Giocava come difensore centrale ed era molto duro negli interventi, oltre a essere un buon battitore di punizioni.[2][3][4][5]
Carriera
Calciatore
Club
Muove i primi passi da calciatore nello Spartak-Orechovo, in seconda serie, dove totalizza 17 presenze in sei mesi; nel corso della stagione, infatti, viene acquistato dal Kryl'ja Sovetov Samara, squadra della prima divisione russa, approdando così tra i grandi del calcio russo. Nella sua nuova squadra all'inizio trova qualche difficoltà poiché, essendo troppo giovane ed inesperto, viene spesso lasciato in panchina. La sua prima stagione in Prem'er-Liga si chiude con un bilancio di 6 presenze e un gol.
Nel 2000 è ancora al Kryl'ja, dove, grazie a ottime prestazioni, si appropria del posto da titolare come difensore centrale e alla fine della stagione avrà totalizzato 25 presenze e un gol.
Nel 2001 è acquistato da una delle squadre più rappresentative della Russia, la Lokomotiv Mosca. Qui resta per tre anni facendosi notare per il carisma e la forza fisica. Con la Lokomotiv Mosca ha vinto un campionato e una Supercoppa di Russia.
L'8 giugno 2012 esordisce da titolare al campionato europeo nella partita contro la Repubblica Ceca (vinta dalla Russia per 4-1). Gioca da titolare tutte le partite della squadra, che arriva in semifinale.
Partecipa anche al campionato del mondo 2014, dove contro l'Algeria, nella terza partita del girone (1-1), ottiene la centesima presenza in nazionale, secondo russo a riuscirci dopo Viktor Onopko.
Convocato per il campionato europeo del 2016 in Francia[7], disputa da titolare tutte e tre le partite giocate dalla Russia, eliminata dopo la fase a gironi.
Dopo aver annunciato il proprio ritiro dalla nazionale,[5] è convocato per il campionato del mondo di Russia 2018 in sostituzione dell'infortunato Ruslan Kambolov[8]. Gioca da titolare tutte e cinque le partite della Russia nel torneo, senza mai essere sostituito, e va a segno nella vittoriosa serie dei tiri di rigore contro la Spagna, agli ottavi di finale, riscattando così l'autogol con cui aveva dato il vantaggio agli iberici.[9][10] Ai quarti la Russia pareggia 2-2 contro la Croazia; si va quindi ai rigori, dove Ignašević mette a segno nuovamente il proprio tiro, ma questo volta sono i russi a venire eliminati.[11] Al termine del mondiale conferma il proprio ritiro dal calcio giocato,[12] che aveva preannunciato prima della competizione.[5][8] Nella manifestazione è diventato il giocatore russo più anziano sceso in campo nella fase finale di un mondiale,[13] oltre che il giocatore (in assoluto) più anziano ad avere segnato un'autorete in un campionato mondiale.[9][14]
Allenatore
Da allenatore inizia guidando la formazione Allievi del CSKA Mosca.
Il 4 giugno 2019 gli viene affidata la guida tecnica della Torpedo Mosca, neo-promossa nella PFN Ligi, la seconda divisione russa[15].
^(EN) Ignashevich made his debut as a coach, Hand of Moscow, 7 luglio 2019. URL consultato il 17 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2019).