Il borgo storico di Bergeggi è situato in prossimità della costa della Riviera delle Palme, a circa 110 m di altitudine, alle pendici del monte Sant'Elena (347 m s.l.m.) dove viottoli permettono di scendere verso la passeggiata a mare e quindi il litorale.
L'origine del borgo, di cui si hanno notizie già in epoca romana, è da attribuirsi a popolazioni di antichi Liguri[6]. Sul territorio sono stati trovati reperti risalenti anche al Neolitico. L'etimologia del nome mostra la radice germanica Berg con il significato di montagna, roccia, scoglio, evidentemente riferito alla conformazione dell'antistante isola omonima che si presenta come una montagna che esce dal mare.
Nel 992 i vescovi di Savona, proprietari del luogo, costruirono sull'isola un monastero custodente le presunte ceneri di sant'Eugenio, vescovo di Cartagine[7]. Tra i secoli X e XI il borgo fortificato resistette alla frequenti incursioni piratesche saracene.
Nel 1385 il borgo venne venduto da papa Urbano VI alla Repubblica di Genova[7] (l'isola di Bergeggi venne invece inglobata nei territori della Repubblica di Noli dal 1252 con la bolla pontificia di Innocenzo IV) che, assieme a Spotorno e Vado, fece parte della podesteria di Costa di Vado[7]; quest'ultima, dal 1699, fu sottoposta alla giurisdizione del governatore di Savona[7].
Con la caduta della Repubblica di Genova (1797), sull'onda della rivoluzione francese e a seguito della prima campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte, il territorio di Bergeggi rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del II cantone, capoluogo Spotorno, della Giurisdizione di Colombo e dal 1803 centro principale del I cantone di Savona nella Giurisdizione di Colombo. Annessa al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 la municipalità di Bergeggi venne inserita nel Dipartimento di Montenotte.
Il 4 maggio del 1917, a due miglia dalla costa, il piroscafo inglese SS Transylvania fu affondato da un sottomarino tedesco. Sugli scogli di fronte alla zona dove avvenne il naufragio è stato eretto un monumento in memoria dei 414 caduti.
La sera del 25 ottobre del 1921 il paese pagò un grave tributo di vittime e danni a causa del disastro del forte sant'Elena. Oltre alle abitazioni, anche la chiesa parrocchiale di San Martino subì gravi danni. Una lapide sulla facciata della locale chiesa ricorda le vittime del disastro.
Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo dell'occupazione tedesca, i locali dell'Istituto Marino Merello di Bergeggi furono adibiti a sede di uno dei campi di concentramento della Repubblica Sociale Italiana.[8] Spesso erroneamente ricordato nelle fonti come "campo di concentramento di Spotorno", il campo fu istituito alla scopo di raccogliere gli ebrei e i prigionieri politici arrestati nella Provincia di Savona.[9][10] Alla sua apertura il 29 dicembre 1943 molti degli ebrei presenti nella zona era stati già deportati o si erano dati alla fuga. Pochi (se alcuno) furono gli ebrei imprigionati,[11] i quali condivisero il campo con familiari di renitenti alla leva. Dal 30 aprile 1944 gli internati furono trasferiti nella Colonia Bergamasca di Celle Ligure e il campo fu chiuso.[12]
«Troncato: nel PRIMO d'oro alla torre di rosso, mattonata di nero e aperta del campo, merlata di cinque alla guelfa e fondata sulla troncatura; nel SECONDO fasciato ondato di azzurro e d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.[13][14]»
Chiesa parrocchiale di San Martino di Tours nel capoluogo. Costruita nel 1706, al suo interno sono conservati un dipinto (Madonna del Rosario) del XVI secolo in stile ligure-toscano, una scultura del francese Lacroix e un crocifisso di Anton Maria Maragliano.
Cappella di Santo Stefano, sulle alture.
Complesso consto dai resti di un'antica chiesa paleocristiana del V-VI secolo e di un monastero costruito nel 992 dai monaci provenienti da Lerino, dismesso nel 1446, presso l'isola di Bergeggi.
Sono stati rinvenuti i resti di una torre circolare di epoca romana molto probabilmente usata come faro verso il mare.
Aree naturali
Avamposto strategico e faro di segnalazione, della quale esistono i resti di una torre circolare di epoca romana, per il porto romano di Vada Sabatia, l'isola di Bergeggi fu tra i secoli IV e VI il rifugio del primo monachesimo e quindi sede del monastero dei monaci di Lerino dal 992 al 1252.
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Bergeggi sono 20[17].
Geografia antropica
Il territorio comunale è costituito - oltre il capoluogo - dalla più moderna e turistica frazione di Torre del Mare, creata tra gli anni cinquanta e sessanta del XX secolo, costituita per la maggior parte da complessi abitativi (ville e condomini) ad uso seconda casa e vacanziero. La superficie dell'ente comunale è di 3,69 km2[18].
Confina a nord con il comune di Vado Ligure, a sud con Spotorno, ad ovest con Vado Ligure, ad est è bagnato dal mar Ligure.
Economia
Il turismo è la principale risorsa economica del comune, specie nel periodo estivo. Fiorente anche l'agricoltura e la produzione di olio di oliva e vino. La località ha ottenuto dalla FEE-Italia (Foundation for Environmental Education) il conferimento della Bandiera blu per la qualità delle sue spiagge.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Il territorio di Bergeggi è attraversato dalla Via Aurelia che permette il collegamento stradale con Vado Ligure, a nord, e Spotorno a sud.
^Il gruppo di ebrei arrestati a Alassio nell'aprile 1944 ad esempio risulta essere stato condotto direttamente alle carceri di Genova. Cf. Intervista a Elena Levi, la quale del gruppo fu l'unica sopravvissuta].
^abBlasonatura di Giancarlo Scarpitta, in Bergeggi, su araldicacivica.it. URL consultato il 23 luglio 2023.
^ Comune di Bergeggi, Statuto comunale (PDF), Articolo 2, comma 3 Territorio, gonfalone e stemma.
«Stemma raffigurante torre saracena di colore rosso su campo marrone sovrastata da corone color oro e alla base onde marine color azzurro intercalate oro.»