Si eleva da sud sopra la faglia nord del Tietar, occupando i sedimenti del Terziario della fossa omonima. Il confine settentrionale dell'horst è a sua volta strutturato in un sistema di fratture con direzione NE, come la faglia del Burguillo, ed E-O a ONO, come quella di Navaluenga, a cui adatta il proprio corso il fiume Alberche. I picchi più importanti di questo settore sono:
A ovest della faglia del Puerto del Pico si eleva l'Alto Gredos. L'horst di Gredos prolunga l'elevata scarpata sopra la fossa del Tietar. Il bordo meridionale dell'horst si adatta alla faglia NE, da Candeleda a Arenas de San Pedro, all'estremo orientale, e successivamente a quella ONO della gola di Minchones. All'estremo settentrionale dell'horst si prolungano le strutture del Gredos orientale, in concreto le faglie di tendenza media E-O, a cui si adatta in questo caso la fossa percorsa dal Tormes. Tra il Gredos centrale e la Sierra de Villafranca e La Serrota appaiono due depressioni, quella del Tormes e quella di Navadijos (sorgenti dell'Alberche) separate dal bloque de Miguel Muñoz. Dette depressioni tettoniche circondano l'horst dell'Alto Gredos, un sistema di blocchi quasi esclusivamente granitici vigorosamente sollevati e sensibilmente bilanciati verso nord (cioè verso le alte valli del Tormes e dell'Alberche). Il versante meridionale è una enorme scarpata complessa di faglia, che con notevoli pendenze si erge sopra La Vera in Estremadura; il versante settentrionale appare come un esteso piano inclinato, corrispondente alla superficie di scorrimento precedente alla dislocazione ed al sollevamento. Nel settore centrale si trova il Circo de Gredos. I picchi più elevati di questo settore sono:
Si osserva una variazione di vegetazione, intimamente relazionata con l'altitudine man mano che si sale; il leccio, il castagno, l'ontano, il sorbo degli uccellatori, la betulla, il pioppo tremulo, il salice, il melojo, sostituito in diverse zone dal pino. Nelle zone alte dominano gli arbusti di citiso, ginepro tappezzante ed anche distinte varietà di camomilla romana.
Nella Sierra de Gredos si distinguono quattro piani di vegetazione: il piano di base o piano del leccio; il piano del melojo; il piano del citiso la cui vegetazione è dominata dalla leguminosa Cytisus oromediterraneus; e il piano dei prati delle vette, dove vivono piante di piccole dimensioni che si sono adattate per sopportare le dure condizioni di alta montagna.
- Piano del leccio 300–550 m
Prati di grandi erbe Nelle ampie fessure delle crepe, dove l'ombra domina la maggior parte della giornata e l'umidità ambientale è elevata, compaiono comunità integrate da specie frondose, con foglie generalmente ampie dato che non devono proteggersi dalla secchezza dell'ambiente. In Gredos queste comunità ospitano piante che a latitudini più settentrionali si trovano di preferenza nei boschi umidi. Si tratta pertanto di piante nobili e rare la cui protezione è necessaria.[1] Alcune di queste piante sono il ranuncolo a foglie di aconito, l'aconito napello, la barba di capra, il garofanino maggiore, l'angelica selvatica, la genziana maggiore, il cavolaccio alpino, l'uva di volpe, il lauro alessandrino e il veratro comune.
La sistematizzazione più completa della morfologia glaciale nel versante nord è quella di Martínez de Pisón, E, e Muñoz Jiménez, J. Secondo questi autori, verso il Tormes esistettero durante il Quaternario 16 ghiacciai, situati nelle principali fratture che segnano il massiccio e orientati predominantemente verso nord, anche se in alcuni casi importanti sono orientati a W.NW. I circhi sono situati intorno ai 1800 metri e le lingue, con una lunghezza che oscilla da uno a quasi sei chilometri -nel caso più grande, il ghiacciaio di Bohoyo-, lasciano depositi frontali più bassi a quote comprese tra i 1400 ed i 1500 metri. Sul versante settentrionale della Sierra del Barco -espolón occidentale della Sierra de Gredos-, le caratteristiche del glacialismo sono simili alle precedenti, con lingue più corte (tra 2 e 3 km) e depositi frontali tra i 1500 ed i 1300 m, secondo la cartografia di Pedraza e López. Sulle elevate testate delle gole si può osservare la morfologia glaciale, crionivale e torrenziale più sviluppata di tutta la Penisola Iberica centrale, esistendo zone, come quella che circonda il pico Almanzor (inglobando le parti superiori delle gole di Gredos, el Pinar e Bohoyo, orientate verso nord e di Alardos, Lóbrega y Blanca, orientate verso sud) o quella che forma il nucleo centrale della Sierra del Barco, che presenta un rilievo di aspetto tipicamente alpino, caso unico nel Sistema Centrale.
Clima
La sierra de Gredos è catalogata nel panorama nazionale come zona di alta montagna. Per questo è necessario prendere le dovute precauzioni se si vogliono realizzare ascensioni tanto in inverno come in estate. La temperatura a partire dai 2.000 metri può oscillare in inverno tra gli 0 °C e i -5 °C essendoci la neve, soprattutto a partire dal mese di dicembre e fino ad aprile.
E. Martínez de Pisón, J. Muñoz Jiménez, Observaciones sobre la morfología del Alto Gredos, Estudios Geográficos, Madrid, 1972.
J. de Pedraza, J. López, Gredos. Geología y glaciarismo, Madrid, 1980.
F. Alonso Otero, M. Arenillas Parra, C. Sáenz Ridruejo, La morfología glaciar en las montañas de Castilla la Vieja y León, Consejo General de Castilla y León, Burgos, 1982. ISBN 84-300-6572-5
J. Muñoz Jiménez, C. Sanz Herráiz, Las Montañas. Guía Física de España, Alianza Editorial, Madrid, 1995. ISBN 84-206-0750-9