Le origini del paese risalgono, secondo alcune testimonianze, all'epoca romana e preromana. Lo dimostrerebbero oggetti e ruderi rinvenuti nel territorio in località Viticeto, gli avanzi di un acquedotto romano lungo il fiume Calore e tre colonne di marmo cipollino provenienti da un tempio pagano, che si trovano oggi nella chiesa di San Ciriaco.
Medioevo
Altri documenti consentono di ricostruire, su basi più certe, la storia del paese a partire dall'età medievale. In quel periodo, infatti, il paese fu uno dei baluardi di difesa e di vedetta dei vicini feudi di Montefusco e Montemiletto e venne denominato, fin dal 1280, col nome di "Turrecella". Nei documenti posteriori, a partire dal 1412, il paese è citato come "Torre di Montefuscolo" perché era, appunto, uno dei castelli che circondava la baronia di Montefusco.
Età moderna
Nel 1806, con l'estromissione dal regno di Napoli dei Borboni, Gioacchino Murat diede pratica attuazione alla legge napoleonica che aboliva la feudalità: allontanò i Caracciolo dal governo di Avellino ed espropriò tutti gli enti religiosi di ogni corpo feudale e bene. Nel nuovo quadro amministrativo, Avellino fu dichiarato capoluogo del Principato Ultra e, a seguito della nuova situazione, nel 1810, Torre Nocelle litigò col principe di Montemiletto per il possesso di Starse e del Bosco Faiano.
Nel settembre del 1860 a Torre le Nocelle i reazionari filoborbonici scatenarono una violenta reazione che si tradusse in una strage di liberali filogaribaldini. Una rivolta del tutto analoga avvenne anche a Montemiletto mentre ad Ariano Irpino vennero presi di mira i garibaldini accorsi a formare il governo provvisorio della città e non i liberali del posto.[4]
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune di Torre Le Nocelle sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 23 febbraio 2015.[5]
«Stemma di azzurro, alla torre d'oro, murata di nero, chiusa e finestrata dello stesso, merlata alla guelfa di quattro, fondata in punta, sormontata dal ramo di nocciolo ordinato in fascia, di verde, fogliato di tre, dello stesso, due foglie all'insù, alternanti una foglia all'ingiù, fruttato di tre, d'oro, due nocciole unite al medesimo picciolo, poste tra le foglie in alto, una posta a sinistra della foglia in basso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di verde.
Monumenti e luoghi d'interesse
Interessante è il santuario di San Ciriaco, il più importante in Italia tra quelli dedicati a quel santo. Il campanile, staccato dalla chiesa fu edificato circa un decennio dopo la costruzione della chiesa e probabilmente sulle fondamenta della "turris" di avvistamento, da cui prese il nome il paese.