grande libro dei misteri della Sicilia risolti e irrisolti. L'enigma dei Palici e di un misterioso idoletto, Roma, Newton Compton, 2006, pp. 70-74, ISBN88-541-2715-9.
F. Branchina, Adrano, dimora di dei, nella storia del Mediterraneo greco, Macerata, Simple, 2009, ISBN978-88-6259-173-7.
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Artikel ini sebatang kara, artinya tidak ada artikel lain yang memiliki pranala balik ke halaman ini.Bantulah menambah pranala ke artikel ini dari artikel yang berhubungan atau coba peralatan pencari pranala.Tag ini diberikan pada Januari 2023. SMK Negeri 1 Sintuk Toboh GadangInformasiDidirikan2007JenisNegeriAkreditasi Akomodasi Perhotelan (A) Tata Boga (A) Rekayasa Perangkat Lunak (A) Teknik Kumputer dan Jaringan (A) Teknik Sepeda Motor (B)baru didirakan sedang proses akredetasi Nomor Pokok ...
يفتقر محتوى هذه المقالة إلى الاستشهاد بمصادر. فضلاً، ساهم في تطوير هذه المقالة من خلال إضافة مصادر موثوق بها. أي معلومات غير موثقة يمكن التشكيك بها وإزالتها. (يونيو 2020) نهائي كأس أفريقيا للأندية البطلة 1967نهائي دوري أبطال أفريقيا 1967الحدثكأس أفريقيا للأندية البطلة أشانتي كو�...
New Star CineplexJenisBioskopNegara IndonesiaKetersediaanNasionalTanggal peluncuran24 Juni 2013Kantor pusatJawa TimurPemilikPT. Karya Media Jaya BersamaSitus web www.nsc8.com PT Karya Media Jaya Bersama beroperasi sebagai New Star Cineplex adalah sebuah jaringan bioskop independen di Indonesia.[1] Jaringan bioskop ini berpusat di Jawa Timur,[2] dan telah membuka cabangnya di 28 lokasi di wilayah Pulau Jawa, Madura[3], Kalimantan[4] dan Kepulauan Bangka Belitung...
العلاقات البحرينية الفرنسية البحرين فرنسا البحرين فرنسا تعديل مصدري - تعديل العلاقات البحرينية الفرنسية هي العلاقات الثنائية التي تجمع بين البحرين وفرنسا.[1][2][3][4][5] مقارنة بين البلدين هذه مقارنة عامة ومرجعية للدولتين: وجه المقارنة ا�...
Questa voce sull'argomento calciatori jugoslavi è solo un abbozzo. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. Vlada Stošić Nazionalità Jugoslavia Jugoslavia (dal 1992) Calcio Ruolo Centrocampista Termine carriera 1999 Carriera Squadre di club1 1984-1987 Stella Rossa4 (0)1987→ Rad Belgrado5 (0)1988→ Radnički Niš16 (6)1988-1992 Stella Rossa101 (16)1992-1994 Maiorca95 (27)...
2011 studio album by Ed Sheeran +Studio album by Ed SheeranReleased9 September 2011 (2011-09-09)RecordedJanuary–March 2011GenreFolk-pop[1]Length49:53 (standard)65:35 (deluxe)Label Asylum Atlantic Producer Jake Gosling Charlie Hugall No I.D. Ed Sheeran Ed Sheeran studio album chronology +(2011) x(2014) Singles from + The A TeamReleased: 10 June 2011 You Need Me, I Don't Need YouReleased: 26 August 2011 Lego HouseReleased: 13 November 2011 DrunkReleased: 19 February...
Società Ginnastica Andrea DoriaColori sociali Bianco, blu Dati societariCittàGenova Paese Italia Fondazione1895 PresidenteDott. Angiolo Veroli Discipline Ginnastica Nuoto Pallanuoto Arti marziali Bocce Savate Tennis Calcio (fino al 1946) Sito web ufficiale Modifica dati su Wikidata · Manuale Soci dell'Andrea Doria caduti nelle guerre[1] Grande Guerra Tomaso Barbieri Guido Bolognini Giuseppe Bongiovanni Giovanni Celesia Cesare De Marchi Mario Antonio Erba Armando Fava Enri...
Public university in Richmond, Kentucky, U.S. Eastern Kentucky UniversityLatin: Universitas Orientalis KentuckiensisFormer namesCentral University (1874–1901)Eastern Kentucky State Normal School No. 1 (1906–1922)Eastern Kentucky State Normal School and Teachers College (1922–1930)Eastern Kentucky State Teachers College (1930–1948)Eastern Kentucky State College (1948–1966)MottoWhere Students and Learning Come FirstTypePublic universityEstablished1874; 150 years ago ...
Railway station in New Zealand Beach railway station was also known as Petone Junction and Petone Beach. It should not be confused with this station. PetoneMetlink suburban railPlatform one and Ticket Office/Waiting RoomGeneral informationLocationHutt Road, Petone, Lower Hutt, New ZealandCoordinates41°13′19.91″S 174°52′9.89″E / 41.2221972°S 174.8694139°E / -41.2221972; 174.8694139Owned byGreater Wellington Regional CouncilLine(s)Wairarapa LineMelling Branch...
Millwork wall covering Wainscot redirects here. For other uses, see Wainscot (disambiguation). 39 in (990 mm) wainscoting using 3 in (76 mm) tongue and groove pine boards Panelling (or paneling in the United States) is a millwork wall covering constructed from rigid or semi-rigid components.[1] These are traditionally interlocking wood, but could be plastic or other materials. Panelling was developed in antiquity to make rooms in stone buildings more comfortable bo...
Paris Agreements redirects here. For the climate change agreement, see Paris Agreement. For other topics, see List of conferences in London and Paris meetings, agreements and declarations (disambiguation). This article is about the 1954 Paris Agreements on the status of West Germany. For parallel conferences for peace in Korea and Indochina, see Berlin Conference (1954) and 1954 Geneva Conference. Part of a series on the History of theEuropean Union Timeline Pre-1948 ideas 1948–1957 1958–...
1794 naval battle of the French Revolutionary Wars For the play by Richard Brinsley Sheridan, see The Glorious First of June (play). Fourth Battle of Ushant redirects here. For other engagements named for Ushant, see Battle of Ushant (disambiguation). Glorious First of JunePart of the naval operations during the War of the First CoalitionLord Howe's action, or the Glorious First of June, Philip James de LoutherbourgDate1 June 1794Location400 nautical miles (740 km) west of Ushant, Atlant...
Austrian racing driver (born 1959) Gerhard BergerBerger at the 1991 United States Grand PrixBorn (1959-08-27) 27 August 1959 (age 64)Wörgl, AustriaFormula One World Championship careerNationality AustrianActive years1984–1997TeamsATS, Arrows, Benetton, Ferrari, McLarenEnginesBMW, Ferrari, Honda, RenaultEntries210Championships0Wins10Podiums48Career points385Pole positions12Fastest laps21First entry1984 Austrian Grand PrixFirst win1986 Mexican Grand PrixLast win1997 German Grand Pr...
1848 novel by Anne Brontë For other uses, see The Tenant of Wildfell Hall (disambiguation). The Tenant of Wildfell Hall Title page of the first edition, 1848AuthorAnne Brontë (as Acton Bell)LanguageEnglishGenreEpistolary novel, social criticismPublisherThomas Cautley NewbyPublication date24 June 1848[1]Publication placeUnited KingdomMedia typePrint (Hardcover)Pages3 vols: 358, 366, 342OCLC162118830Dewey Decimal823.8LC ClassPR4162 .T4Preceded byAgnes Grey TextThe ...
Chen Guofu陳果夫Foto Chen Guofu seperti yang ada dalam Biografi terbaru tokoh-tokoh penting Tiongkok Gubernur JiangsuMasa jabatanOktober 1933 – November 1937PendahuluGu ZhutongPenggantiGu Zhutong Informasi pribadiLahir5 Oktober 1892Wuxing, Zhejiang, Dinasti Qing (sekarang Huzhou)Meninggal25 Agustus 1951(1951-08-25) (umur 58)Taipei, TaiwanKebangsaanRepublik TiongkokPartai politikKuomintangKerabatChen Lifu (adik)Sunting kotak info • L • B Chen Guofu Chen Guofu a...
Field of research and study Gender and development is an interdisciplinary field of research and applied study that implements a feminist approach to understanding and addressing the disparate impact that economic development and globalization have on people based upon their location, gender, class background, and other socio-political identities. A strictly economic approach to development views a country's development in quantitative terms such as job creation, inflation control, and high e...
レスター伯(第7期)レスター伯クック家の紋章創設時期1837年8月12日創設回数7創設者ヴィクトリア女王貴族連合王国貴族初代トマス・クック現所有者8代伯トマス・クック(英語版)推定相続人クック子爵エドワード・クック相続資格初代伯爵の嫡出男系子孫付随称号クック子爵現況存続邸宅ホウカム・ホールモットーPRUDENS QUI PATIENS (忍耐強き者は思慮深し) レスター伯�...
Activist project A major contributor to this article appears to have a close connection with its subject. It may require cleanup to comply with Wikipedia's content policies, particularly neutral point of view. Please discuss further on the talk page. (October 2018) (Learn how and when to remove this message) Ctrl.Alt.Shift'The Gender & Power Issue'EditorChantelle FiddyCategoriesActivismFrequencyQuarterlyCountryUnited KingdomLanguageEnglishWebsitehttp://www.ctrlaltshift.co.ukCtrl.Alt.Shift...