La Stelvio, intitolata all'omonimo passo alpino[3], è il primo crossover SUV offerto dalla casa di Arese[4] dopo che in passato fu presentato, senza mai entrare in produzione di serie, il SUV Kamal, concept car realizzato nel 2003 in un solo esemplare. La Stelvio è stata presentata al salone dell'automobile di Los Angeles il 16 novembre 2016.
Telaio, meccanica e sospensioni
La Stelvio nasce sulla piattaforma Giorgio, già utilizzata dalla Giulia, ma lievemente modificata e rialzata di 22 cm rispetto alla berlina, a causa di un incremento della corsa delle sospensioni e della gommatura maggiorata; con la Giulia condivide anche i motori e gran parte della meccanica, tra cui l'albero di trasmissione in fibra di carbonio[5]. Inoltre, rispetto alla Giulia, ha carreggiate incrementate, rispettivamente, di 2,9 cm al retrotreno e 5,4 cm all'avantreno oltre che un bagagliaio portato a una volumetria di 525 litri.
Le sospensioni adottano uno schema chiamato AlfaLink, che è composto all'avantreno da uno schema a doppio quadrilatero con asse di sterzo semi-virtuale, mentre al retrotreno è presente uno schema multilink composto da quattro bracci e mezzo; questo schema sospensivo fa sì che gli pneumatici aderiscano, in condizioni di velocità elevate, perpendicolarmente al piano dell'asfalto, incrementando in questo modo l'aderenza in curva e riducendo il sottosterzo[6].
Trasmissione e motori
È disponibile sia in versione a trazione posteriore che a trazione integrale con sistema Q4 (dotato di un sistema torque vectoring) che ripartisce la coppia, in condizioni normali, al 100% sull'asse posteriore e solo in caso di perdita d'aderenza rinvia il 50% della potenza all'avantreno.
A richiesta[7], è disponibile il differenziale posteriore autobloccante meccanico che consente di trasferire maggior coppia alla ruota con più aderenza in modo da ottimizzare la trazione in qualsiasi condizione di guida.
Le motorizzazioni della vettura, simili a quelle della Giulia, sono il 2.0 GME, un propulsore benzinaturbo a quattro cilindri in linea da 2.0 litri che eroga 200 o 280 CV, e un quattro cilindri in linea 2.2 litri turbo DieselMultijet II da 160, 190 o 210 CV (fino al giugno 2018 invece questi propulsori avevano 150, 180 e 210 CV ed erano omologati Euro 6B) dotati di un nuovo sistema di iniezione a 2.000 bar chiamato Injection Rate Shaping (IRS)[8]. È offerta anche una versione ad alte prestazioni denominata Quadrifoglio, che è alimentata dal V6 2,9 biturbo Alfa Romeo: un motore 6 cilindri disposti a V da 510 CV, lo stesso della Giulia Quadrifoglio, che ha origine nel V8 Ferrari della California T[9]. Nella serie speciale Alfa Romeo Racing, presentata al Salone di Ginevra del 2019, questo motore raggiunge i 520 CV per via della presenza di un impianto di scarico Akrapovic. Tutti i motori della gamma dal mese di giugno 2018 sono omologati Euro 6D-Temp.
Il 19 novembre 2019 viene presentato il Model Year 2020. Sebbene l'aspetto esteriore sia rimasto sostanzialmente invariato, ci sono state modifiche alle finiture interne e ai materiali migliorandone la qualità, nonché nella parte tecnologica, con un nuovo volante multifunzione, un nuovo tunnel centrale, nuovo display touch sulla plancia da 8,8 pollici dotato di un nuovo sistema di infotainment (che offre hotspot WiFi, aggiornamenti software over the air e funzione di chiamata di emergenza in caso di incidente), sistemi di assistenza alla guida ADAS di livello 2 e l'introduzione di nuovi allestimenti.[11]
Restyling 2022
Dopo alcuni avvistamenti su strada di muletti a marzo[12] e aprile[13], a fine ottobre 2022 viene sottoposta a un leggero restyling di metà carriera, insieme con la Giulia.
La principale novità sono gli inediti fari full LED Matrix che, costituiti da tre elementi semicircolari dotati di luci diurne nella forma richiamano quelli della Tonale e si inspirano nel design alla Alfa 159. Le luci posteriori, anch'esse ora completamente a LED, sono brunite e incorniciate con un vetro fumé. All'interno esordisce un nuovo cruscotto dotato di quadro strumenti digitale costituito da un display da 12,3 pollici a cannocchiale che può essere configurato con tre diversi layout, ripreso dalla Tonale. Sempre da quest'ultima poi, vengono condivisi gli aggiornamenti over-the-air del sistema software di bordo della vettura e lo storico digitale delle manutenzioni con tecnologia NFT. Al lancio le uniche versioni disponibili sono un benzina turbo da due litri a quattro cilindri con trazione integrale e 280 CV e un turbodiesel da due litri a quattro cilindri con trazione integrale da 210 CV.[14]
Presentata nel 2018 al Salone di Ginevra e realizzata in una serie limitata di 108 esemplari (quanti gli anni della casa milanese al momento della messa in produzione), la Stelvio Quadrifoglio NRing Edition monta il motore della versione Quadrifoglio, e si contraddistingue per una livrea "Grigio Circuito" più varie parti della carrozzeria in fibra di carbonio. Il nome deriva dal Nürburgring Nordschleife, tracciato dove la Quadrifoglio ha stabilito il record sul giro di 7:51 per la sua categoria.[15]
Quadrifoglio Alfa Romeo Racing Edition
Al Salone di Ginevra 2019 è stata presentata l'edizione limitata in soli 15 esemplari e realizzata su base Quadrifoglio chiamata Alfa Romeo Racing Edition, per celebrare e omaggiare la storia nelle corse dell'Alfa Romeo e la partnership con Sauber in Formula 1. Questa edizione speciale, sviluppata dagli ingegneri dell'Alfa e da quelli della Sauber Engineering, ha una verniciatura e livrea esterna esclusiva bianco-rossa, richiamando quella della monoposto di Formula 1Alfa Romeo C38.
Grazie ad alcune componenti della carrozzeria e parte degli interni in realizzate in fibra di carbonio, al sistema di scarico in titanio realizzato dalla Akrapovič e ad altre modifiche di assetto, è stato ridotto di circa 28 kg il peso della vettura rispetto alla versione standard di Quadrifoglio. Il motore grazie a degli aggiornamenti a livello di elettronica e gestione motore e con il nuovo scarico, eroga 520 CV.[16]
Versione per le forze dell'ordine
L'Alfa Romeo Stelvio è stata utilizzata estensivamente in Spagna: la Guardia Civil, dal 2018, ne ha acquistate in grandi numeri per compiti di polizia stradale[17] nella versione 2,2 litri turbodiesel da 190 CV con trazione integrale Q4.