Ala o centravanti,[1] si distingueva per il bagaglio tecnico – mettendo tra l'altro in mostra buone capacità di dribbling –[6][7] e l'abilità nell'esecuzione di calci piazzati.[8][9]
Un infortunio di gioco subìto nel settembre 1991 (all'età di 27 anni) e consistito nella rottura di tibia e perone, ne compromise le qualità tecniche.[6][7][10]
Carriera
Club
Avviò la propria carriera nel Guarani,[1] debuttandovi in prima squadra a 19 anni. Nell'estate 1989 fu acquistato dal Bari,[11][12] esordendo in Serie A il 27 agosto nel pareggio casalingo con la Fiorentina.[1] Talvolta impiegato da trequartista[13] con Maiellaro prima e Răducioiu poi ad affiancarlo,[14] disputò 65 gare in massima serie:[1] il bottino realizzativo fu quantificabile in 18 reti,[15][16] tra cui una doppietta siglata al Milan il 19 maggio 1991, che consegnò la salvezza ai pugliesi.[17]
Nelle prime battute del campionato 1991-92 riportò la frattura a tibia e perone dopo uno scontro di gioco col sampdorianoMarco Lanna:[18] l'infortunio, che in un primo momento parve addirittura metterne a repentaglio la permanenza in squadra,[19] lo costrinse a concludere in anticipo la stagione[1][18] e gli compromise il resto della carriera.[6][7][10] Con i biancorossi frattanto retrocessi in Serie B,[20] tornò in campo totalizzando 6 gol in 41 apparizioni nella cadetteria,[21] patendo nella stagione 1992-1993 un altro infortunio, procurato in allenamento.[10] Il lustro con i Galletti lo annoverò tra i beniamini della tifoseria,[14] per cui è rimasto celebre anche nei decenni successivi.[22][23][24][25][26][27][28]
Dopo il rientro in patria e una fugace esperienza nipponica, terminò la carriera – ormai quarantenne –[10][29] sempre in Brasile.