Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Rimini Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 2019-2020.
Stagione
L'estate, dal punto di vista societario, si rivela estremamente movimentata. Il 1º giugno il patron Giorgio Grassi presenta Sandro Cangini come nuovo direttore sportivo[1] e nel corso dello stesso mese conferma Mario Petrone come allenatore.[2] A giugno avviene anche un incontro con un gruppo messicano[3] per un'eventuale cessione poi non andata a buon fine.
Successivamente – mentre iniziano a circolare voci su un possibile ingresso in società dell'italo-americano Massimo Nicastro ex presidente del Como – il 15 luglio Cangini si dimette dal ruolo di direttore sportivo[4] e il 19 luglio Petrone viene ufficialmente sostituito dal tecnico irpino Renato Cioffi, contattato dal gruppo di Nicastro, mentre il nuovo ds è Rino D'Agnelli.[5] Il 20 luglio, durante la presentazione del nuovo allenatore e del nuovo direttore sportivo, il presidente Grassi annuncia di aver ceduto il 30% delle quote societarie allo stesso Nicastro,[5] suscitando le polemiche della Curva Est che tra l'altro critica la presenza dell'intermediario Nicola Penta,[6] delineato come uno dei capi della curva del Cesena negli anni '70-'80.[7] Nei giorni immediatamente seguenti vengono messi fuori rosa Guiebre, Viti, Venturini, Cecconi, Urso, Cicarevic, Danso e Alimi[8] (nonostante quest'ultimo avesse prolungato il prestito al Rimini proprio pochi giorni prima)[9] sostituiti da nuovi giocatori. Il 12 agosto sui media locali escono alcune indiscrezioni riguardo ad un nuovo incontro del patron Grassi (nonostante l'accordo in essere con Nicastro) con l'imprenditore Alfredo Rota e con Giulio Mongardi del gruppo di Gianpiero Samorì,[10] entrambi già incontrati separatamente nei mesi precedenti sempre per discutere di una cessione del club,[11][12] la quale anche in questo caso viene respinta.[13] Il 19 agosto sul sito ufficiale della squadra esce un comunicato congiunto Grassi-Nicastro, nel quale si illustra la volontà di non proseguire nella trattativa inerente all'acquisizione della società.[14]
Il campionato del Rimini inizia con una vittoria interna sull'Imolese, ma esso sarà anche l'unico successo nell'arco di oltre due mesi, visto che a settembre e a ottobre arrivano solo pareggi o sconfitte.
In data 20 settembre viene nominato, quale Delegato alla Gestione dell'Evento, l'Avv. Matteo Marcheggiani, il quale diventa il nuovo responsabile della sicurezza dello stadio.
Alla 13ª giornata i biancorossi romagnoli tornano ad ottenere i tre punti grazie all'1-0 rifilato alla Vis Pesaro. Il 19 novembre, due giorni dopo la sconfitta casalinga per 0-2 contro l'Arzignano Valchiampo, Cioffi viene esonerato e sostituito da Giovanni Colella, così come il direttore sportivo Rino D'Agnelli viene sostituito da Ivano Pastore che già aveva lavorato a Rimini dal 2014 al 2016. Nonostante l'arrivo del nuovo tecnico, la squadra non inverte il trend negativo dato che perde le cinque partite successive. Nel frattempo, durante la finestra invernale di calciomercato, la rosa subisce numerosi cambiamenti.
Il 26 febbraio 2020 i biancorossi avrebbero dovuto disputare un'importantissima partita contro il Fano, squadra che condivideva il fondo della classifica con il Rimini. Quell'incontro tuttavia non si disputerà mai: il 24 febbraio arriva infatti la notizia del rinvio dei due turni successivi a causa della pandemia di COVID-19 che iniziava a imperversare nel paese,[15] poi il 2 marzo la Lega Pro ufficializza un ulteriore rinvio[16], fino alla sospensione di tutte le attività sportive emanata dal Governo con un provvedimento valido anche per le squadre professionistiche.
Il 7 maggio le società di Serie C, riunite in assemblea, votano per la definitiva sospensione del campionato con blocco di retrocessioni e ripescaggi.[17] Il Consiglio Federale della FIGC dell'8 giugno, tuttavia, decreta la retrocessione diretta dell'ultima squadra di ciascun girone considerando la classifica alla sospensione del campionato, mentre le squadre dalla penultima alla quintultima avrebbero disputato i play-out.[18]
Con 11 giornate non disputate (tra cui anche la partita contro il Fano da giocare in casa) e con una rosa rivoluzionata nel mercato di gennaio, il Rimini scende ugualmente in Serie D a tavolino in virtù dell'ultimo posto in classifica, nonostante rispetto al Fano i biancorossi avessero gli stessi punti (21), gli stessi gol fatti (24) e gli stessi gol subiti (42) e una parità anche nell'unico scontro diretto fin lì giocato (0-0 all'andata nelle Marche). Il punteggio finale () è calcolato secondo la formula ,[19] dove:
è il punteggio totale accumulato in classifica fino al momento della sospensione definitiva;
è la media punti realizzati nelle gare disputate in casa fino al momento della sospensione definitiva;
è il numero di partite rimanenti da giocare in casa secondo il calendario ordinario;
è la media punti realizzati nelle gare disputate in trasferta fino al momento della sospensione definitiva;
è il numero di partite rimanenti da giocare in trasferta secondo il calendario ordinario.
A seguito di questo epilogo, la società ricorre prima al Collegio di Garanzia del CONI[20] e poi al TAR del Lazio,[21] ma entrambi i ricorsi vengono respinti.
Nel frattempo il presidente Giorgio Grassi aveva già comunicato l'intenzione di cedere la società. Il 17 luglio 2020 viene annunciato il passaggio di proprietà ad Alfredo Rota, imprenditore che già nel corso dell'estate precedente aveva provato ad acquistare la proprietà della squadra.[22]
Divise e sponsor
Lo sponsor tecnico per la stagione 2019-2020 è Macron, mentre lo sponsor ufficiale è Grabo.