Un cardinal nipote (in latinocardinalis nepos) è un cardinale creato da un papa che sia suo zio o, più in generale, un suo parente. L'usanza di creare cardinali nipoti ebbe origine nel medioevo, ma raggiunse la massima diffusione durante i secoli XVI-XVII[1].
Note sui simboli
Poiché, per il periodo antecedente al XIII secolo, affermazioni relative ai legami di parentela fra papi e cardinali sono molto spesso non coeve ai personaggi in questione ma molto più tarde, non sono sempre ritenute attendibili dagli storici. Pertanto, si sono usati i seguenti simboli:
, quando il legame di parentela è dubbio;
, quando la promozione al cardinalato è dubbia.
Coloro che hanno occupato l'ufficio curiale di cardinal nipote nel periodo 1566–1692 sono contrassegnati con il simbolo †.
Il papato di Avignone (1309-1377) vide un grande aumento del numero di cardinali nipotiPapa Clemente V, il primo papa di Avignone, creò nello stesso giorno ben cinque cardinali nipoti.Papa Clemente VI creò più cardinali nipoti di qualsiasi altro pontefice.
Famoso dipinto di Raffaello (in alto) e copia eseguita da Giuliano Bugiardini (sotto), con il cardinale Cybo al posto del de' Rossi, nel frattempo deceduto
^Molte fonti moderne (Hüls, Ganzer, Klewitz, Robinson) non riportano affatto che sia stato creato cardinale.
^La fonte per l'affermazione che Odone fosse nipote di Urbano II è Ferdinando Ughelli (1594–1670), considerato affidabile dal Klewitz, che ha potuto verificare le altre affermazioni dell'autore sul personaggio (cfr. Klewitz, p. 115, n. 4, e pp. 159–160). La data della sua promozione è riferita da Hüls, che però non menziona legami di parentela col papa (cfr. Hüls, pp. 103-104).
^Etienne de Bar, nipote di Callisto II e vescovo di Metz (1120–1163), è comunemente identificato come il cardinale Stefano di S. Maria in Cosmedin, che sottoscrive i privilegi papali tra il 1120 e il 1128, ma Ganzer non crede che de Bar fosse cardinale (cfr. Ganzer, 1963, pp. 79-80). Anche Hüls rifiuta questa identificazione e afferma che il cardinale Stefano di S. Maria in Cosmedin era probabilmente il fratello del cardinale Giovanni da Crema (cfr. Hüls, 1977, pp. 232-233).
^Brixius e Zenker non dicono nulla sulle sue origini, né su un suo legame di parentela con Innocenzo II (cfr. Template:Brixius, 1912, Zenker, 1964, p. 49).
^La sua parentela con Innocenzo II non è attestata dalle fonti coeve e non si sa nulla sulla sua vita eccetto il nome di battesimo (Petrus) e il titolo cardinalizio (vescovo di Albano) (cfr. Brixius, pp. 45, 93, Zenker, p. 49).
^Altre fonti negano che fosse parente di Lucio II (cfr. Brixius, p. 103, Maleczek, p. 248, n. 283).
^Gli storici sono in generale concordi nell'affermare che fosse parente di Lucio II (cfr. Brixius, p. 51; Zenker, pp. 41, 218; Robinson, p. 51), con l'eccezione di Maleczek, che afferma che non ve ne è traccia nelle fonti contemporanee (cfr. Maleczek, p. 248, n. 283).
^Zenker, pp. 149–150; Robinson, pp. 254–255; c.f. Brixius, pp. 113–114.
^Molti storici dubitano della sua promozione al cardinalato, suggerendo che viene confuso con il cardinale Uberto Crivelli, futuro papa Urbano III, visto che a entrambi viene assegnato il titolo di S. Lorenzo in Damaso (cfr. Miranda, S. 1998. (EN) Salvador Miranda, San Lorenzo in Damaso, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University. URL consultato il 25 giugno 2009.. Cfr. anche Ganzer, p. 174). Cardella (cfr. L. Cardella, Memorie storiche de' cardinali della Santa Romana Chiesa, Roma 1792, I, pt. 2, pp. 142–143) afferma che fu cardinale, ma solleva l'ipotesi di una confusione con Uberto Crivelli.
^Sia Maleczek, (p. 78) sia Miranda (cfr. Miranda, S. 1998. (EN) Salvador Miranda, Lucius III, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University. URL consultato il 25 giugno 2009.) affermano che, sebbene molti storici lo considerino parente di Lucio III, il legame non è dimostrato.
^La tradizione che vuole Innocenzo III nipote di Clemente III può essersi originata da una confusione fra nomi (cfr. Michele Maccarrone, Innocenzo III prima del pontificato, in Archivio della R. Deputazione romana di Storia patria, 1943, p. 66; H. Tillmann, Ricerche sull'origine dei membri del collegio cardinalizio nel XII secolo, II/2. Identificazione dei cardinali del secolo XII di provenienza Romana, in Rivista di Storia della Chiesa in Italia, 1975, p. 371). Maleczek non fa menzione di alcun legame di parentela (Maleczek, 1984, pp. 101-104).
^Nella storiografia più datata, viene presentato come Nicolò Bobone, nipote di Celestino III, creato cardinale da questo papa nel 1191 (cfr. L. Cardella, Memorie storiche de' cardinali della Santa Romana Chiesa, Roma 1792, I, pt. 2, p. 189; (EN) Salvador Miranda, Celestine III, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University. URL consultato il 25 giugno 2009.), ma Maleczek sostiene che fosse nipote di Clemente III e membro della famiglia Scolari.
^Maleczek sostiene che la teoria secondo cui Giovanni di San Paolo fosse nipote di Celestino III è basata sull'identificazione molto dubbia del futuro cardinale con il suddiacono papale che fu legato in Francia nel 1191 circa ed è descritto come nipote di Celestino III; pertanto, lo status di Giovanni di San Paolo quale cardinal nipote rimane dubbio (Maleczek, 1984, p. 114).
^abcGeorge L. Williams, 2004. Papal Genealogy: The Families and Descendants of the Popes. McFarland & Company. ISBN 0-7864-2071-5. p. 32.
^Ricerche genealogiche più recenti hanno gettato qualche dubbio sulla tradizione che lo identifica come nipote di Gregorio IX (cfr. Paravicini Bagliani, pp. 47–48). Maleczek si limita ad affermare che fosse "probabilmente" un parente di Gregorio IX (cfr. Maleczek, p. 132, n. 43).
^La presunta parentela è attestata in Lorenzo Cantini, Vita di Cosimo de' Medici primo granduca di Toscana, Firenze, Albizi, 1805, p. 50. Tuttavia, secondo il DBI, «ciò non trova riscontro nell'albero genealogico della famiglia Gaddi; tuttavia gli avvenimenti successivi della vita del G., furono caratterizzati da un forte legame con la corte di Francia» ( Vanna Arrighi, GADDI, Niccolò, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 51, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1998. URL consultato il 25 novembre 2022.)
^La zia paterna di Scipione, Licinia Caffarelli (sorella del cognato di Paolo V Francesco Caffarelli) sposò Girolamo Leni e fu madre di Giovanni Battista
^Standen, Edith A. 1981. "Tapestries for a Cardinal-Nipote: A Roman Set Illustrating Tasso's "Gerusalemme Liberata." Metropolitan Museum Journal. 16: 147–164.
(EN) George L. Williams, Papal Genealogy: The Families and Descendants of the Popes, McFarland, 2004, ISBN0-7864-2071-5.
(DE) Barbara Zenker, Die Mitglieder des Kardinalkollegiums von 1130 bis 1159, Würzburg, 1964.
Antonio Menniti Ippolito, Il tramonto della Curia nepotista. Papi, nipoti e burocrazia curiale tra XVI e XVII secolo, 2ª ed., Viella, 2008 [1999], ISBN978-88-8334-351-3.