Nella stagione 1970-1971, la Lazio disputa il campionato di Serie A: con 22 punti, ottiene il penultimo posto in classifica e retrocede in Serie B, insieme al Foggia ed al Catania. Lo scudetto viene vinto dall'Inter, con 46 punti, che conclude il torneo davanti al Milan, con 42 punti, ed al Napoli, con 39 punti.
La squadra biancoazzurra, affidata a Juan Carlos Lorenzo, abbandona così, alla fine di un'annata difficile, la massima serie dopo appena due stagioni: ultima al termine del girone di andata, con nove punti, fa meglio nel ritorno, ma i tredici punti conquistati nella seconda parte del torneo non bastano per raggiungere la salvezza. Miglior marcatore della stagione laziale si laurea Giorgio Chinaglia, autore di 21 reti: 9 in campionato, 3 in Coppa Italia, 2 in Coppa delle Fiere e 7 in Coppa delle Alpi. In Coppa Italia, inserita nell'ottavo girone, la Lazio cede il passo alla Roma (2-0) nel primo derby stagionale. Nell'ultima edizione della Coppa delle Fiere, sostituita, dalla successiva stagione, dalla Coppa UEFA, la Lazio viene eliminata nel primo turno dagli inglesi dell'Arsenal. Unica soddisfazione di questa stagione: il 25 giugno 1971, al St. Jakob Stadium di Basilea, la squadra capitolina, battendo in finale (3-1) il Basilea, vince la Coppa delle Alpi, un torneo caratterizzato dalla partecipazione di squadre della massima serie sia elvetica che italiana, suddivise in due gironi; Lazio e Basilea li vincono e, così, disputano la finale, che sancisce il successo dei biancoazzurri.