Cresciuto nel Modena con cui ha realizzato 265 presenze in undici anni (dal 1940 al 1951), è poi passato all'Inter, dove ha collezionato 108 presenze e vinto 2 scudetti, nel campionato 1952-1953 e nel campionato 1953-1954. Ha poi disputato tre campionati di Serie B col Brescia con 80 presenze.
Neri disputa 8 gare con la maglia della Nazionale italiana, però senza mai andare in rete.
Allenatore
Gli inizi: giovanili dell'Inter e poi il Modena
Appese le scarpe al chiodo ha intrapreso la carriera di allenatore, all'inizio come allenatore dei ragazzi dell'Inter, poi per quattro anni come secondo di Helenio Herrera. Nell'estate del 1964 viene chiamato sulla panchina del Modena. ma non riesce a riportare i canarini in Serie A; l'anno successivo è ancora a Modena, ma viene sostituito dopo poche giornate da Leandro Remondini.
Lazio
Nella stagione 1966-1967 è stato chiamato sulla panchina della Lazio[1] per tentare di raggiungere la salvezza. È subentrato, all'ottava giornata, a Umberto Mannocci che nei primi sette turni di campionato aveva ottenuto solo 4 punti (una vittoria, due pareggi e quattro sconfitte). Resta alla guida dei biancocelesti, per 32 incontri (27 in campionato, 4 in Coppa Mitropa e uno in Coppa Italia), sino al termine della stagione.
In Coppa Italia la sua squadra è estromessa dal Lecco dopo una sconfitta subita in casa, al secondo turno, per 2-0. In Coppa Mitropa la Lazio elimina agli ottavi la Stella Rossa, mentre ai quarti viene estromessa dallo Spartak Trnava, squadra poi vincitrice del torneo. Il campionato, invece, termina con una retrocessione all'ultima giornata, complici della sconfitta subita a Torino contro la Juventus in lotta per lo scudetto, sono il pareggio del L.R. Vicenza con il Bologna (terzo in classifica) e la vittoria della SPAL sul già retrocesso Venezia.
^ David Messina, Heriberto applaudito, in Corriere dello Sport, 25 giugno 1969, p. 8. URL consultato il 18 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2014).