Nel 1263, secondo la Histoire de la maison de Chastillon-sur-Marne, nel mese di febbraio, i suoi genitori si accordarono con il Conte di Blois e di Dunois, Signore d'Avesnes, di Leuze, di Guise e conte di Chartres, Giovanni I e sua moglie, Alice di Bretagna, per un impegno di matrimonio tra la loro unica figlia, Giovanna e Pietro[6].
Pietro visse a Parigi fino al 1268, quando suo padre lo investì il 3 marzo della contea d'Alençon e di parte della Contea del Perche[7]. Accompagnò poi il padre a Tunisi nell'ottava crociata (1270), ma la spedizione si rivelò un fiasco, a causa della epidemia di dissenteria che decimò l'esercito dei crociati: suo padre e suo fratello Giovanni Tristano non sopravvissero alla malattia[7]. Dopo la morte del padre, il nuovo re di Francia, suo fratello, Filippo III, lo nominò tutore, difensore e guardiano del regno e dei suoi figli[7].
Nel 1282, dopo i Vespri siciliani, Pietro si recò nel Regno di Sicilia per aiutare suo zio Carlo d'Angiò, ma morì a Salerno il 6 aprile 1284. le Gesta Philippi Tertia Francorum Regis, ci confermano che Pietro, morì mentre si trovava nel regno di Sicilia[12]. Il corpo di Pietro fu portato nella chiesa francescana dei Cordeliers di Parigi, dove fu sepolto. Dopo la sua morte senza eredi, la contea di Alençon tornò alla Corona; la moglie, Giovanna, rimasta vedova e senza figli decise di vivere in santa vedovanza (in sancta viduitate)[12] e due anni dopo, nel 1286, vendette a suo nipote, il nuovo re di Francia, Filippo IV il Bello, la contea di Chartres in cambio di una rendita annua vitalizia[13].
Sua moglie, Giovanna morì nel 1291, come ci riferisce sia il Chronicon Guillelmi de Nangiaco[14], che la Histoire de la maison de Chastillon-sur-Marne[15]; il Dictionnaire de la noblesse riporta che Giovanna morì il 19 gennaio[9], mentre gli Obituaires de Sens Tome II, Eglise cathédrale de Chartres, Obituaire Patin, riportano la morte il 29 gennaio 1292[16]. Come conte di Blois le succedette il cugino, Ugo, come Ugo II[17], mentre i territori portati in dote dalla madre di Giovanna, Alice di Bretagna, furono spartiti tra Giovanni II di Bretagna, fratello di Alice ed il nuovo conte di Blois, il cugino di Giovanna, Ugo II di Blois-Châtillon, come confermano le Mémoires pour servir de preuves à l'histoire ecclésiastique et civile de Bretagne[18].
P.-V. Claverie, Un nouvel éclairage sur le financement de la première croisade de saint Louis, in "Mélanges de l'École Française de Rome. Moyen Âge", CXIII (2001), pp. 621–635.
Xavier Helary, La mort de Pierre, comte d'Alençon (1283), fils de Saint Louis, dans la mémoire capétienne, in "Revue d'histoire de l'Eglise de France", 94 (2008), pp. 5–22.