Nel 1887 l'Imperatore Guglielmo II di Germania si trovò in visita nella città partenopea, ospitato nel Palazzo Reale di Napoli. Il popolo napoletano volle dedicare una serenata all'imperatore, facendo eseguire il brano da un gruppo di posteggiatori sotto alla finestra della stanza dove alloggiava.
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Russo e Carducci
Si racconta che nel 1891 la canzone fu dedicata, eseguita da un gruppo di posteggiatori, da Russo alla scrittrice Annie Vivanti, compagna di Giosuè Carducci, ospite di Capurro. Alla fine del brano, Carducci si ingelosì, abbandonò il locale e non volle mai più incontrare Russo.[1]
Note
^abSalvatore Palomba e Stefano Fedele, Le Canzoni di Napoli, L'ancora del Mediterraneo, 2009, pag. 621
^dalla trasmissione Rai Canzone Mia, Un secolo di canzoni italiane, nella terza puntata intitolata Parole d'amore del 31 maggio 1964. Durante la puntata, il brano è eseguito da Mario Trevi