Márcio Santos
Márcio Roberto dos Santos, noto semplicemente come Márcio Santos (San Paolo, 15 settembre 1969), è un ex calciatore brasiliano, di ruolo difensore, campione del mondo con la nazionale brasiliana nel 1994. Durante la sua carriera ha giocato in numerosi club brasiliani e europei come Botafogo, San Paolo, Bordeaux, Fiorentina e Ajax. Ha militato a lungo nella nazionale, con la quale ha partecipato da titolare al vittorioso campionato del mondo 1994. BiografiaIl 19 aprile 2008 è stato colpito da un ictus e ricoverato in ospedale; dopo cinque giorni è stato dimesso.[1] Vive a Balneário Camboriú, nello Stato di Santa Catarina.[1] Caratteristiche tecnicheForte fisicamente e abile nel gioco aereo, era un difensore centrale avvezzo a trovare la via del gol.[2] CarrieraClubIniziò la sua carriera nel Novorizontino, con cui debuttò nel 1987; disputò quattro edizioni del Campionato Paulista (1987-1990) e partecipò alla seconda serie nazionale nel 1989 (gruppo J).[3] Nel 1990 venne acquistato dall'Internacional, giungendo in Série A; esordì giocando 5 incontri nella stagione 1990. Nel torneo successivo fu titolare del club di Porto Alegre, venendo impiegato in 18 partite; segnò anche le prime due reti della sua carriera in Série A, e al termine del campionato gli fu consegnata la Bola de Prata quale miglior difensore centrale del torneo, a fianco di Ricardo Rocha. Nel 1992 passò al Botafogo, disputando l'intera stagione da titolare (22 presenze); le sue prestazioni in patria gli valsero il trasferimento in Europa, al Bordeaux. In Francia rimase per due campionati, entrambi in Division 1; ebbe l'occasione, nella stagione 1993-1994, di scendere in campo anche in Coppa UEFA. Dopo il Mondiale 1994 venne acquistato dalla Fiorentina per 5,5 miliardi di lire;[4] inoltre, il presidente Vittorio Cecchi Gori gli promise una cena con Sharon Stone (di cui il brasiliano è un grande fan) se fosse arrivato a quota 9 reti[4] (7 secondo lo stesso giocatore[5]). Márcio Santos giocò la Serie A 1994-1995, venendo impiegato da titolare, per un totale di 32 presenze e 2 gol (al Napoli e al Torino), oltre a 2 autogol contro il Bari e il Torino. A fine stagione la Fiorentina arriva al decimo posto; non avendo rispettato appieno le aspettative,[6] venne ceduto all'Ajax, club dei Paesi Bassi. Giunto ad Amsterdam, faticò a trovare spazio, anche per contrasti con l'allenatore Louis van Gaal, che intendeva impiegarlo come laterale destro invece che nel suo abituale ruolo di centrale difensivo.[5] Tuttavia, Márcio Santos riuscì a giocare 4 incontri nella UEFA Champions League 1996-1997, e 21 in Eredivisie. Nel 1996 subì un'operazione alla caviglia;[7] tornò poi all'Atlético Mineiro, con la cui maglia non giocò in Série A; passato al San Paolo, ancora alle prese con i problemi derivati dall'infortunio alla caviglia e in disaccordo con l'allenatore Paulo César Carpegiani,[1][5] non riuscì a ritrovare il rendimento degli anni passati.[7] Vinse comunque il campionato statale e il campionato nazionale nel 1998. Dopo un'esperienza al Santos e un breve passaggio al Gama di Brasilia decise di lasciare il Brasile, dapprima per la Cina e poi per la Bolivia; tuttavia, non esordì mai con la maglia del Bolívar di La Paz, e dovette far ritorno in patria, dove si ritirò qualche anno dopo. NazionaleEsordì in nazionale maggiore il 12 settembre 1990 nell'amichevole Brasile-Spagna (3-0).[8] Venne convocato per la Coppa América 1991, e giocò da titolare tutta la fase finale della competizione, segnando anche un gol contro l'Ecuador (15 luglio).[9] Nel 1992 fu selezionato per prendere parte al Torneo Pre-Olimpico CONMEBOL 1992, durante il quale giocò 3 gare.[10] Nel 1993 giocò alcune amichevoli, segnando contro Inghilterra (13 giugno) e Messico (8 agosto).[8] Benché non fosse stato inizialmente incluso nella lista dei convocati, una serie di infortuni occorsi ad altri giocatori fece sì che venisse selezionato per il campionato del mondo 1994.[5] Durante il Mondiale giocò al fianco di Aldair, compagno che conosceva poco e con cui non aveva disputato molte gare.[7] Márcio Santos fu titolare per tutta la competizione, in cui segnò un gol, al 65' di Brasile-Camerun (3-0), e fallì il proprio tentativo dal dischetto durante i tiri di rigore della finale che vide il Brasile sconfiggere l'Italia.[1] Al termine della competizione fu inserito nella squadra ideale del torneo.[11] La sua ultima partita in nazionale risale al 30 maggio 1997, Brasile-Norvegia (2-4). StatisticheCronologia presenze e reti in nazionalePalmarèsClubCompetizioni statali
Competizioni nazionali
NazionaleIndividuale
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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