Il 12 ottobre 1963 muore il poeta Giuseppe Marotta. Cinque giorni dopo, il 17 ottobre, viene trasmessa la prima serata del Festival di Napoli 1963, presentato da Nunzio Filogamo e Pippo Baudo. In suo onore, Filogamo e Baudo commemorano il poeta scomparso e l'Orchestra attacca il suo grande successo musicale Mare verde.[2]
Dal 1961 ad oggi
Nel 1976, per commemorare la scomparsa del compositore Salvatore Mazzocco, la casa discografica Durium dedica a quest'ultimo l'album La Napoli di Salvatore Mazzocco: cantano Aurelio Fierro, Mirna Doris, Mario Trevi, dove è presente Mare verde nella versione di Trevi, ed altri successi del musicista, come Indifferentemente, Core spezzato e Preghiera a 'na mamma[3]
Nel 1989 Mario Trevi incide una nuova versione del brano, pubblicata nell'album I miei successi di ieri... cantati oggi.
Nel 1997 Trevi, intervistato da Paolo Limiti, esegue il brano alla trasmissione Ci vediamo in Tv.[4]
Il testo
Varie sono le versioni dei critici su quale sia stato il soggetto ispiratore di Marotta nello scrivere il brano. Secondo alcuni critici, il poeta si ispirò dal prato verde dello Stadio San Paolo di Napoli, da poco inaugurato. Altri trovano la risposta nel bosco di Capodimonte, zona in cui nacque il poeta il 5 aprile 1902.[5][6]
La critica
Secondo il critico Maurizio Becker, Mare verde è l'ultima rappresentazione di genuinità artistica napoletana del Ventesimo secolo, lontana dalla tendenza commerciale dell'epoca.[7]
Interpretazioni
Oltre a Mario Trevi e Milva, tra gli interpreti del brano vi sono: