Il nome di Casali delli Graniti è già citato in un diploma del 1117.
Si parla ancora del feudo di Graniti nel 1356 quando fu acquistato dal nobile messinese Giovanni Mangiavacca.
Il paese nacque nel '600 attorno ad un casale voluto dal conte di Taormina dell'epoca ma ebbe il suo maggiore sviluppo nell'800.
Il nucleo più antico dell'abitato fu costruito in contrada Roccachiacchiera, dove vi sono ancor oggi case con stipiti in pietra scolpita a mano risalenti ai primi anni del XVIII secolo.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n. 908 del 4 gennaio 1988.
«Interzato in palo: il primo troncato a) d'azzurro, a cinque gigli d'argento, ordinati 1, 2, 2; b) di verde, a due bande d'oro, alla bordatura d'argento, caricata di sette torri di rosso, 2, 2, 2, 1; il secondo, interzato in fascia: nel I, partito, a) d'argento, alla torre di rosso, b) di rosso, al leone d'argento; nel II, di azzurro, ai tre gigli d'oro; nel III, d’oro, ai sei gigli d'azzurro, 2, 1, 2, 1; il terzo, d'argento, a sei palle di rosso, 1, 2, 2, 1. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
Nell'abitato vi sono tre chiese: la principale è dedicata a San Basilio Magno, un'altra a San Sebastiano, patrono del paese che si festeggia la prima domenica di agosto, e una terza che è collegata ad un convento di suore francescane dedicata a San Giuseppe.
Nella frazione di Muscianò è presente una grotta luogo di una pretesa apparizione dell'immagine della Madonna ad una devota locale e nei pressi è stata realizzata dapprima una cappella e successivamente una chiesetta ad essa dedicata.