In panchina arriva Melotti, già difensore centrale a Rimini ai tempi di Arrigo Sacchi.
La prima vittoria arriva alla 5ª giornata, in casa contro lo Spezia. Intanto vengono firmati alcuni rinforzi (Striuli, Pompini, Franzini) ma il 2 novembre la sconfitta esterna per 2-0 a Ferrara contro la SPAL manda i biancorossi a -8 sugli stessi ferraresi. Successivamente i riminesi vanno a vincere fuori casa contro l'Arezzo di Serse Cosmi, dando origine a una striscia di 6 vittorie in 7 partite che riporterà i biancorossi in vetta a pari merito con la SPAL al termine del girone d'andata.
Nelle prime partite del girone di ritorno la truppa di Melotti perde qualche punto dalla vetta, tuttavia grazie alla vittoria al "Benelli" di Pesaro i biancorossi arrivano alla sfida con la SPAL con un solo punto di svantaggio. Il match si conclude 3-0 in favore del Rimini, che vola a +2 conquistando anche il vantaggio negli scontri diretti. Poi arrivano 3 vittorie di fila e un pareggio a Lugo, quindi una settimana più tardi il Rimini non va oltre lo 0-0 interno contro il Castel San Pietro in una gara contestatissima con 3 giocatori riminesi espulsi: l'arbitro Manari di Teramo fu costretto a lasciare lo stadio in elicottero mentre una folla inferocita lo attendeva all'esterno[1]. Alla terz'ultima giornata arriva una sconfitta a Viterbo, complici le squalifiche, poi due vittorie. La classifica finale vedrà la SPAL conquistare il primo posto con un punto in più dei biancorossi, che sono costretti ai play-off.
Le semifinali sono contro lo Spezia. In Liguria la gara di andata termina 0-0; nel match di ritorno un pareggio avrebbe favorito i riminesi, ma la beffa dell'eliminazione arriva a pochi secondi dalla fine con la rete di Roberto Chiappara. In finale play-off ci va quindi lo Spezia, squadra che al termine del campionato aveva ben 19 punti in meno del Rimini.
G. Bertozzi, C. Cerbara, AA.VV., Il Risorgimento: dieci anni di storia del Rimini Calcio dal fallimento alla promozione, I libri del Corriere Romagna, 2004.