L'attuale edificio, fu costruito nel 1761 in stile neoclassico su un colle e sulle rovine di una chiesa del Cinquecento; nella chiesa preesistente il 20 aprile 1568 fu battezzato Luigi Gonzaga, futuro santo e nel 1580 ricevette la prima comunione dalle mani del cardinale Carlo Borromeo. Per la ricostruzione settecentesca, venne utilizzato anche materiale proveniente dall'abbattimento del castello di Castiglione.
Vi sono custodite opere pittoriche di notevole pregio. In una cappella di destra è collocata la pala di Santa Rosalia scende dal cielo tra gli appestati, opera del pittore siciliano Pietro Novelli del 1630 circa.[1]
Nella cappella di sinistra si trova il dipinto Sposalizio di Santa Caterina di Camillo Procaccini, del 1600 circa. La pala dell'altare maggiore con I santi Nazario e Celso, a cui la chiesa è dedicata, è attribuita al castiglionese Luigi Sigurtà (1777). Un altro pittore castiglionese, Franco Ferlenga, ha dipinto per il duomo nel 1989 la pala d'altare Da colonna a colonna.
Davanti all'altare maggiore è posta la lastra tombale di Marta Tana, madre di san Luigi.[2]
A fianco del duomo sorge la piccola Chiesa dei Disciplini, fondata da Aloisio Gonzaga, nonno del Santo, nella prima metà del Cinquecento e cara alla storia dei Gonzaga di Castiglione. Il 3 marzo 1590 nella chiesa san Luigi tenne una predica sull'eucaristia.