Il territorio comunale è esteso sulla riva destra del fiume Po, poco a valle della confluenza col fiume Secchia.
Origini del nome
Vi sono diverse ipotesi sull'origine del nome Quingentole[6]:
come derivato da quingenti, "cinquecento", identificativo della superficie originale del luogo, così come per i toponimi di Trecenta, Nonantola, Quarantoli,
da quinque, "cinque", in riferimento alla distanza in miglia dalla Via Aemilia Altinatis, via che univa Ostiglia a Quarantoli,
da quinque gentes, "cinque famiglie".
Storia
Quingentole è un centro dell'Oltrepò mantovano ed è situato presso l'argine destro del Po. Nel 977 la città fu donata dall'imperatore Ottone III al vescovo di Mantova. In seguito passò ai Gonzaga che scelsero di mettervi a capo un loro rappresentante.
Dopo la morte della contessa Matilde di Canossa, Mantova come quasi tutte le realtà sul territorio, si eresse a libero Comune.
In questo periodo di grandi cambiamenti, il territorio denominato "Isolato di Revere" (che vedeva come due baluardi estremi Sermide e Quingentole) passò ufficialmente sotto la guida di Reggio.
Modenesi e Reggiani iniziarono una grande azione di fortificazione costruendo Forti e Castelli.
Il primo a Revere in località Santa Mostiola, il secondo a Mirasole di San Benedetto Po. Alla richiesta Mantovana di cessazione dei lavori, Modenesi e Reggiani risposero stanziando soldati sul territorio e intensificando i lavori di costruzione. Azione che fece adirare Mantova, che poche settimane più tardi, con un contingente armato e passando il Po all'altezza di Revere, conquistò la fortezza respingendo i Modenesi e ne intensificò i lavori di costruzione e ultimazione, dedicandosi successivamente alla conquista a oriente fino a Burana e a occidente fino a Quistello, inglobando Quingentole.
La pace si raggiunse nei mesi successivi con la cessazione dei due isolati di Revere e di San Benedetto Po sotto il potere ufficiale di Mantova.
Il 15 luglio 1708, dopo la morte di Carlo Gonzaga nel suo esilio a Padova, la guerra contro l'Austria finì e il territorio passò ufficialmente sotto il dominio di Leopoldo e Giuseppe d'Austria, che già ne avevano dichiarato la proprietà il 20 Maggio 1701 e il 30 Giugno 1708 tramite le loro sentenze.
A Quingentole nel 1710 si installarono stabilmente le truppe Prussiane e nel 1711 anche le milizie dei reggimenti del Principe di Vandemont. Truppe straniere che rimasero sul territorio Mantovano fino all'unificazione del 1ºOttobre 1866 per opera dei Savoia.
Al giorno d'oggi la città, oltre ai fasti dell'epoca rinascimentale è un centro agricolo all'avanguardia. Si coltivano cereali, ortaggi, alberi da frutto e foraggio per l'allevamento di bovini e suini, ma ci sono anche alcune aziende attive nel settore dell'abbigliamento.[7]
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 luglio 2002.[8]
«Di azzurro, alla torre di rosso, mattonata di nero, con forte basamento, chiusa di nero, finestrata di argento, merlata di due alla ghibellina, i merli uniti a due ramoscelli di alloro curvati verso la punta, muniti ognuno di otto foglie, ramoscelli e foglie di verde, essa torre fondata sulla pianura di verde, accompagnata da due leoni illeoparditi d'oro, uno a destra, l'altro a sinistra, visti in prospettiva, sostenuti dalla pianura, con le teste di fronte e propinque al basamento della torre. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di bianco.
Monumenti e luoghi d'interesse
Gli edifici storici principali sono:
la Gran Casa del Sole, affacciata sull'ampia piazza, un tempo palazzo dei vescovi di Mantova ed oggi palazzo municipale,
Nomi di località e di corti nel comune di Quingentole: Sabbioncello (sede dell'impianto idrovoro omonimo del Consorzio della Bonifica Burana Leo Scoltenna Panaro), Graffagnana, Collegate, la Fioria, Le Teste, Parerolo, San Lorenzo, Fienili Savoia, Palazzetto, Boaria.
Economia
L'economia della zona è basata prevalentemente sull'agricoltura, sulla zootecnica e sulle produzioni ad esse correlate. Inoltre sono presenti alcune aziende nel campo della moda.[7]