La Fiat-Terni Tripoli, conosciuta anche come autoblinda Terni, Fiat Tripoli e Fiat Libia, fu una autoblindo impiegata in teatro coloniale dal Regio Esercito tra le due guerre mondiali.
La Fiat-Terni Tripoli riprende l'impostazione della Lancia 1Z, rispetto alla quale è più piccola e leggera. È basata sull'autotelaio Fiat 15 ter Militare, a due assi con trazione posteriore, passo di 3,07 metri ed carreggiata di 1,4 metri. Le ruote sono a disco d'acciaio, le anteriori direttrici, le posteriori motrici e gemellate. Il motore è un Fiat 53A da 4.398 cm³ a benzina, erogante 36 hp a 1.600 giri/min.
La carrozzeria blindata, in lamiera d'acciaio da 6 mm di spessore, è formata da una camera di guida e combattimento cilindrica, munita di due portelli laterali e feritoie di guida, nella quale prendono posto i quattro uomini d'equipaggio. Il vano di guida si raccorda anteriormente con il cofano blindato troncoconico, con portelli laterali per l'accesso al motore e calandra protetta da alette di lamiera; posteriormente invece si raccorda con la coda, sul cui tetto spiovente è fissata la ruota di scorta. Sulla camera di combattimento è installata la torretta girevole nella cui feritoia è installata l'arma principale, una mitragliatrice FIAT-Revelli Mod. 1914 da 6,5 × 52 mm. Nella versione definitiva la torretta è cilindrica, mentre il prototipo differisce per il tetto della torretta spiovente ai lati (simile a quella della Lanchester) e per i parafanghi sulle ruote posteriori.