Ragalna (Rahànna in siciliano[3]) è un comune italiano di 4 135 abitanti della città metropolitana di Catania in Sicilia.
L'etimologia del toponimo è incerta. Nel 1136 è documentato come Rechalena: forse composto dall'arabo règ (deserto di pietre) ed aléna (alito di vento) col poetico significato di località petrosa dove soffia un vento leggero[4]. Secondo altri, come un gran numero di toponimi siciliani che hanno un prefisso identico (Racalmuto, Regalbuto, etc.), deriverebbe più probabilmente dalla composizione delle due parole rahal parola araba del significato di casale, luogo o borgata e Anna: significherebbe quindi «Borgata» o «Casale di Anna»[5].
Le prime testimonianze sull'origine di Ragalna risalgono all'epoca normanna. In un documento del 1136 si rileva un'antica denominazione del paese, Rachalena, riferita alla donazione fatta dal genero del conte Ruggero I al monastero di San Nicola in Pannacchio per aver sposata la figlia Flandrina. Nel 1400 Ragalna diventò proprietà della famiglia Moncada di Paternò. Nel 1780 la borgata di Ragalna — ricca di fondi di proprietari terrieri paternesi — sarebbe stata minacciata da una colata lavica che, dopo una processione delle reliquie di santa Barbara, portate dalla chiesa di Paternò, si sarebbe arrestata nei pressi della contrada Eredità.[senza fonte] Durante la seconda guerra mondiale fu ricovero per tante famiglie paternesi che sfuggirono ai bombardamenti delle truppe alleate su Paternò.
Già frazione di Paternò, ottenne l'autonomia il 17 maggio 1985, con Legge regionale n. 20 del 29 aprile.
Lo stemma del Comune e il gonfalone sono stati concessi con D.P.R. n. 1140 del 9 febbraio 1990.[6]
«Inquartato: nel primo, di azzurro, alla lettera maiuscola R, d'oro; nel secondo, di rosso, alla stella di otto raggi, d'oro; nel terzo, di rosso, all'olivo di verde, fruttato di nero, fustato e sradicato al naturale; nel quarto, di azzurro, al monte Etna di verde, con la sommità innevata d'argento, cimato dal pennacchio di fumo, dello stesso, e fondato sulla pianura d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
La lettera R è l'iniziale del paese, la stella è posta in onore della Madonna del Carmelo patrona del paese, l'olivo è un riferimento al principale prodotto della zona, mentre il vulcano rappresenta l'Etna, presso il quale si trova il comune.
Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di verde.
Abitanti censiti[7]
L'attività economica principale è quella agricola grazie alla fertilità del suolo ragalnese ma attualmente il turismo sta vivendo un momento florido grazie alla posizione geografica ideale, immersa nel Parco dell'Etna con i suoi sentieri naturalistici e paesaggi incantevoli sul vulcano più alto d'Europa. In estate il paese arriva a contare 20.000 abitanti. Alle pendici dell'Etna trova la sua più grande ispirazione naturalistica-ambientale con i numerosi frutteti, oliveti e vigneti insediati su un terreno lavico e quindi fortemente fertile. Particolarmente conosciuta ed apprezzata la tradizionale festa patronale di fine settembre in onore della Madonna del Carmelo, la sagra della salsiccia e "caliceddi", la sagra dell'olio ecc.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Lo stadio comunale "Totuccio Carone" ospita dal 03/08/2022 al 13/08/2022 il ritiro pre campionato del Catania SSD e successivamente sarà anche sede degli allenamenti per la squadra rossoazzurra.
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