Nel 1990 fonda a BolognaIl parto delle nuvole pesanti, band di folk-rock sperimentale formata da studenti universitari calabresi. Il disco d'esordio Alisifare e una prolifica attività concertistica rivelano il gruppo come una delle realtà più interessanti del folk anni '90.[1] Canzoni come Raggia e Lupu e l'album 4 battute di povertà, prodotto dalla Lilium dei fratelli Onorato di Monza e distribuito dalla Sony Music, diventano apripista di un genere denominato tarantella punk.[2] L'ultimo lavoro di Voltarelli con la band, intitolato Il parto, ottiene buoni risultati di critica e vendite. Dopo aver pubblicato sette album, un concerto dal vivo insieme a Claudio Lolli e aver suonato in centinaia di concerti sia in Italia (tra cui, al Concerto del Primo Maggio nel 1999 e 2005 e al Premio Tenco nel 1998, 2000 e 2001) che all'estero, nel 2005 Voltarelli, voce, autore dei testi e della musica sin dal sua fondazione, lascia il gruppo per intraprendere una carriera da solista.[3]
Solista
Distratto ma però (2007)
Distratto ma però è il primo lavoro discografico da solista, pubblicato da KomArt e distribuito da Venus nel 2007. L'album viene prodotto da Finaz della Bandabardò e vede la partecipazione di Pau dei Negrita, Roy Paci, Sergio Cammariere e del regista Giancarlo Cauteruccio.[4] Nel lavoro prende forma la nuova personalità artistica dove, alla voce profonda e alla ricercatezza dei testi, si affianca una grande ironia nel trattare temi delicati come l'emigrazione e la solitudine.[5] Il disco entra nella cinquina dei finalisti per la Targa Tenco 2007 riservata alle opere prime, portandolo così a partecipare alle serate conclusive del Premio Tenco al Teatro Ariston di Sanremo. La tournée di presentazione arriva fino in Canada, Messico e Stati Uniti d'America.[6] L'impegno su tematiche sociali continua nel bootlegDuisburg Nantes Praga, lavoro di denuncia contro la mafia, registrato dal vivo durante il tour europeo del 2008. Pur essendo supportato esclusivamente dalle vendite durante i concerti e in rete, il disco vende oltre 3.000 copie in meno di un anno.[7] In questi anni, partecipa inoltre a tre edizioni consecutive del Concerto del Primo Maggio a Roma (2009, 2010 insieme ad Alfio Antico e Lautari, 2011 insieme alla Bandabardò).
Ultima notte a Malá Strana (2010)
Il trasferimento a Berlino nel 2009 e la decisione di puntare su un suono più essenziale e scarno segnano l'inizio di una nuova fase creativa che porta nel 2010 al secondo disco da solista, intitolato Ultima notte a Malá Strana, prodotto di nuovo da Finaz della Bandabardò.[8][9][10] L'album viene pubblicato da OTR Live e distribuito da Universal in Italia, pubblicato da Le Chant du Monde in Francia, distribuito da Harmonia Mundi in Europa e successivamente distribuito oltreoceano in Argentina e Canada.
Il disco viene presentato in anteprima in un concerto al teatro Alhambra di Parigi in Francia, dove il singolo Scarpe rosse impolverate rimane per diverse settimane nelle playlist di Radio France[11]. In Argentina esce per Los Años Luz Discos, dove viene presentato a Buenos Aires con un concerto alla Trastienda, con ospite la cantante uruguayana Ana Prada. Durante il tour argentino viene invitato a partecipare al concerto di Adriana Varela, storica voce del tango argentino.[12] In Canada viene pubblicato da Les Productions Casa Nostra, con distribuzione DEP e Universal: l'uscita viene accompagnata da una tournée, insieme al cantante italo-canadese Marco Calliari, che tocca Montréal, Québec e Val-d'Or. L'album viene recensito su Radio Canada che programma il singolo Scarpe rosse impolverate, che lo porta a partecipare al programma Je l'ai vu à la radio su Première Chaîne.[13]
Il disco si aggiudica la Targa Tenco 2010 come miglior album in dialetto: l'onorificenza è conferita per la prima volta in assoluto ad un'opera in dialetto calabrese.[14] Voltarelli dedica il premio ad Angelo Vassallo, sindaco ambientalista del comune di Pollica in provincia di Salerno, ucciso in un agguato di stampo mafioso.[15] Nel 2014 Matka Měst, reinterpretazione in ceco della canzone 'Sta città, tradotta da Michal Horáček e inserita nell'album Segrado di František Segrado, raggiunge la prima posizione nelle classifiche della Repubblica Ceca.[16]
Lamentarsi come ipotesi (2014)
Lamentarsi come ipotesi è il terzo disco da solista, come il precedente pubblicato da OTR Live e distribuito da Universal nel 2014. Il disco si compone di dodici canzoni, di cui nove in italiano, due in dialetto calabrese e un brano strumentale. Registrato a Firenze e prodotto ancora una volta da Finaz della Bandabardò, rappresenta la chiusura ideale di una trilogia iniziata nel 2007 con Distratto ma però: un percorso col quale l’artista ha approfondito la sua ricerca tra canzone d’autore e identità culturale tradizionale. L’album vanta ospiti quali Tiziano Borghi, Max Dedo, Letizia Dei, Mauro Durante del Canzoniere Grecanico Salentino, Otello Profazio, Riccardo Tesi, oltre ad un cameo del cantautore argentino Kevin Johansen.[17][18]
Voltarelli canta Profazio (2016)
Voltarelli canta Profazio è il quarto lavoro discografico da solista, in cui omaggia il cantautore conterraneo, con cui condivide il giorno di nascita. Pubblicato nel 2016 da Squilibri e arrangiato e prodotto da Carlo Muratori, l'album si avvale di musicisti quali Marco Carnemolla, Lucia Consolino, Peppe Di Mauro e per la copertina e il libro allegato delle opere d'arte delle artiste Anna e Rosaria Corcione, le quali, a loro volta, omaggiano un altro calabrese, l'artista Mimmo Rotella.[19][20] Per la seconda volta, Voltarelli vince la Targa Tenco 2016 nella categoria miglior album interprete.[21]
Dio come ti amo (2019)
Nel 2019 il disco autoprodotto Dio come ti amo viene distribuito esclusivamente nei concerti. Il singolo omonimo, reinterpretazione del successo planetario di Domenico Modugno (con cui il cantautore pugliese vinse il Festival di Sanremo e partecipò all’Eurovision del 1966), viene pubblicato dall'etichetta di New York Adesso in una nuova versione electro swing in collaborazione con i produttori parigini Bart & Baker.[22][23]
Planetario (2021)
Planetario è il sesto disco da solista, prodotto da Sergio Secondiano Sacchi e Daniele Caldarini per Cose di Amilcare e pubblicato da Squilibri nel 2021. Nell'album, Voltarelli decide di cimentarsi nell'interpretazione in italiano di brani che sono diventati nel tempo dei veri capisaldi di autori come Jacques Brel, Bob Dylan, Léo Ferré, Joaquin Sabina, Vladimir Vysotsky, duettando con rinomati nomi della canzone internazionale, quali Luis Eduardo Aute, Joan Isaac, Amancio Prada, Silvio Rodríguez, Rusó Sala, Joan Manuel Serrat e Adriana Varela.[24][25] Per la terza volta, Voltarelli vince la Targa Tenco 2021 per il miglior album interprete.[26]
La grande corsa verso Lupionòpolis (2023)
Nel 2023 esce il settimo album da solista, La grande corsa verso Lupionòpolis, pubblicato da Visage Music e distribuito da Pirames International.[27] Il disco viene registrato a New York da Marc Urselli (tre Grammy Award e collaborazioni con Lou Reed e Nick Cave) nello storico EastSide Sound di Manhattan e arrangiato e prodotto dal pianista italiano di base a Los Angeles Simone Giuliani (al suo attivo produzioni con Andrea Bocelli e la London Symphony Orchestra).[28] L'album, che contiene dieci tracce di cui otto canzoni in dialetto calabrese, una in italiano e un valzer strumentale, vede la presenza di musicisti di calibro internazionale quali Davin Hoff, Jake Owen, Stephane San Juan, Mauro Refosco e la partecipazione di Eleanor Norton, Dough Wieselman e Amy Denio.[29] Il disco entra nella cinquina dei finalisti per la Targa Tenco 2023 nella categoria miglior album in dialetto, posizionandosi 2º nella classifica finale, e nel 2024 vince il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana come miglior album 2023.[30][31]
Cinema
Dall'incontro e l'inizio del sodalizio con il regista Giuseppe Gagliardi nasce nel 2003 Doichlanda (espressione con cui gli emigrati calabresi usano chiamare la Germania), documentario che racconta il viaggio musicale di una band etno-rock nei ristoranti calabresi e nei luoghi dell'emigrazione italiana in Germania. Il film si aggiudica il Premio della giuria al Torino Film Festival del 2003, viene scelto dal Goethe Institut come testimonial durante le manifestazioni celebrative dei 50 anni dell'emigrazione italiana in Germania e viene proiettato all'estero in città come Colonia, Francoforte, Londra, Monaco di Baviera, Praga e Washington.[32][33] Dal film viene estratto il videoclip di Onda calabra, che vince il Premio speciale della giuria M.E.I. nella categoria migliore videoclip d’autore.[34]
Tre anni dopo è il turno del film La vera leggenda di Tony Vilar, sempre del regista Giuseppe Gagliardi: un road movie che racconta l’epopea degli italiani d’America, seguendo le tracce di un cantante italiano famoso in Argentina negli anni sessanta e ormai sparito dalle scene. La storia, che si svolge tra Buenos Aires e New York, rappresenta il primo caso di mockumentary (falso documentario) italiano. Nel film Voltarelli è co-sceneggiatore, attore protagonista e autore delle musiche. L’opera partecipa alla Festa del Cinema di Roma (2006), al Tribeca Film Festival di New York (2007), all'International Film Festival di Calgary (2007), al Festival del Cinema Italiano di Belgrado (2008), al Weird Mob di Sydney (2008), all'Italian Film Festival di Dublino (2008) e all’Italian Film Festival di San Diego (2009).[35]
Nel 2012 cura la colonna sonora del film Aspromonte, opera prima del regista italo-tunisino Hedy Krissane. Nel 2013 partecipa al film argentino Vino para robar del regista Ariel Winograd[39], nel 2015 al film spagnolo Cançons d’amor i anarquia del regista Carlos Benpar[40] e nel 2017 al film italiano Babylon sisters del regista Gigi Roccati, di cui cura anche la colonna sonora[41].
2015 - Scarpe rosse impolverate (Dusty red shoes) (4MuLA remixes)
2015 - Sciakatan
2016 - Il monumento
2019 - Dio come ti amo (Bart & Baker remix)
Singoli (CD promo)
2007 - Italiani superstar
Compilation (CD)
2008 - AA.VV. - Deviazioni (Un omaggio a Vasco Rossi) (Peppe Voltarelli, Ste Sardo, Cato - La nostra relazione)
2008 - AA.VV. - Bardóci (Inediti e rarità di Sergio Bardotti interpretati dagli artisti del Club Tenco) (Peppe Voltarelli - Io bevo = Je bois)
2008 - AA.VV. - Pan Brumisti - Quelle piccole cose (Peppe Voltarelli - Signora poesia)
2008 - AA.VV. - (Teresa De Sio presenta) Riddim a sud (Peppe Voltarelli - Bene nun ci’nne)
2008 - AA.VV. - Capo Verde terra d’amore vol. 3 (Canzoni di Cesaria Evora e Teófilo Chantre in italiano) (Lucilla Galeazzi & Peppe Voltarelli - Segreti al chiar di luna (Segredo na luar)
2009 - AA.VV. - Salotto Live (Peppe Voltarelli - Distratto ma però)
2012 - AA.VV. - Tirullallero 2. Canti e musiche dalla Calabria (Peppe Voltarelli - Turismo in quantità)
2013 - AA.VV. - Le cose di Amilcare. Barcelona 2013 (Peppe Voltarelli - Scarpe rosse impolverate)
2013 - AA.VV. - Capo Verde terra d’amore vol. 3 (Canzoni di Cesaria Evora e Teófilo Chantre in italiano) (Peppe Voltarelli - Rosa)
2015 - AA.VV. - The Electro Swing Revolution vol. 6 (Peppe Voltarelli - Scarpe Rosse Impolverate (Dusty red shoes))
2015 - AA.VV. - Vivo! (Vent’anni di musica all’Istituto Ernesto De Martino) (Peppe Voltarelli - Les anarchistes)
2015 - AA.VV. - Multifilter - Mito e memoria del padre nella canzone (Peppe Voltarelli - Sepolcrali blues)
2004 - La Soluzione - La Soluzione (produttore artistico album, voce e tamburello in Luce)[46]
2006 - Antonello Messina - Aziyz (voce in Milonga)[47][48]
2007 - Sergio Cammariere - L’abbuffata (Original Motion Picture Soundtrack) (autore e co-compositore in L’imperatore, compositore in Tarantella del Trionto, compositore in Meccaniche terrestri, co-compositore in Onda calabra, co-compositore in Promenade de la mouche, autore e compositore in L’anima è vulata)
2008 - Ardecore - Sulla strada con Tenco (voce in Ora sei rimasta sola)
2008 - H.E.R. - Magma (voce in Grandioso amore)[49]
2011 - Chiara Baffa (ed.), Cosa volete sentire. Compilation di cantautori italiani, Minimum Fax, Roma, Italia, pp. 137, ISBN 978-88-7521-379-4 (racconto Patate sotto la cenere)[96]
2021 - Sergio Secondiano Sacchi, Storie e amori d’anarchie. Le canzoni e gli avvenimenti che raccontano un’idea di libertà e rivolta, Squilibri, Roma, pp. 280, ISBN 978-88-8557-138-9[99]
Originario di Mirto, frazione del comune di Crosia in provincia di Cosenza dove si avvicina alla musica all'età di 11 anni, vive attualmente a Firenze, dopo aver vissuto a Bologna, Roma, Napoli e Berlino.[203]
Nel 1995 si laurea al DAMS dell'Università di Bologna discutendo una tesi sul rap italiano in semiologia della musica con il Prof. Gino Stefani e sotto la supervisione di Pierfrancesco Pacoda.[204]
Nel 2000 fonda a Bologna l'Emir (Ente musicisti italiani rilassati), associazione e casa editrice con scopi artistici e socio-umanitari.[46][205]
È direttore artistico di: Back to Cropalati, festival dell’omonimo comune, dal 2006[208][209]; La città dei luoghi - Festival dell'appartenenza, festival del comune di Corigliano-Rossano, dal 2021[210]; Il cielo sopra Sibari, festival del comune di Cassano all'Ionio, dal 2022.[211]
Nel 2014 ha mangiato in un deli nel quartiere Greenwich Village di New York con il famoso ingegnere del suono Marc Urselli.[216]
Nel 2016, nel camerino del Teatro Ariston di Sanremo, prima di ritirare la Targa Tenco per il miglior album interprete per Voltarelli canta Profazio, Profazio chiese a Voltarelli: “Pensi che i calabresi ci perdoneranno di aver vinto il Premio Tenco?”.
Nel 2023, durante il festival della canzone italiana a Parigi[219], nella sede dell'Association Nationale Les Garibaldiens[220], ha bevuto vino rosso con il famoso cantautore Mimmo Locasciulli.
^ Redazione, Peppe Voltarelli in concerto, su SanGiovanniRotondoNET, 7 settembre 2010. URL consultato il 29 giugno 2023.
^ Redazione, Emir, su Rockit, 30 novembre 2001. URL consultato il 1º luglio 2023.
^ Floriana Lenti, Il ritorno di Peppe Voltarelli, su Corriere dell'Umbria, 5 aprile 2016. URL consultato il 5 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2021).
^ Redazione, Buitoni Italian Film Festival, su Istituto Italiano di Cultura Dublino, 24 maggio 2007. URL consultato il 2 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2020).
^(DE) Redazione, Italien-Festival "Avanti Pop 2", su Istituto Italiano di Cultura Colonia, 12 aprile 2008. URL consultato il 1º luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2021).
^ Redazione, Peppe Voltarelli & Kevin Johansen in concierto, su Istituto Italiano di Cultura Buenos Aires, 23 novembre 2009. URL consultato il 1º luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2023).
^(CS) Redazione, Open Air Festival Třebotovská Říje, su Muzikus, 26 settembre 2009. URL consultato il 1º luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2021).
^(DE) Redazione, AdriaHochZwei (in Dortmund), su Istituto Italiano di Cultura Colonia, 29 maggio 2010. URL consultato il 1º luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2021).
^(ES) Redazione, Peppe Voltarelli, su Cancioneros, 16 marzo 2011. URL consultato il 1º luglio 2023.
^ Redazione, Peppe Voltarelli recital a Varsavia, su Riviera, 30 marzo 2012. URL consultato il 2 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2020).
^ Redazione, Tatanka, su Istituto Italiano di Cultura Budapest, 8 novembre 2011. URL consultato il 2 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2020).
^ Redazione, Kaulonia Tarantella Festival, su Caulonia Borgo, 16 giugno 2013. URL consultato il 4 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2020).