Il comune di Serra Sant'Abbondio ha una storia prettamente medievale. Fondato dal libero Comune di Gubbio nel XIII secolo ebbe una rilevante importanza strategica, quale luogo di difesa e di controllo della via più impervia e recondita, ma più breve, tra l'Umbria e il litorale adriatico. Il comune già da allora comprendeva molti borghi e contrade.
Il territorio è stato abitato fin dall'età del ferro e, prima ancora dell'insediamento voluto dalla municipalità eugubina, esisteva una "Serra", cioè un "luogo chiuso", con chiesa dedicata a Sant'Abbondio, che prima dipendeva dal Monastero Classense, poi da quello di Fonte Avellana e infine dall'abbazia di Nonantola.
Nel 1384 Serra Sant'Abbondio entrò a far parte del Ducato di Urbino e perciò nel 1481 il duca Federico da Montefeltro dette incarico al senese Francesco di Giorgio Martini di erigere una rocca a difesa della valle, di cui lo stesso architetto ha lasciato una particolareggiata descrizione in un suo manoscritto. Pertanto tra il 1476 e il 1486 il centro abitato fu ampliato e dotato di rocca fortificata e come si ricorda in vari documenti, questo fatto fu accolto dalla popolazione con grandi feste.
Nulla resta ad oggi di questa fortezza distrutta per ordine del duca Guidobaldo al fine di sottrarla alla conquista di Cesare Borgia.
Ancora più importante fu l'evento occorso nel 1508, quando il duca di Urbino Francesco Maria I Della Rovere, donò alla comunità Serrana lo statuto di "Castello" successivamente alla ricostruzione del centro abitato avvenuta nel 1502 da parte di Cesare Borgia il Valentino. Una delibera comunale conservata nell'archivio del comune di Serra Sant'Abbondio ricorda che ogni anno nel comune veniva celebrata la festa dello "statuto" in onore del duca di Montefeltro.
Simboli
Il 25 settembre 1928 Serra Sant'Abbondio venne unito a Frontone formando il comune di Frontone Serra[5] a cui fu concesso uno stemma con regio decreto del 3 agosto 1930[6] che riuniva i simboli dei due comuni:
«Partito: nel primo d'oro, alla torre quadrata, merlata di rosso, chiusa, finestrata e murata di nero [Frontone]; nel secondo d'azzurro, ad un monte di tre cime d'argento, sormontato da un sole d'oro [Serra Sant'Abbondio].»
Riottenuta l'autonomia il 6 febbraio 1946[5] ogni comune ha ripreso il proprio emblema civico.[7]
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.
Chiesa di San Biagio, cripta paleocristiana risalente al V secolo;
Porta Santa e torre;
Porta Macione;
Santa Maria della Canale.
Poco lontano dal capoluogo, sulla sponda sinistra del fiume Cesano, è conservata nella sua struttura la cripta paleocristiana di San Biagio, del IV o V secolo, costruita con reperti d'epoca romana provenienti da un tempio pagano.
A circa 6 km dal capoluogo, nel territorio comunale tra boschi di lecci, querce e avellane sorge l'eremo camaldolese di Santa Croce di Fonte Avellana, sovrastato dal massiccio del Monte Catria (m 1702).
Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2021 la popolazione straniera residente era di 64[9] persone e rappresentava il 6,8% della popolazione residente.[10]
Tradizioni e folclore
Comunanza Agraria
A Serra Sant'Abbondio esiste ancora oggi una Comunanza Agraria, erede della medioevale Università degli Uomini Originari. La stessa rappresenta un'antica forma associativa di proprietà collettiva di boschi, prati e pascoli gestiti in uso civico. La testimonianza più antica della sua esistenza a Serra Sant’Abbondio risale alla fine del XIII secolo ma forme di gestione collettiva delle montagne sono attestate anche dall’epoca preistorica. Del 1841 è il Regolamento che disciplina l’organizzazione ed il funzionamento della Comunanza Agraria al fine di garantire un corretto utilizzo del bene comune rappresentato dai terreni e dai boschi del Monte Catria.
Cultura
Eventi
Palio della Rocca
Il Palio della Rocca è una rievocazione storica nata nel 1987 nel comune di Serra Sant'Abbondio. La manifestazione ricopre molteplici significati culturali, turistici, religiosi e sociali. Il punto centrale è la disfida che ha luogo la seconda domenica di settembre fra i 3 antichi borghi e i 3 antichi castelli che componevano il territorio medievale di Serra Sant'Abbondio, ed è disputato tramite la corsa delle oche.
Geografia antropica
La conformazione urbanistica del paese conserva il tipico assetto dell'antico borgo medievale con due porte d'accesso, restanti dalle primitive quattro: la Porta Santa con torre e la Porta di Macione del XIII secolo; due vie parallele al corso centrale fanno da cornice alle costruzioni in pietra da disegno semplice e lineare.