Nativo del quartiere genovese di Staglieno, crebbe calcisticamente nelle giovanili del Genova 1893 (che ritornerà a chiamarsi "Genoa" al termine della seconda guerra mondiale) guidate da Luigi Burlando[2]; ricopriva il ruolo di ala sinistra, ove sfruttava la sua grande velocità.[3]
Guido Ara lo inserì, non ancora diciassettenne, nella rosa della prima squadra rossoblù che partecipò alla Coppa Città di Genova che nei primi mesi del 1945 sostituì il normale campionato a causa degli eventi bellici che sconvolgevano l'Europa in quel periodo.[4] La competizione fu vinta dai rossoblù che sorpassarono all'ultima giornata i rivali del Liguria; a Caprile e a ciascun vincitore della competizione furono date in premio 20.000 lire dal futuro presidente rossoblu Antonio Lorenzo.[2]
Esordì in Serie A a 17 anni con il Genoa nella sconfitta esterna per 9-1 contro l'Inter del 23 dicembre 1945.[4] Nella sua militanza genoana giocò cinque incontri, senza reti, nella Divisione Nazionale 1945-1946 e tre nella Coppa Alta Italia, in cui segnò le sue uniche due reti in rossoblu, nel 5-1 del 30 giugno 1946 contro la Sampierdarenese e la rete dell'1-1 contro il Novara del 14 luglio seguente.[4]
La stagione seguente fu ceduto alla Sestrese, iscritta alla Serie B 1946-1947, ove nonostante le sue 19 reti, retrocesse in Serie C.[4] La stagione seguente rimane in cadetteria con la maglia del Legnano, ove grazie alle sue 13 reti in 34 partite ottiene il quarto posto finale e si fa notare dalla Juventus, che lo ingaggia.[4]
Nella Serie A 1948-1949 con i bianconeri ottiene il quarto posto finale giocando 32 partite e segnando 9 reti.[4]
Chiuso dall'ingaggio del danese Karl Aage Præst si trasferisce in prestito biennale all'Atalanta ove gioca due stagioni su buoni livelli, guadagnandosi la convocazione ai Mondiali 1950 e il ritorno alla Juventus.[4]
Con i bianconeri vince il campionato 1951-1952, pur avendo giocato solo 5 partite, segnando 2 gol, poiché riserva del danese Præst.[4]
È morto nella città natia il 5 marzo 2020, al momento della sua scomparsa, era l'ultimo fra i giocatori della nazionale italiana che hanno preso parte al Mondiale del 1950.[3]
Nazionale
Convocato quattro volte nella Nazionale maggiore, esordì segnando a Brentford nel torneo olimpico 1948, il 2 agosto 1948 nella vittoria per 9-0 contro gli Stati Uniti, quindi disputò la sua ultima partita in Nazionale il 5 agosto dello stesso anno nella sconfitta per 5-3 contro la Danimarca. Fu quindi convocato senza giocare nelle partite del 25 giugno 1950 contro la Svezia (sconfitta per 3-2) e del 2 luglio 1950 contro il Paraguay (vittoria per 2-0)[5], valevoli per i mondiali del 1950. Tra tutti i giocatori della Nazionale è tra i più giovani esordienti[6], avendo esordito a poco più di 19 anni.
Statistiche
Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia