Il territorio di Testico è situato nei pressi della dorsale che divide le due valli dei torrenti Merula e Lerrone.
Storia
L'origine del toponimo Testico deriverebbe dal nome Testagus[6] che gli stessi Romani diedero al colle dove successivamente si svilupperà il primo castrum Testagi[6], un insediamento considerato strategico e prettamente ad uso militare - difensivo lungo il crinale tra le valli Merula e Lerrone. Alla dominazione romana seguì l'opera di evangelizzazione intrapresa dai monaci benedettini, che ribattezzeranno il luogo con il toponimo di San Pietro del Testico[6].
Parte del Contado di Albenga[6], così come riportato nella carta di re Ludovico II, datata all'869[6], il territorio di San Pietro del Testico rientrò in un periodo tra il XII e il XIII secolo[6] tra i possedimenti della Castellania di Montarosio, quindi unito ad altri paesi e "castelli" della valle di Oneglia, ma soggetto alla giurisdizione civile e criminale della diocesi di Albenga quale "feudo ecclesiastico"[6].
Fu dal 30 gennaio 1298[6] che questa zona del ponente savonese, dopo il benestare di una bolla papale di Bonifacio VIII[6], venne venduta dal vescovo albenganese Nicolò Vascone alla famiglia Doria, nel particolare nelle dirette mani di Nicolò e Federico Doria[6].
Luogo di rifugio collinare durante le periodiche incursioni dei pirati[6] per tutto il medioevo, la diretta proprietà delle valli superiori ed inferiori di Oneglia passarono dal 30 aprile 1576[6] alle dipendenze del duca Emanuele Filiberto di Savoia; tuttavia, i feudi di Cesio e Testico rimasero tra i possedimenti personali del signore Gian Gerolamo Doria del principato onegliese[6].
Annessa alla Repubblica Ligure dal 1801, la municipalità di Testico fece parte dal 1803 del V cantone del Capo Mele nella Giurisdizione degli Ulivi, salvo poi essere soppressa dal 1804 in favore dell'unica municipalità di Stellanello, inserita dal 13 giugno 1805 al 1814 nel Dipartimento di Montenotte del Primo Impero francese.
Con il Regio Decreto n. 774 del 28 marzo 1929[7] a Testico fu aggregata la frazione di Ginestro dal soppresso comune di Vellego che, in parte, confluì sotto la municipalità di Casanova Lerrone[7].
Durante le fasi conclusive della seconda guerra mondiale il territorio testicese fu teatro dell'omonimo eccidio che, il 15 aprile 1945, e per mano dei soldati tedeschi della Wehrmacht, portò all'uccisione di 29 civili di Testico e frazioni.
«D'azzurro, al castello d'argento, con torre centrale, merlato alla guelfa, aperto del campo, poggiante su di una campagna verde e sostenuto ai lati da due leoni d'oro, controrampanti. Ornamenti esteriori da Comune.[9]»
«Piccolo paese dell'entroterra ligure di appena duecento abitanti fu oggetto di un efferato episodio di guerra: ventisette suoi concittadini furono presi in ostaggio e barbaramente trucidati per rappresaglia da truppe naziste. Due donne presenti nel gruppo vennero prima violentate e poi sventrate con i moschetti d'ordinanza. Nobile esempio di spirito di sacrificio e di elette virtù civiche. Testico, 15 aprile 1945» — 8 novembre 2004[12][13]
Oratorio di Sant'Antonio Eremita a Testico, posto di fronte alla parrocchiale.
Chiesa parrocchiale di San Bernardo nella frazione di Ginestro, risalente al XVIII secolo.
Cappella di Santa Libera nella frazione di Ginestro.
Oratorio di Santa Maria delle Grazie nella frazione di Ginestro.
Cappella della Presentazione di Maria al tempio nella frazione di Ginestro. L'ultimo restauro risale al 1998.
Cappella dei Santi Rocco e Lucia nella frazione di Poggio Bottaro.
Cappella di San Sebastiano nell'omonima località.
Cappella di San Mauro.
Cappella dell'Assunzione. Sita sulla strada che collega Vellego (frazione di Casanova Lerrone) con il passo del Ginestro si trova nel punto in cui il rio Grande, congiungendosi con il rio Vaglie, forma il torrente Lerrone.
Architetture militari
Castello di Testico. Dell'antico maniero difensivo, costruito dalla famiglia genovese Doria nel XIII secolo, rimangono ad oggi solo qualche rudere sul monte Arosio.
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Testico sono 22[15].
Geografia antropica
Il territorio comunale è costituito, oltre al capoluogo, dalle frazioni di Ginestro e Poggio Bottaro per una superficie territoriale di 10,22 km²[16]. Fanno altresì parte del capoluogo comunale le borgate storiche di Cà del Rosso, Caselle, Dani e Roggio e le località di Pezzuolo, Praello e San Sebastiano; a Ginestro, le borgate di Poggio, Case e Costa.
Basa principalmente la sua attività economica sull'allevamento del bestiame, grazie ai vasti pascoli di ovini e bovini, seppur ad oggi molto limitato.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Il territorio di Testico è attraversato principalmente dalla strada provinciale 18 che permette il collegamento stradale con Stellanello, ad est. Altra arteria del territorio testicese è la SP 13 collegante i comuni di Stellanello, a sud, e Casanova Lerrone e Cesio verso nord-ovest.
^Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.