Località: Gaidella, Zambone[1]
Quistello (Quistèl in dialetto basso mantovano[5]) è un comune italiano di 5 238 abitanti[2] della provincia di Mantova in Lombardia. Il paese sorge sulle rive del fiume Secchia ed è lambito a sud dal 45º parallelo, la linea equidistante fra il Polo nord e l'Equatore.
Quistello, adagiato sulla riva destra del fiume Secchia, deriverebbe il proprio nome dal Custellum, un emissario del Po Vecchio che scorreva a fianco dell'abitato e lo delimitava sul lato settentrionale (probabilmente il torrente Crostolo[6]). Il toponimo Custello compare nel celebre atto di donazione, risalente al 1007, con cui Tedaldo di Canossa dona il territorio, il castello e la chiesa a San Benedetto, segnando la fondazione del celebre monastero polironiano.
Il territorio di Quistello presenta una rilevanza archeologica testimoniata dagli scavi archeologici che hanno portato alla luce insediamenti tardoantichi e romani, in particolare nella frazione di Nuvolato, e dagli studi effettuati nell'area del vecchio castello dove sono stati ritrovati reperti di ceramiche rinascimentali.
Attorno al 1336[7] (probabilmente con lavori protrattisi dal 1288 al 1360) il fiume Secchia fu portato a sfociare nel Po presso Mirasole di San Benedetto Po da Cavezzo, e quindi a passare sul fianco ovest di Quistello. Esiste una certa disputa circa il motivo di tale deviazione: forse per completare la bonifica dell'area di San Benedetto Po o per rendere possibile il drenaggio delle acque nei pressi di Mirandola, evitando inoltre che quest'ultima città fosse frequentemente allagata dalle piene del fiume.
La zona di Quistello restò di proprietà della famiglia Gonzaga fino al 30 giugno 1708, quando la dieta di Ratisbona ne stabilì il passaggio agli austriaci, seguendo le sorti storiche degli altri comuni mantovani.
Il 15 settembre 1734 in località Gaidella avviene la battaglia di Quistello, un sanguinoso scontro tra i gallo-sardi e gli austriaci nel contesto delle guerre per la successione del trono di Polonia. Gli austriaci ebbero la meglio in questa battaglia, ma nella successiva battaglia di Guastalla (chiamata anche battaglia di Luzzara) del 19 settembre furono sconfitti e ripiegarono nel Tirolo[8][9]. Le vicende belliche della guerra di successione polacca si conclusero poi con il Trattato di Vienna del 18 novembre 1738.
L'imperatore Giuseppe II nell'anno 1781 chiuse il monastero di Santa Maria delle Grazie[10].
Nel 1876 fu eretto l'ospedale Bastasini di Quistello quale ente morale[11].
Nel 1906, sopra una parte delle macerie del castello di Quistello, venne costruito il Mulino Panina che nel 1999 venne venduto dalla famiglia e poi abbattuto per costruire un condominio.
La Pinacoteca Civica custodisce opere dalla fine dell'Ottocento alla seconda metà del Novecento di artisti mantovani.
Quistello ha subìto notevoli danni dai terremoti dell'Emilia del 2012, sia nel sisma del 20 maggio che in quello del 29 maggio 2012. Per quanto riguarda il patrimonio pubblico sono stati resi inagibili la maggioranza degli edifici pubblici come la chiesa parrocchiale e le altre chiese di frazione, il municipio, il centro culturale, il palazzetto dello Sport, la casa del Balilla, il Museo nella frazione di Nuvolato nonché le scuole dell'infanzia, primaria e secondaria.
Importanti interventi di messa in sicurezza sono stati effettuati in particolare sulla chiesa parrocchiale che ha registrato importanti crolli interni, sul municipio e sui portici del centro storico per un ammontare di 635.000 euro. Per quanto riguarda le opere di ricostruzione il municipio è stato collocato in altro edificio, l'amministrazione comunale ha provveduto all'adeguamento alla normativa antisismica dell'asilo nido e inoltre, attraverso importanti opere di ripristino per un totale di 425.000 euro, sono state messe in sicurezza e riaperte tutte le strutture scolastiche (scuola dell'infanzia, primaria e secondaria). Importanti danni anche sul fronte dell'edilizia privata sia ad imprese che ad abitazioni. Circa 400 le abitazioni dichiarate inagibili per un totale di circa 500 sfollati. Nelle prime settimane dopo il sisma è stata allestita una tensostruttura per ospitare gli sfollati mentre le famiglie beneficiarie del contributo di autonoma sistemazione sono risultate 180. I danni al comparto industriale ammontano a circa 24 milioni di euro.[12][13].
Il territorio di Quistello offre un interessante percorso ambientale e naturalistico nel Parco delle Golene Foce Secchia, che dal fiume Secchia arriva sino al Po, e un eccellente patrimonio enogastronomico di prodotti tipici certificati come il Lambrusco DOC, la Pera IGP e il Parmigiano Reggiano.[15]
Abitanti censiti[16]
Quistello è un comune conosciuto anche per la sua produzione di un ottimo lambrusco. Vi è presente infatti la Cantina Sociale di Quistello che, dal 1928, è famosa per i suoi vini di alta qualità, prodotti da vigneti coltivati in zona.
Il territorio comunale è attraversato dalla ferrovia Suzzara-Ferrara ed è servito da due stazioni: la stazione di Quistello e la fermata di San Rocco Mantovano.
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