Soprannominato High Dam[1] (la Diga) per le capacità tra i pali, è ritenuto uno tra i migliori portieri nella storia del calcio africano.[2][3][4] Icona del calcio egiziano[5][6], di cui è ritenuto una leggenda[7][8], con la selezione dei Faraoni - con cui vanta 159 apparizioni, terzo per presenze alle spalle dei soli Ahmed Hassan (184) e Hossam Hassan (178) - si è laureato campione d'Africa per quattro edizioni, di cui tre consecutive.
A livello di club, ha difeso per lunghi tratti della propria carriera la porta dell'Al-Ahly, vincendo 24 titoli, tra cui 7 campionati egiziani e 3 CAF Champions League. È il calciatore più longevo ad aver disputato un incontro in Coppa d'Africa, primato conseguito nel 2017 all'età di 44 anni.[9][10] Il 25 giugno 2018, nella partita Arabia Saudita-Egitto (2-1), valevole per la terza giornata del campionato del mondo 2018, scende in campo come titolare, diventando così il giocatore più vecchio ad aver giocato nella fase finale del campionato del mondo di calcio[11][12], record conseguito all'età di 45 anni e 161 giorni.
Caratteristiche tecniche
«È il miglior avversario che abbia mai affrontato.»
Portiere reattivo tra i pali, dotato di ottimi[15][16] riflessi, in grado di trasmettere sicurezza al reparto arretrato.[15][17] In possesso di una buona presa[17], sicuro nelle uscite alte[17] e abile ad affrontare il diretto avversario nell'uno contro uno[17], tra le sue doti spicca anche la capacità di neutralizzare i tiri dal dischetto.[17][18]
Carriera
Club
Il 14 febbraio 2008 lascia l'Al-Ahly dopo 12 anni, accasandosi per quattro stagioni al Sion, in Svizzera.[19] Il trasferimento risulta al centro di varie controversie, in quanto il Sion annuncia - nonostante il calciatore fosse stato ritenuto incedibile dagli egiziani - di averne acquistato il cartellino grazie alla Sentenza Webster.[20]
Il 20 luglio 2009 torna in Egitto, accordandosi con l'Ismaily.[21] Il 1º luglio 2010 si accorda con lo Zamalek.[22] Il 15 ottobre 2010 viene squalificato per quattro mesi dalla FIFA per le irregolarità dovute al suo passaggio dall'Al Ahly al Sion nel 2008.[23] Fuori dai progetti tecnici della società[24], il 19 dicembre 2010 passa all'Al-Merreikh, società militante nel campionato sudanese.[25]
Il 29 gennaio 2012 lascia per problemi finanziari[26] la squadra, approdando in prestito all'Al-Ittihad Alessandria.[27] Complice la sospensione del campionato egiziano, il 6 giugno rientra in Sudan[28] per prendere parte agli incontri di CAF Champions League (massima competizione continentale africana).[26]
Il 28 dicembre 2012 risulta decisivo nella vittoria della Coppa sudanese ai danni dell'Al-Hilal, neutralizzando tre tiri dal dischetto agli avversari alla lotteria dei calci di rigore.[18] Il 16 dicembre 2013 torna in Egitto, legandosi al Wadi Degla a parametro zero.[29]
Dopo una parentesi di una stagione all'Ismaily,[30] nel 2015 torna ad indossare la divisa del Wadi Degla. Il 13 agosto 2016 rinnova il proprio contratto fino al 2019.[31]
Il 28 giugno 2017 viene tesserato dall'Al-Taawoun - avallato dall'abolizione della regola da parte della federazione saudita che vietava l'acquisto di portieri stranieri[32] - per una stagione. L'estremo difensore egiziano diventa quindi il primo portiere straniero nella storia del campionato saudita.[33]
Il 10 dicembre 2017 segna su calcio di rigore la rete del definitivo 4-0 nella partita vinta contro l'Al-Ettifaq[34]; è la seconda rete in carriera realizzata dall'estremo difensore egiziano dopo quella segnata il 15 marzo 2002 nella Supercoppa d'Africa contro il Kaizer Chiefs su calcio di punizione.[35]
Svincolato dal 2019, si ritira ufficialmente nel 2020 all'età di 47 anni.
Nazionale
«El-Hadary è stato il fattore chiave dei nostri successi. Per quanto riguarda Aboutrika, c'erano altri giocatori in grado di coprire quella posizione.»
(Mohamed Zidan, descrivendo l'importanza di El-Hadary in merito alle tre vittorie consecutive dei Faraoni in Coppa d'Africa.[5])
Esordisce con la selezione dei Faraoni il 25 marzo 1996 contro la Corea del Sud in amichevole. Prende parte alla Coppa d'Africa 2006, disputata in Egitto. In finale respinge due calci di rigore a Drogba e Konè, consentendo agli egiziani di laurearsi vincitori della manifestazione.[37] Parteciperà da titolare anche alle due successive edizioni (venendo nominato miglior portiere del torneo[2]), vinte dagli egiziani.[38][39]
Nel 2009 prende parte alla FIFA Confederations Cup. Esordisce nella competizione il 15 giugno contro il Brasile, partita terminata 4-3 per la Seleção.[40] Tre giorni dopo contro l'Italia si rende autore di vari interventi decisivi[41][42], che consentono ai Faraoni di imporsi per la prima volta nella storia ai danni degli azzurri[43] grazie alla rete segnata da Homos.
Il 20 febbraio 2016 - alla luce delle ottime prestazioni fornite con il Wadi Degla[44] - viene convocato dal CT Héctor Cúper per l'amichevole contro il Burkina Faso, in vista del doppio impegno di qualificazione alla Coppa d'Africa 2017 contro la Nigeria, tornando in nazionale a distanza di 15 mesi.[44]
Complice l'infortunio di Sherif Ekramy e le non perfette condizioni fisiche di Ahmed El-Shenawy,[45] il 4 giugno 2016 scende in campo, con indosso la fascia di capitano,[46] contro la Tanzania all'età di 43 anni - diventando il secondo giocatore africano più anziano a disputare un incontro in Nazionale (superato solamente dal maurizianoKersley Appou) - rendendosi autore di un'ottima prestazione.[2][46]
Il 17 gennaio subentra al 25º minuto contro il Mali per sopperire all'infortunio di El-Shenawy, diventando all'età di 44 anni, il calciatore più longevo ad aver disputato un incontro nella storia della Coppa d'Africa,[9][10] battendo anche il precedente primato di Appou. Partito come terza scelta nelle gerarchie di Cúper,[48][49] complici i problemi fisici di El-Shenawy e Ekramy[48][49] disputa la competizione da titolare,[49] consentendo all'Egitto, con le sue ottime prestazioni - come ad esempio nella semifinale contro il Burkina Faso, dove respinge due rigori a Koffi e Traoré[49] e stabilisce il nuovo record d'imbattibilità nella competizione (675',[50] superando il camerunese Alioum Boukar, fermatosi a 643') - di raggiungere la finale,[51] persa contro il Camerun.[52]