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L'autostrada A36 (detta autostrada Pedemontana Lombarda) è un'opera viabilistica autostradale italiana che ha l'obiettivo di velocizzare gli spostamenti nell'area nord di Milano, realizzando una via esterna alla città metropolitana di Milano per collegare le province di Varese, Bergamo e l'area a nord di Milano, oltre che l'aeroporto di Milano-Malpensa con l'aeroporto di Bergamo-Orio al Serio.
Il progetto, approvato dal CIPE, prevede una spesa totale di 4.115.000.000 di euro (il contributo statale ammonta a 1,2 miliardi di euro)[7] per un totale di 87 km di autostrada e 70 km di nuova viabilità provinciale e comunale, comprendente anche le nuove tangenziali di Como e Varese.
Con un esborso stimato in 57,8 milioni di euro al chilometro per 5 miliardi complessivi di spesa, è stata valutata come l'autostrada più costosa della storia italiana[8].
Le società coinvolte
La società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A. (68% Milano Serravalle - Milano Tangenziali S.p.A., 20% Equiter S.p.A., 6% Banca Infrastrutture Innovazione Sviluppo S.p.A., 5% UBI Banca S.p.A., 1% Par. Cop. Soc. Cons. Ar. L.) ha per oggetto la promozione, lo studio, la progettazione, la costruzione e l'esercizio dell'autostrada[9] mentre la società Concessioni Autostradali Lombarde S.p.A. (50% ANAS, 50% Infrastrutture Lombarde al 100% della Regione Lombardia) ha per oggetto il monitoraggio dell'iter approvativo della Convenzione Unica di Concessione, coordinamento e supporto alla società Pedemontana per la redazione degli atti di gara per l'individuazione del Contraente Generale (lotti CO1 e VA1) e per l'affidamento della progettazione definitiva (lotti A, B1, B2, C, D, CO2, VA2), attività tecniche connesse all'accordo di Programma promosso da Regione Lombardia, rilascio/diniego attestazioni di compatibilità tecnica di interventi urbanistici in fascia di salvaguardia.[10]
Il primo lotto dei lavori è stato aggiudicato al raggruppamento di imprese formato da Impregilo (mandataria), Astaldi, Aci Scpa-Consorzio Stabile e Pizzarotti.[11]
Il secondo lotto dei lavori è stato aggiudicato all'ATI guidata dall'austriaca Strabag con le italiane Maltauro, Fincosit e Adanti.[12]
Il consorzio Pedelombarda Nuova SCpa, composta da Webuild (70%) e Pizzarotti (30%) si è aggiudicato i lavori delle tratte B2 e C a settembre 2021[13].
Pedaggio
L'A36 è soggetta a pedaggio esclusivamente con sistema elettronico free-flow[14][15] a partire dal 1º novembre 2015[16]; prima di quella data, il pedaggio non veniva riscosso[17].
Storia
Alla fine degli anni cinquanta nasce l'idea della pedemontana come infrastruttura necessaria per lo sviluppo delle zone nord-occidentali lombarde. Questa pedemontana avrebbe collegato Bergamo a Biella (in base ai primi progetti degli anni successivi). Il progetto negli anni settanta viene fermato per il blocco della costruzione di nuove autostrade. Nel 1983 la Regione Lombardia chiede di derogare alla legge e successivamente l'autostrada pedemontana rientra nel programma triennale ANAS. Il 14 novembre 1986 nasce la società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A. costituita dalla Società Autostrade e dalla Società Serravalle - Milano - Ponte Chiasso.
Il 31 agosto 1990 con decreto interministeriale viene autorizzata la concessione per la realizzazione dell'infrastruttura.
Nel periodo dei primi anni 2000 il tracciato della pedemontana assume la fisionomia di quello in costruzione. Nel marzo del 2003 l'autostrada viene inserita nella legge obiettivo. Il progetto preliminare e la valutazione di impatto ambientale vengono pubblicati nel febbraio del 2004; il 29 marzo 2006 il CIPE approva il progetto preliminare.
Il 1º agosto 2007 la società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A. e la concedente Cal S.p.A. firmano la convenzione che autorizza la concessione per la realizzazione dell'autostrada.[18]
Nel corso del 2008, durante l'elaborazione del progetto definitivo, sono stati sviluppati approfondimenti di molte parti del tracciato finalizzate, da un lato, al rispetto delle prescrizioni dettate dal CIPE con l'approvazione del progetto preliminare e, dall'altro, a migliorare e ottimizzare le soluzioni progettuali, d'intesa con gli Enti locali territorialmente interessati.
Il progetto definitivo è stato pubblicato il 21 aprile 2009 e reso consultabile sul sito ufficiale[19]: rispetto al preliminare, sono state accolte 384 prescrizioni del CIPE e introdotte ulteriori 22 varianti, approvate all'unanimità in seguito all'intensa attività sviluppata dai tavoli territoriali ed ambientali.
Il 29 maggio 2009 si è tenuta la Conferenza dei Servizi in Regione Lombardia, nel rispetto dei tempi programmati.
Il CIPE ha approvato il progetto definitivo e il piano finanziario il 6 novembre 2009.
I lavori del lotto 1, che comprende la tratta A e i primi lotti delle tangenziali di Como e di Varese, sono iniziati il 6 febbraio 2010[20][21].
Nel dicembre del 2013 si sono conclusi i lavori stradali della tratta A: l'apertura al traffico è avvenuta, per il primo lotto della tangenziale di Varese (autostrada A60) il 24 gennaio 2015, per la tratta A8 - A9 dell'A36 due giorni più tardi.[22][23].
I lavori della tratta B1 sono stati avviati nel dicembre del 2013 e sono terminati nel 2015; l'apertura al traffico della tratta B1 (A9-Lentate sul Seveso) è avvenuta il 5 novembre 2015[1].
A settembre 2021, è stato aggiudicato l'appalto per i lavori della tratta B2 e della tratta C al consorzio guidato da Webuild. A novembre 2022, è stato firmato il contratto da 1,26 miliardi di euro con lo stesso consorzio[24]. L'inizio dei lavori è fissato per il futuro.
I restanti lavori del lotto 2 (tratta D) non sono ancora stati avviati.
Il tracciato
Aperta su 22 dei 96 km previsti il percorso si sviluppa con doppia carreggiata a due corsie per senso di marcia, partendo dall'interconnessione con la A8 presso Cassano Magnago fino a Lentate sul Seveso, dove si interconnette senza soluzione di continuità con la Superstrada Milano - Meda (SP-exSS 35), lungo il tracciato si trovano gli svincoli di Solbiate Olona, Mozzate, Cislago, l'interconnessione con la A9 Milano - Como e lo svincolo di Bregnano-Lazzate. Nei pressi dello svincolo di Mozzate è prevista la realizzazione dell'area di servizio polifunzionale.
Tratte in progetto/costruzione:
Tratta B2: lunga 9,3 km, riqualificazione in sovrapposizione alla Superstrada Milano-Meda a due corsie fino a Meda e a tre corsie per senso di marcia più emergenza sino a Cesano Maderno;
Tratta C: lunga 16,6 km, da Cesano Maderno alla A51 (Tangenziale Est di Milano) presso Vimercate (a tre corsie per senso di marcia);
Il tracciato di Pedemontana Lombarda si inserisce in un territorio a rilevante sensibilità, in quanto caratterizzato da elevate densità abitative ed insediative e dalla presenza di significativi vincoli ambientali e valori paesaggistici.
Gli studi sviluppati nella fase di progettazione preliminare hanno orientato la concessionaria verso l'adozione di soluzioni che garantiscano una mitigazione strutturale degli impatti ambientali nei luoghi di massima criticità tramite la realizzazione di gallerie naturali e artificiali e adeguate misure di tutela e di inserimento ambientale e paesaggistico. Le situazioni di maggior criticità si hanno nella tratta da Lentate sul Seveso a Usmate Velate.
Circa la metà dell'intero percorso dell'autostrada è previsto in galleria naturale o artificiale, mentre un altro terzo è previsto in trincea, che è la conformazione che meglio consente di coniugare la minimizzazione dell'impatto ambientale con la sicurezza della circolazione.
Tabella percorso
In verde è evidenziato il tratto in attuale esercizio.
^Free-flow (flusso libero) significa che non vi sono caselli di pedaggio presidiati o semiautomatici (Viacard o simili) ma si paga unicamente tramite Telepass,
app oppure sistema Conto Targa ricaricabile. Chi non ha utilizzato questi sistemi deve regolarizzare (la targa è rilevata lungo l'intero tratto) pagando tramite portale o Punto blu o call center.
^Il Nuovo Sistema Free Flow, su pedemontana.com. URL consultato il 10 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2015).