Sanzeno (Sanzén[5] in noneso) è un comune italiano di 914 abitanti situato al centro della Val di Non in provincia autonoma di Trento, lungo la strada che porta all'Alta val di Non. Si tratta di un comune sparso in quanto la sede municipale non si trova nella località omonima, ma nella frazione di Banco.
Il paese ha origini molto antiche, tanto che sono stati rinvenuti in vari scavi importanti reperti archeologici retici, romani e posteriori. Già in epoca romana era indicato il villaggio di Metho (o Mecleo o Mecla).[6]
Nel 397 d.C. fu teatro dell'uccisione dei missionari cappadoci Sisinio, Martirio e Alessandro, inviati dal vescovo di Trento san Vigilio per evangelizzare queste zone, allora pagane.
Per commemorare l'accaduto fu in seguito costruita la basilica dei Santi Sisinnio, Martirio e Alessandro e il villaggio venne denominato San Sisinnio in ricordo dell'accaduto; la parlata comune lo trasformò man mano in San Sesen, da cui Sanzeno. Nel 1968 furono aggregati i comuni di Banco e Casez.
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 17 aprile 1930.[7]
«Di rosso, a tre colombe al naturale, in atto di posarsi sopra l'antenna di un carroccio che sporge dalla punta dello scudo.[8]»
Da qualche anno, durante i mesi estivi, è stato vietato l'accesso in automobile al santuario di San Romedio (comune di Predaia) tramite la valle del rio San Romedio ed è stata predisposta una navetta con partenza dalla località "Al Mulino". È stata inoltre allestita una suggestiva passeggiata che parte dal Museo Retico, situato all'imbocco della valle.
Abitanti censiti[9]
Posta lungo la strada statale 43 dir della Val di Non Sanzeno disponeva, fra il 1909 e il 1934, di una propria fermata lungo la Tranvia Dermulo-Fondo-Mendola.
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