La Polonia consente la coabitazione seppur con effetti molto limitati. L'Armenia riconosce i matrimoni omosessuali celebrati all'estero in qualsiasi giurisdizione ove questi siano consentiti; la Slovacchia riconosce i matrimoni tra persone dello stesso sesso svolti all'interno dell'Unione europea e comprendenti almeno un cittadino UE.
Tra i paesi che riconoscono ed eseguono i matrimoni omosessuali alcuni di essi continuano a consentire alle coppie anche la possibilità di entrare in un'unione civile, ad esempio i paesi del Benelux, la Francia e il Regno Unito[3]; considerando che la Germania, l'Irlanda e i paesi nordici hanno chiuso la loro legislazione sull'unione civile pre-matrimoniale pur facendo in modo che le unioni già esistenti possano rimanere valide a tutti gli effetti, ma non essendone possibili di nuove.
Tra questi ultimi tuttavia l'Armenia riconosce i matrimoni omosessuali svoltisi all'estero[4], mentre la Croazia e l'Ungheria riconoscono le unioni civili tra persone dello stesso sesso.
Il dibattito sorto sulle proposte di legalizzare il matrimonio omosessuale e le unioni civili tra persone dello stesso sesso prosegue in tutto il continente europeo. Alla metà del 2018 29 delle 50 nazioni e 8 dei 9 territori dipendenti[5] riconoscono una qualche forma di unione omosessuale, tra cui a maggior parte dei membri dell'UE (in 23 su 28).
Situazione corrente
A livello internazionale
Giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani
Nel corso degli anni la Corte europea dei diritti dell'uomo ha gestito una numerosa serie di casi che hanno finito col mettere in discussione la mancanza di un qualche riconoscimento legale alle coppie composte da persone dello stesso sesso in alcuni degli Stati membri.
Nella sentenza riguardante il caso Schalk e Kopf contro l'Austria (24 giugno 2010) la Corte ha deciso che la Convezione non obbliga gli Stati membri a legiferare per poter rendere legali i matrimoni omosessuali; tuttavia, per la prima volta, ha accolto il riconoscimento delle relazioni tra persone dello stesso sesso nella loro qualità di "forma di vita familiare".
In Vallianatos e altri contro Grecia (7 novembre 2013)[6] la Corte ha sentenziato che l'esclusione delle coppie dello stesso sesso dalla registrazione di un'unione civile - una forma di partenariato accessibile alle coppie di sesso opposto - viola la Convenzione. La Grecia aveva fatto emanare una legge nel 2008 la quale stabiliva le unioni civili solamente per le coppie eterosessuali; la successiva legislazione del 2015 ha quindi esteso i diritti di partenariato anche alle coppie dello stesso sesso.
In Oliari e altri contro Italia (21 luglio 2015)[7] si è proceduti oltre stabilendo un obbligo positivo per gli Stati membri di fornire un riconoscimento legale alle coppie omosessuali. L'Italia ha quindi violato la Convenzione e alla fine ha dovuto implementare le unioni civili nel 2016.
Quest'ultima decisione ha creato un precedente per potenziali casi futuri riguardanti i 23 Stati membri, alcuni territori britannici, danesi e olandesi e gli Stati con riconoscimento limitato (escluso il Kosovo) i quali attualmente non riconoscono per le coppie omosessuali il "diritto alla vita familiare".
La sentenza Chapin e Charpentier contro Francia (9 giugno 2016) ha ampiamente confermato il precedente austriaco, affermando che negare ad una coppia omosessuale l'accesso al matrimonio "non" viola la Convenzione. Proprio in quel momento si è permesso il matrimonio tra persone dello stesso sesso in Francia, tuttavia il caso aveva avuto la sua origine nel 2004 quando solamente il "pacte civil de solidarité" (PACS) risultava essere disponibile per le coppie omosessuali.
All'interno del sistema governativo dell'Unione europea si è discusso sulle modalità da imporre agli Stati membri perché si potesse addivenire al riconoscimento dei matrimoni omosessuali nelle diverse legislazioni nazionali, nonché delle unioni civili o della registrazione di partnership per i cittadini europei, facendo in tal maniera garantire il diritto alla libera circolazione dei cittadini stessi in quanto "membri di una famiglia"[8].
Nel 2010 l'attivista rumeno Adrian Coman e il suo partner americano Robert Claibourn Hamilton si sono sposati in Belgio e successivamente hanno tentato di trasferirsi in Romania; le autorità nazionali hanno però rifiutato di riconoscere il loro matrimonio e il caso è quindi passato alla Corte di giustizia dell'Unione europea[9].
L'11 gennaio del 2018 l'avvocato generale della Corte Melchior Wathelet ha emesso un parere legale ufficiale in base al quale un paese membro dell'UE non può rifiutare i diritti di residenza al coniuge omosessuale di un cittadino europeo solo per il fatto che non riconosce nella propria legislazione il matrimonio omosessuale[10].
Il 5 giugno seguente la Corte si è pronunciata a favore di Coman dichiarando che il termine "coniuge" è neutro rispetto al genere e che quindi - gli Stati membri sono obbligati a riconoscere i diritti di residenza dell'UE anche per i partner dei cittadini europei. La Corte ha tuttavia confermato che spetterà comunque ai singoli Stati membri autorizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso[11][12].
A livello nazionale
Status
Paese
A partire dal
Popolazione (Secondo l'ultimo Censimento nazionale disponibile)
Matrimonio (20 paesi) * In 10 paesi che hanno approvato il matrimonio, sono disponibili anche altri tipi di unione.
350.686.752 (46,97% dell'intera popolazione europea)
Unioni civili (10 paesi) * In quattro dei paesi che hanno approvato le unioni civili, è disponibile più di un tipo di riconoscimento di coppia. ** Sono riconosciuti i matrimoni contratti all'estero.
133.005.155 (17,81% dell'intera popolazione europea)
Divieto costituzionale del matrimonio omosessuale (14 paesi) * Sono riconosciuti i matrimoni contratti all'estero.[4] ** Sono disponibili altri tipi di unione.
il 29 settembre 2021 il Landtag ha tenuto un dibattito in cui la maggioranza dei partiti politici ha concordato ampiamente che il matrimonio tra persone dello stesso sesso dovrebbe essere legalizzato. Hanno chiesto consultazioni pubbliche prima di legiferare sulla questione. L'11 marzo 2022, il governo ha presentato un disegno di legge per consentire alle coppie dello stesso sesso in unioni registrate di adottare i rispettivi figliastri in conformità con una sentenza del tribunale del 2021 e ha affermato che i futuri progetti di legge per la piena uguaglianza del matrimonio e l'adozione congiunta dovrebbero provenire da individui.[81]
Il partito di opposizione SYRIZA ha presentato un disegno di legge per consentire il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l'adozione nel 2022. Secondo quanto riferito, il governo ha anche studiato il proprio progetto di legge per il matrimonio tra persone dello stesso sesso, sebbene non sia stato introdotto.[82]
Il 12 luglio 2022, una petizione sul matrimonio tra persone dello stesso sesso raggiunge 28 000 firme (25 000 firme necessarie per aprire il dibattito in parlamento), il presidente Volodymyr Zelens'kyj ha dichiarato il 2 agosto 2022 che mentre una modifica della costituzione, che definisce il matrimonio come unione di un uomo e una donna, non è consentita finché è in vigore la legge marziale, sostiene l'introduzione delle unioni civili per il momento e ha chiesto al suo governo di valutare.[83][84]
Il 30 maggio 2017 il Parlamento lituano ha approvato una proposta di modifica del codice civile per riconoscere gli accordi di coabitazione i quali concederebbero a due o più conviventi determinati diritti di proprietà pur senza l'intenzione di creare relazioni familiari. Con 46 voti favorevoli, 6 contrari e 17 astenuti il progetto di proposta è stato approvato per ulteriori considerazioni legislative[85].
Il disegno di legge nega esplicitamente il riconoscimento da parte dei partner delle relazioni familiari.
Proposte di opposizione o senza la maggioranza parlamentare
Una legge sulla partnership civile è attualmente all'esame della Camera dei deputati. Sebbene sia stata respinta dal Senato il 24 ottobre del 2016, il dibattito è proseguito in diverse commissioni dell'Aula della Camera per tutto il 2017[86].
Il 12 febbraio del 2018 il partito Nowoczesna d'ispirazione liberale ha presentato una nuova proposta legislativa sulle registrazione delle unioni civili[87][88][89].
L'11 dicembre del 2017, a seguito di un incontro con i rappresentanti di "Iniciatíva Inakosť", il presidente della SlovacchiaAndrej Kiska ha chiesto una discussione sui diritti delle coppie dello stesso sesso[90]; il "partito SaS" Libertà e Solidarietà ha ribadito la sua intenzione di introdurre il disegno di legge sulla registrazione delle unioni civili nel corso di quella stessa giornata[91]. SaS ha introdotto il progetto sul partenariato registrato nel luglio del 2018.
Secondo la proposta le partnership sarebbero aperte alle coppie dello stesso sesso e garantirebbero così diversi diritti e benefici di cui godono le coppie legalmente sposate, in particolare nell'area dell'eredità e dell'assistenza sanitaria, tra le altre cose[92]. Il Consiglio nazionale della Repubblica Slovacca dovrebbe iniziare a discuterla a partire da settembre.
Proibizione del matrimonio tra persone dello stesso sesso
Proposte governative o di maggioranza parlamentare
Nel gennaio del 2013 il 54,1% degli intervistati italiani sosteneva il matrimonio omosessuale[97]; sempre a fine gennaio il 77,2% sosteneva invece almeno il riconoscimento delle unioni omosessuali[98].
In Grecia il sostegno è più che raddoppiato tra il 2006 e il 2015, anche se è ancora relativamente molto basso. Nel 2006 il 15% ha risposto di essere d'accordo con i matrimoni omosessuali autorizzati in tutta Europa, mentre nel 2015 il 33% era d'accordo con la dichiarazione assunta[94].
In Irlanda un'indagine condotta nel 2008 ha rivelato che l'84% delle persone sosteneva le unioni civili per le coppie omosessuali (e il 58% per i matrimoni omosessuali)[99], mentre un sondaggio del 2010 mostrava il 67% di favorevoli al matrimonio omosessuale[100]; ma entro il 2012 questa cifra era salita sino a raggiungere il 73% di supporto[101]. Il 22 maggio del 2015 il 62,1% degli elettori ha votato per sancire il matrimonio tra persone dello stesso sesso in Irlanda nella Carta costituzionale come equiparato al matrimonio eterosessuale.
Un'indagine di Taloustutkimus del marzo 2013 ha rilevato che il 58% dei finlandesi sosteneva il matrimonio tra persone dello stesso sesso[102].
In Croazia un sondaggio condotto nel novembre 2013 ha rivelato che il 59% dei croati ritiene che il matrimonio debba essere definito costituzionalmente come un'unione esclusivamente tra un uomo e una donna, mentre il 31% non si trova d'accordo con quest'idea[103].
In Polonia un sondaggio pubblico del 2013 ha rivelato che il 70% dei polacchi respinge l'idea delle unioni registrate[104]; un altro sondaggio svoltosi nel febbraio del 2013 ha constatato che il 55% era contrario, mentre il 38% dei polacchi sostiene l'idea di una partnership registrata per le coppie dello stesso sesso[105].
La percentuale media di supporto al matrimonio omosessuale nell'Unione europea a partire dal 2006, quando ancora constava di 25 membri, era del 44%, in discesa rispetto alla precedente percentuale del 53%. Il cambiamento è stato causato dall'adesione di più nazioni socialmente conservatrici all'UE[94]. Nel 2015, con 28 membri, il supporto medio era salito fino al 61%[93].
Sondaggi
Indica che il paese ha legalizzato il matrimonio omosessuale a livello nazionale
Indica che il paese ha legalizzato le unioni civili a livello nazionale
Indica che il matrimonio tra persone dello stesso sesso è legale in alcune parti del paese
«Article 48. [...] The family shall be founded on a freely consented marriage between a husband and wife»
^ United Nations High Commissioner for Refugees, Refworld - Constitution of Montenegro, in Refworld. URL consultato il 29 giugno 2015 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2012).
^Constitutions - Legislationline, su legislationline.org, Legislationline. URL consultato il 18 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2019).
^Copia archiviata, su islandfm.com. URL consultato il 5 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2017).
^Copia archiviata (PDF), su gibraltarlaws.gov.gi. URL consultato il 5 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2016). Civil Marriage Amendment Act 2016 No. 22 of 2016
^(PL) Projekt ustawy o związkach partnerskich (DOCX), su nowoczesna.org. URL consultato il 16 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2018).
^New England's largest GLBT newspaper, su baywindows.com, Bay Windows, 25 gennaio 2010. URL consultato il 5 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2011).
^ AVJonathan Tisdall , Support for gay marriage, su aftenposten.no. URL consultato il 5 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2011).
^abcdefghijklmnBeing Christian in Western Europe (PDF), su assets.pewresearch.org, Pew Research Center, p. 152. URL consultato il 7 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2018).