Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti l'Associazioni Calcio Riunite Messina nelle competizioni ufficiali della stagione di Serie B 1990-1991.
Stagione
Nella stagione 1990-1991 il Messina disputa il campionato cadetto e con 37 punti ottiene il dodicesimo posto in classifica.
Dopo lo scampato pericolo della passata stagione, la squadra fu puntellata con gente di esperienza e di categoria, quasi tutti con trascorsi da titolari in Serie A, come Beniamino Abate, De Trizio, Schiavi, Bonomi, Muro, Traini e Miranda. Allenato da Giuseppe Materazzi il Messina disputa un sontuoso girone di andata: occupa la prima posizione solitaria in classifica per ben 4 giornate consecutive (dalla 9a alla 13a), dopo accusa un leggero calo, ma chiude comunque in seconda posizione con 22 punti, alle spalle della capolista Foggia. Alla prima giornata di ritorno, il Messina batte in casa il Verona (poi promosso) e si consolida al secondo posto in classifica. Tuttavia nel prosieguo del girone di ritorno, proprio in coincidenza con l'estromissione di Salvatore Massimino dal vertice societario da parte della moglie e dei figli, la squadra giallorossa ha un crollo inatteso, che dalle prime posizioni la fa precipitare nella lotta per la salvezza: dopo tre pesantissime sconfitte consecutive esterne a Reggio Emilia (4-1), Padova (5-1) e Ascoli (5-1) intervallate da due pareggi interni, a metà maggio, a cinque giornate dal termine del campionato, il tecnico viene esonerato. Le ultime partite vedono in panchina Tonino Colomban e Pietro Ruisi, che ottengono 6 punti, frutto di una vittoria e quattro pareggi, che consentono al Messina di mantenere la Serie B, salvandosi all'ultima giornata. Con 37 punti finali il Messina si è piazzato al 12º posto, con un solo punto di vantaggio sulla retrocessa Salernitana, che ha perso lo spareggio salvezza con il Cosenza.
Con 10 reti Igor Protti ancora una volta è risultato il miglior marcatore dei siciliani, mentre Alberto Cambiaghi ha realizzato 7 centri. Nella Coppa Italia il Messina nel primo turno ha eliminato nel doppio confronto l'Ancona, venendo poi estremesso dal torneo nel secondo turno dal Bari, ai calci di rigore (3-5).