La località è attestata per la prima volta nel 1177-1184 quale Spaurn in un documento dei conti di Appiano a favore della Collegiata agostiniana di San Michele all'Adige[7].
La strada principale che attraversa il paese, detta lo stradón nel dialetto locale, non era in origine quella attuale, che è stata costruita nel 1950 abbattendo una parte del bar Posta per peremttere il transito della strada statale 421 dei Laghi di Molveno e Tenno. I lavori iniziarono nel 1950 e terminarono nei primi anni '60.
Simboli
Stemma
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 12 febbraio 1930.[8]
«D'argento, al leone di rosso, tenente con le branche anteriori una coppa d'oro e sormontato da una stella, pure di rosso.[9]»
Gonfalone
Il gonfalone è stato adottato con D.G.P. del 30 marzo 1990, n. 3243.[10]
«Drappo rettangolare del rapporto di 5/9, inquartato di rosso e di bianco, pendente da un bilico mediante 4 merli guelfi, terminante al ventame in tre pendoni appuntiti di cui più lungo il centrale, caricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, accostato in capo e in punta dall'argentea dicitura Comune di Spormaggiore disposta su tre righe. Il drappo sarà frangiato e bordato d'argento. Il bilico sarà unito all'asta, ricoperta da una fodera dai colori argento e rosso disposti a spirale, mediante un cordone a nappe, d'argento.»
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
A Spormaggiore si trovano due chiese unite l'una all'altra.
Chiesa di San Vigilio, la più antica che contiene un dipinto dell'ultima cena e ai lati si trovano le statue dei santi Pietro e Paolo.
All'interno del territorio comunale di Spormaggiore si trovano le rovine del castel Belfort[11] (restaurato nel 2012), e nel centro storico si trova la Corte Franca, un antico edificio risalente al XIV secolo.
Aree naturali
A Spormaggiore si trova il Centro Visitatori denominato "Orso"[12] ed un Parco faunistico, dove sono custoditi attualmente tre esemplari di orso bruno, un gatto selvatico, una lontra e dagli originali tre di lupo[13][14], ce ne sono ora undici. Il parco è aperto dal 1994, e da allora sono in corso i lavori per ospitare sempre più animali tipici della zona. Dapprima gli orsi bruni, poi i lupi, ora vi sono anche le aree per la lince, della quale contiene tre esemplari, per il gatto selvatico, per la volpe, per il capriolo e per il gufo reale, del quale contiene tre esemplari.
Nel censimento del 2001 il 35,15% della popolazione si è dichiarato "ladino".[17][18][19]
Cultura
Musei
Presso Spormaggiore si trova il Centro Visitatori denominato "Orso", presso l'antico maniero di Corte Franca. Questo rientra a far parte, assieme al Parco faunistico, delle iniziative che il Parco naturale Adamello-Brenta sta cercando di effettuare per salvaguardare la presenza dell'orso bruno sulle Alpi, mediante il progetto europeo Life ursus.[20]
Geografia antropica
La denominazione del comune dal 1929 al 1947 è stata Spor. La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1928 aggregazione di territori dei soppressi comuni di Cavedago e Sporminore. Nel 1947 distacco di territori per la ricostituzione dei comuni di Cavedago (Censimento 1936: pop. res. 687) e Sporminore (Censimento 1936: pop. res. 783).[21]
In origine la squadra del paese, nata nel 1975, era chiamata U.S. Spormaggiore. A seguito di una fusione nel 2020 la società si affiliò con l'U.S. Molveno, formando così l'A.S.D. Molvenospor.
I colori sociali dell'U.S. Spormaggiore erano il giallo e il rosso, quelli dell'A.S.D. Molvenospor sono il rosso e l'azzurro.
Le partite in casa vengono giocate allo stadio "San Rocco", campo sintetico di proprietà comunale, e nel campo di Molveno "Don Santo Goio", di proprietà comunale.
Il massimo torneo raggiunto dalla squadra dell'U.S. Spormaggiore fu la Prima Categoria, mantenuta per molteplici anni, mentre per l'affiliato U.S. Molveno il massimo torneo sportivo la Promozione. Nella stagione 2024/2025 l'A.S.D. Molvenospor militerà nel campionato di Promozione.
Note
^Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.
^Spormaggiore, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 1º luglio 2024.
^Luigi Rangoni Machiavelli, Stemmi delle colonie, delle provincie e dei comuni del Regno d'Italia riconosciuti o concessi dalla Consulta Araldica del Regno al 1º novembre 1932, in Rivista del Collegio Araldico, anno XXXII, 1934, p. 180.
^Adozione stemma e gonfalone del Comune di Spormaggiore, in Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 26 del 29/05/1990, p. 2160.
^SPOR, in busta comune intestata, 11 ottobre 1944.
«Il Parco Faunistico offre a tutti la possibilità unica di osservare da vicino l’orso bruno, il più grande mammifero che vive sulle Alpi e che è tornato a popolare i boschi trentini grazie ad un apposito progetto di reintroduzione. Potrete qui ammirarne in ambiente assolutamente naturale tre esemplari [...] Recentemente sono stati inseriti nel Parco anche alcuni esemplari di lupo (Canis Lupus)»
«Come era andato il censimento 2001 dei ladini nonesi? […] Spormaggiore (allora nel C5, con il 35,15 % di ladini)»
^Nel 2001 erano il 17,54% dei residenti, su Trentino Corriere Alpi, 7 ottobre 2011. URL consultato il 23 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2013).
«Come era andato il censimento 2001 dei ladini nonesi? Spormaggiore (allora nel C5, con il 35,15 % di ladini)»