La carrozzeria, tutta in fibra di carbonio, con scenografiche portiere ad apertura verticale su uno snodo brevettato, è caratterizzata da un design capace di vincere ben 10 premi sullo stile e sul design, tra cui il Compasso d'oro 2004 con la seguente motivazione: "raramente la complessa combinazione di volumi che costituisce il corpo di un'automobile è stata espressa con linee così nette, essenziali e armoniose: il risultato è una delle automobili più belle ed affascinanti che siano state mai realizzate".[4]
Il successo di questo prototipo fu talmente alto da spingere la dirigenza Alfa Romeo prima a trasferire lo stile del frontale sui modelli in produzione (156 e 147) e poi a cercare di portare la stessa Brera in produzione.
Nel 2005, tre anni dopo il salone di Ginevra, il concept venne "tradotto" in un modello di produzione e debutta la Brera di serie, commercializzata a partire da dicembre 2005. Giorgetto Giugiaro ha affermato: "Se una concept car in cui il designer ha molto creduto comincia a uscire... dalla catena di montaggio, replicata in migliaia di esemplari, la soddisfazione procura a lui e al team che lo ha assistito una sana punta di orgoglio".[5]
La vettura
La Brera di produzione, pur mantenendo l'impostazione generale nel design originale, sfrutta la piattaforma Premium Fiat-GM accorciato nel passo dell'Alfa 159 che utilizza un avantreno a quadrilateri alti deformabili e un retrotreno Multilink a 3 bracci in acciaio e portamozzo in alluminio con ammortizzatori idraulici telescopici e molle elicoidali.
La vettura, omologata come una classica 2+2 posti, debuttò con due motorizzazioni entrambe a benzina prodotte dalla Holden (gruppo GM) presso lo stabilimento australiano di Port Melbourne montate trasversalmente. Il primo è un 4 cilindri in linea da 2.198 cm³ derivato dal tipo Z22YH della famiglia GM Ecotec L850 ed L880, profondamente rivisto e personalizzato dai tecnici Alfa (ribattezzato tipo 939A5000) con l'aggiunta del sistema di iniezione diretta JTS (Jet Thrust Stoichiometric) e del variatore di fase per l'aspirazione e scarico Twin Phaser, capace di 185 CV e accoppiato a un cambio manuale a 6 rapporti o a uno robotizzato M32 MTA Selespeed, abbinato alla sola trazione anteriore; mentre il secondo è un 6 cilindri a V di 60º da 3.195 cm³ parte della famiglia motoristica GM HFV6 con 260 CV, anch'esso JTS, accoppiato a un cambio manuale a 6 rapporti o a uno sequenziale Aisin Q-Tronic abbinato alla trazione integrale Q4. Entrambi dispongono di basamento in lega d'alluminio, iniezione direttahigh precision e 4 valvole per cilindro.
Commercializzata a partire da dicembre 2005, a inizio 2006 venne adottato anche un motore a gasolio, il 5 cilindri in linea 2.4 JTDmEuro 4 con filtro attivo antiparticolato di serie e 200 Cv di potenza, potenziato a 210 Cv nel 2007[6], accoppiato in entrambi i casi allo stesso cambio manuale a 6 rapporti e alla trazione anteriore. A differenza delle versioni manuali il 2.4 JTDm abbinato al cambio automatico Q-Tronic non venne mai potenziato.
I freni sono a disco sulle quattro ruote con gli anteriori autoventilanti e, nel caso delle motorizzazioni 2.4 JTDm e 3.2 V6 JTS, anche i posteriori; mentre tutti gli esemplari sono dotati di pinze anteriori Brembo in alluminio a 4 pistoncini. La trazione può essere solo anteriore, con dispositivo Electronic Q2 di serie, che simulando elettronicamente un differenziale autobloccante riduce il sottosterzo, o integraleQ4 con differenziale Torsen C.
Tra gli allestimenti che la contraddistinguono vi sono airbag frontali, laterali e per le ginocchia del guidatore, climatizzatore manuale, autoradio con lettore CD, fendinebbia, tetto panoramico in vetro con tendina apribile elettrica, presente inizialmente nell'allestimento più accessoriato Sky Window, e il controllo elettronico della stabilità (Alfa Romeo VSC System) e della trazione, di serie per tutte le versioni.
Nel 2008 al Salone dell'auto di Ginevra venne presentato un leggero lifting che senza modificare la linea introdusse nuovi colori per interni e carrozzeria e inediti cerchi in lega da 18" e, a richiesta, da 19". Tra i motori il turbodiesel 2.4 JTDm abbinato al cambio manuale a 6 marce venne potenziato a 210 CV mentre la versione abbinata al cambio automaticoQ-Tronic continuerà ad avere solo 200 Cv. Nel 2008 venne prodotta anche una versione a trazione solo anteriore della Spider con motore 3.2 JTS V6 a benzina di origine General Motors che permise un alleggerimento di 65 Kg.[8]
Nel 2009 l'Alfa Romeo monta nuovi motori su tutta la sua gamma sia per garantire il rispetto delle future norme antinquinamento Euro 5 che per l'interruzione dell'accordo Fiat-GM. La prima novità è il nuovo propulsore 1750 TBi (Turbo Benzina iniezione-diretta), il primo interamente nuovo a essere montato sulla Brera; un 4 cilindri in linea da 1.742 cm³ dotato di doppio variatore di fase continuo, iniezione diretta e turbocompressore con 200 Cv di potenza e 320 N m di coppia disponibili già a 1400 giri/min che sostituì il 2.2 JTS migliorando le qualità dinamiche dell'auto nonostante la cubatura inferiore. Questo motore abbinato alla sola trazione anteriore e al cambio manuale rimase a listino fino a fine produzione insieme alla 3.2 V6 abbinata alla trazione integrale, mentre cessa dopo solo un anno la produzione della 3.2 V6 a trazione anteriore.[9]
Tra i diesel debuttò il nuovo 2.0 JTDm con 170 Cv, progettato per ottimizzare consumi e rispettare i parametri ambientali Euro 5, che affiancava il 2.4 JTDm posizionandosi alla base della gamma abbinandosi a cambio manuale e trazione anteriore.
La produzione termina insieme a quella della Spider il 15 ottobre 2010 ma la commercializzazione continuò anche per i rimanenti mesi del 2010 e parte del 2011, garantita da un consistente stock di vetture.
Versioni speciali
Brera S
Nella primavera del 2008 è stata annunciata una versione speciale della vettura, ovvero la Brera S limitata al mercato inglese.[10]
Questa versione è stata sviluppata in collaborazione con specialisti di ingegneria della Prodrive al fine di aumentare le prestazioni della vettura. L'elaborazione non comprende alcuna modifica estetica, prevalentemente si è agito sul peso per alleggerire la Brera di circa 100 kg. Importanti modifiche sono state apportate al telaio e al reparto sospensioni che in questo modello sono in alluminio con assetto ribassato di 10 mm dotate di molle Eibach, ammortizzatori Bilstein.
La Brera S è dotata di nuovi cerchi in lega leggera da 19 pollici molto simili a quelli della 8C Competizione. Oltre alle migliorie apportate sul peso e sulla dinamica di guida, aumentano anche sensibilmente le prestazioni per entrambe le versioni disponibili (una spinta dal 2.2 JTS da 185 cavalli e l'altra dal V6 3.2 da 260): 8,5 secondi per raggiungere i 100 km/h da fermo per la 2.2 e 6,8 secondi per lo 0–100 km/h per la 3.2 Q4 con velocità massima di 250 km/h. Questa versione è stata prodotta in tiratura limitata di 500 esemplari distribuiti nel Regno Unito dai concessionari Alfa Romeo.
Brera S 3.2 Compressore Autodelta UK
Basandosi sulla Brera S, il preparatore britannico Autodelta, in collaborazione con Alfa Romeo UK e Prodrive, ha realizzato nel 2007 la 3.2 Compressore. Rispetto al modello originale, la nuova versione presentava un peso inferiore di 100 kg, grazie all'eliminazione della trazione integrale, e il propulsore V6 potenziato a 345 CV, con 435 Nm di coppia, grazie all'implementazione di un nuovo kit di sovralimentazione. Inoltre erano stati rivisti l'assetto, l'aerodinamica ed erano state introdotte nuove sospensioni sportive, sviluppate dall'Autodelta e dalla Prodrive.[11]
Brera Ti
Al Salone dell'automobile di Parigi 2008 venne presentata la Brera Ti[12]; la storica sigla che significa Turismo internazionale qui rappresenta l'allestimento il più sportivo della gamma grazie a una taratura più rigida di molle e ammortizzatori e a pneumatici maggiorati. La commercializzazione iniziò nell'autunno 2008 prima con i motori a benzina e proseguì fino a fine carriera potendo abbinare questo allestimento a ogni motorizzazione disponibile a benzina e a gasolio.
L'esterno della Brera Ti è caratterizzato dal logo Ti disposto sui parafanghi anteriori, dai cerchi in lega bruniti da 19" ispirati a quelli della 8C Competizione e dalle pinze dei freni monoblocco ad attacco radiale Brembo verniciate di rosso. Gli interni invece sono caratterizzati da sedili anatomici rivestiti in pelle rifiniti con cuciture a contrasto e dotati di logo Ti stampato sulla targhetta metallica dei poggiatesta, volante e pomello del cambio in pelle traforata, consolle centrale e razze del volante in alluminio spazzolato scuro, strumentazione bianca e pedaliera in alluminio con trattamento antiscivolo. A richiesta le finiture in alluminio della plancia potevano essere sostituite da altre in fibra di carbonio e tutto il cruscotto poteva essere ricoperto di pelle.
Brera Italia Independent
Presentata nell'estate2009 la Brera Italia Independent[13] è una versione speciale prodotta in soli 900 esemplari grazie a una joint-venture effettuata dall'Alfa Romeo con la casa d'abbigliamento Italia Independent. Questa versione presenta numerosi inserti in carbonio all'interno e il logo Italia Independent applicato accanto ai poggiatesta interni, l'esterno viene distinto dalla verniciatura opaca di colore titanio e dai cerchi in lega nero opaco da 18". Ridisegnato il tappo del serbatoio ora in alluminio e le pinze dei freni sono verniciate in rosso. La dotazione può essere arricchita con la selleria Poltrona Frau di colore scuro con cuciture a contrasto rosse. La Brera Italia Independent è stata messa in vendita nel settembre 2009 sia con motorizzazioni 2.2 e 3.2 JTS a benzina e seguite poi dalle nuove 1750 TBi e 2.0 JTDm.
anteriori: a ruote indipendenti, schema a quadrilatero alto, molle elicoidali e ammortizzatori idraulici telescopici coassiali, barra antirollio / posteriori: a ruote indipendenti, schema Multilink, molle elicoidali e ammortizzatori idraulici telescopici coassiali, barra antirollio
^(EN) Luca Ciferri, The car that Alfa should have built, su autonews.com, 8 aprile 2011. URL consultato il 28 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2011).