Questa munizione deriva da quella inglese .50 Vickers da 0,5 pollici, 12,7 × 81 mm secondo il sistema metrico, prodotta proprio dalla Vickers fin dal 1921. Questa cartuccia non incontrò particolare interesse da parte delle forze armate inglesi, destando invece l'interesse di Italia e Giappone. La munizione prodotta dalla Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche deriva in particolare dalla versione da esportazione prodotta nel 1923 dalla Vickers chiamata .5 V/565, ottenuta per modifica del fondello da rimless a Semi-Rimmed e chiamata perciò 12,7 mm × 81 mm SR.
pallottola incamiciata: anima in piombo incamiciata in alluminio. Pesava 34,5 grammi circa.
perforante (AP: armour piercing): il proiettile è costituito da una camiciatura in rame che copre un nucleo ad elevata durezza e densità.
perforante-incendiaria (API: armour piercing, incendiary): la camiciatura, nella parte dell'ogiva, presenta quattro forellini che comunicano con una cavità presente tra la punta ed il proiettile perforante, caricata con fosforo bianco. Riconoscibile dalla punta verniciata di blu.
tracciante (T): nella parte posteriore dell'ogiva è presente una cavità contenente una piccola carica pirotecnica che, bruciando durante il volo, lascia una scia di diversi colori, permettendo l'aggiustamento del tiro. Sono riconoscibili per la punta verniciata di rosso.
perforante-incendiaria-tracciante (API-T): riunisce le varie caratteristiche nello stesso proiettile.
incendiario-tracciante (I-T): riunisce le due caratteristiche.
alto esplosivo ("scoppiante" secondo la terminologia italiana, HE: high explosive secondo quella anglosassone): l'ogiva conteneva un percussore che attivava una carica di 0,8 grammi di pentrite ed esplodeva a contatto con il bersaglio. Anche altri paesi avevano sviluppato proiettili esplosivi, ma gli italiani furono i primi a produrre questa tecnologia su munizioni di così piccolo calibro, o meglio, le altre nazioni rinunciarono a costruire delle munizioni esplosive di così piccolo calibro, ritenendo che avrebbero avuto un potere decisamente inferiore al calibro 20 mm (preferito da Francia e Germania, e marina giapponese, adottato poi anche dal Regno Unito e quindi reso quasi universale) o al 23 mm (tipicamente sovietico). Quindi decisero di non intraprendere una ricerca che consideravano un'inutile spesa, persino gli USA, che utilizzavano massicciamente armi in calibro 12,7, anche se con proiettili ben più pesanti, ritennero inutile armarle con proiettili esplosivi. Era riconoscibile per la base dell'ogiva verniciata di giallo.
scoppiante-incendiario-tracciante (HEI-T): riuniva le stesse caratteristiche.
La Regia Aeronautica solitamente caricava in nastri secondo lo schema: 2 × palla, 1 × tracciante, 1 × perforante, 1 × esplosiva.
Bibliografia
The .5" Vickers guns and ammunition, Anthony G Williams.